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L’appuntamento dell’anno si avvicina. Tra tre settimane andrà in scena a Siviglia la riunione ministeriale dell’Agenzia spaziale europea (Esa), dove i responsabili governativi dei Paesi membri si ritroveranno per decidere il futuro dello Spazio del Vecchio continente, i programmi su cui investire e i ritorni per ciascuno Stato. Per il secondo governo targato Giuseppe Conte il vertice Space19+ sarà la prima grande prova spaziale. È affidata al sottosegretario Riccardo Fraccaro, delegato dal premier per il settore, affiancato dal segretario del Comitato interministeriale insediato a palazzo Chigi, l’ammiraglio Carlo Massagli, e supportato dal presidente dell’Agenzia spaziale italiana Giorgio Saccoccia. Il budget proposto dall’Esa si dovrebbe aggirare intorno ai 12,5 miliardi di euro per i prossimi tre anni.

IL RUOLO DELL’ASI…

Si limano proprio in questi giorni i dettagli per la partecipazione italiana, con incontri e colloqui che vedono impegnato il sottosegretario Fraccaro. Oggi, la visita all’Asi, che “svolge un ruolo essenziale sul piano della ricerca scientifica e dello sviluppo del sistema-Paese”, ha detto il sottosegretario, accompagnato dall’ammiraglio Massagli. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto – è rafforzare a livello internazionale il ruolo di primo piano dell’agenzia, che deve sempre di più diventare la colonna portante della leadership italiana nello spazio”. Per questo, “il governo intende promuovere, anche in virtù della riforma della governance dello spazio, la massima sinergia con l’Asi fornendo gli indirizzi politici e coordinando le politiche del settore”.

…E IL RAPPORTO CON IL GOVERNO

Lo sguardo è puntato alla ministeriale di Siviglia ma non solo. “L’Italia – ha notato Fraccaro – ha un ruolo da protagonista in settori di primaria importanza delle attività spaziali a livello mondiale; lavoreremo non solo per consolidare, ma anche per incrementare la nostra partecipazione ai programmi internazionali e in tal senso le funzioni svolte dell’Asi saranno fondamentali per gestire la cooperazione con gli altri Paesi”. Proprio di recente è arrivato il nuovo tassello di questo quadro, con la firma dell’intesa tra Asi e Nasa per far salire l’Italia a bordo di Artemis, il programma con cui gli Stati Uniti puntano a tornare sulla Luna entro il 2024. Eppure, ha spiegato oggi Fraccaro, c’è pure “l’obiettivo ambizioso di aumentare la gestione in proprio di missioni e attività e, anche a questo fine, sarà determinante la capacità dell’agenzia di attuare le politiche decise dal governo”.

VERSO LA MINISTERIALE

Un’ambizione che poggia su una storia di successi. “Con i suoi trent’anni di attività – ha ricordato Fraccaro – l’Asi ha svolto un ruolo pioneristico nello spazio, ora dovrà sempre di più rappresentare l’avanguardia italiana in questo settore guardando ai prossimi trent’anni”. L’invito è stato accolto dal presidente dell’agenzia Giorgio Saccoccia, che ha confermato “la sinergia esistente tra l’Asi e il governo per il raggiungimento degli obiettivi strategici in materia spaziale”. Negli ultimi mesi, ha aggiunto, “l’intenso lavoro fatto negli ultimi mesi dall’Asi, insieme al Comint, presieduto dal sottosegretario, in preparazione del posizionamento dell’Italia al prossimo consiglio ministeriale dell’Esa sta convergendo verso importanti risultati per la conferma e la crescita del ruolo italiano nello spazio europeo”.

L’INCONTRO CON IL DIRETTORE DELL’ESA

A tal fine, ieri Fraccaro ha incontrato a Frascati, sede dell’Esrin (il centro europeo specializzato in osservazione della Terra) il direttore generale dell’Esa Johann Wörner. L’obiettivo? “Un confronto sulla partecipazione dell’Italia ai programmi e alle attività dell’agenzia”, ha spiegato Fraccaro. Difatti “già oggi il nostro Paese, terzo dopo Francia e Germania in termini di contributi, svolge un ruolo da protagonista e sempre di più in futuro dovrà rafforzare questa posizione”. Per la ministeriale “l’Italia ha le idee molto chiare su quali debbano essere le priorità, ovvero i settori strategici produttivi e ad alto valore aggiunto che garantiscono maggiori ricadute positive per istituzioni e cittadini, come appunto l’osservazione della Terra”.

IL VALORE DELLO SPAZIO

Ciò si lega a temi specifici. “Daremo particolare rilievo ai sistemi di accesso allo spazio, incrementando il nostro ruolo di leadership del lanciatore Vega per valorizzare le competenze industriali nel campo spaziale dell’Italia ed essere sempre più competitivi nel mondo”, ha chiarito il sottosegretario. D’altra parte, ha detto, “lo spazio è un settore da valorizzare per il ritorno occupazionale e l’impulso allo sviluppo che è in grado di determinare, è questa la sfida del futuro e l’Italia si farà trovare pronta in prima linea”. Anche di questo il sottosegretario Fraccaro ha poi parlato oggi con Samantha Cristoforetti, in visita a palazzo Chigi.

IL COLLOQUIO CON ASTROSAMANTHA

“Un’eccellenza nel settore spazio a livello mondiale”, ha detto Fraccaro sull’astronauta italiana. “Mi pongo un obiettivo – ha aggiunto – quello di lavorare affinché AstroSamantha possa tornare presto in orbita”. Da parte sua, la Cristoforetti ha ringraziato l’Italia, “perché se ho potuto svolgere le mie missioni nello spazio è grazie al supporto e al sostegno di tutto il Paese; dobbiamo portare avanti con sempre maggior successo il nostro impegno nel settore partecipando da protagonisti alle missioni internazionali”. Un invito colto da Fraccaro: “Il mio impegno sarà quello di far diventare quest’ambito prioritario per il governo perché lo spazio costituisce il volano per lo sviluppo, l’innovazione e la competitività del sistema Paese”.

Il governo alla prova spaziale. Fraccaro tra Esa e Asi (e AstroSamantha)

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