In cambio dell’assistenza militare la Turchia ha chiesto al governo della Libia (National Unity Government) l’accesso e l’utilizzo delle acque tra i due paesi per ragioni economiche. Questo ha scatenato la reazione immediata di Cipro, Grecia, Israele, e in parte anche dell’Egitto che in quell’area già operano - per esempio con la costruzione del nuovo gasdotto che porta gas dal Mediterraneo…
Archivi
Il pasticcio brutto (e incostituzionale) della prescrizione. Parla Sabino Cassese
Uno strappo alla Costituzione e soprattutto al buonsenso. Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale e professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa, non usa mezzi termini sulla riforma della prescrizione di Alfonso Bonafede. Anche su un tema fondante come la Giustizia la maggioranza è divisa in due, ma c’è poco da sorprendersi, “ormai le opposizioni stanno nei governi”.…
Autostrade? No a scelte azzardate e Renzi lo conferma... Parla Margiotta
La partita è di quelle toste, da qualunque lato del campo la si giochi. La possibile revoca delle concessioni autostradali ad Autostrade, società del gruppo Atlantia controllato dalla famiglia Benetton, messa nero su bianco dal governo nell'ultimo Milleproroghe, è affare delicatissimo. In ballo ci sono migliaia di posti di lavoro (ieri mattina in un'intervista al CorSera il ceo di Autostrade Roberto Tomasi…
La prima risposta dell’Iran è diplomatica. Ecco le mosse di Zarif, l’anti Pompeo
Si stanno sfidando: uno invita il mondo a rallegrarsi delle morte di Qassem Soleimani, capo dell’unità d’élite dei Pasdaran iraniani. L’altro lo definisce un “pagliaccio arrogante”. Sono Mike Pompeo e Javad Zarif, numeri uno delle diplomazie rispettivamente di Stati Uniti e Iran. Si muovono sullo stesso schema, solo con obiettivi diversi e interlocutori diversi. Mentre il capo di Foggy Bottom…
Libia (e non solo). Perché ora Erdogan deve fronteggiare il calo dei consensi
Stando a una ricerca organizzata dalla Metropol, il gradimento personale del presidente turco Erdogan in un solo mese sarebbe sceso dal 48,4% al 43,7%. La rilevazione è stata effettuata in dicembre, proprio quando Erdogan ha iniziato a parlare di un possibile invio di truppe in Libia, ma soprattutto era stato firmato da poco il memorandum con Tripoli con il quale…
Italia-Usa, è tempo di una relazione speciale. Appunti per una scelta strategica
L’Italia si muove all’interno di un momento “critico” per l’ordine liberale, i cui pilastri sono stati progressivamente messi in discussione a partire dall’attacco alle Torri Gemelle e, ancor di più, dopo la crisi finanziaria del 2007-2008. Da un lato le sue norme (diritti umani), i suoi modelli politici ed economici (democrazia e libero mercato) e la sua architettura istituzionale (Onu,…
Fra trattativa e insorgenza permanente. Il dopo Soleimani spiegato da Bressan
Ieri il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, ha scritto su Twitter che "la fine della presenza maligna degli Stati Uniti nell'Asia occidentale è iniziata”, e la milizia irachena Kata’ib Hezbollah ha chiesto ai concittadini di stare lontani dalle basì americane. Messaggi. D’altronde ciò che è certo è che con l’omicidio del generale iraniano Qassem Soleimani, il presidente Usa Donald Trump ha…
E intanto a Tripoli si muore. Così lo scenario libico si complica (ancora)
È tra i bombardamenti più tragici di questi nove mesi di guerra quello che stanotte ha colpito l’accademia militare di Tripoli. L’attacco ordinato dal signore della guerra della Cirenaica, Khalifa Haftar, ha ucciso decine di persone, tutti molto giovani, ferendone diverse dozzine — al momento della stesura di questo articolo il bilancio è da ritenersi provvisorio, e i dati oscillano anche soggetti alla propaganda…
Sull’Iran si consolida l’asse Usa-Israele. Europa fuori gioco (per ora)
È il capo della diplomazia di Washington, Mike Pompeo, l’uomo da seguire per comprendere i rapporti tra gli Stati Uniti e i loro alleati nelle ore successive all’uccisione di Qassem Soleimani, capo dell’unità d’élite dei Pasdaran iraniani, avvenuta nella notte tra giovedì e venerdì. Il segretario di Stato ha telefonato al premier israeliano Benjamin Netanyahu mercoledì. Al centro della telefonata…
Ecco come l’attivismo di Macron nel Mediterraneo umilia l’immobile Italia
Una nota di Palazzo Chigi racconta il premier Giuseppe Conte «preoccupato» dalla situazione in Medio Oriente dopo l’uccisione, per mano statunitense, di Qassem Soleimani, generale iraniano a capo della Forza Quds e uno dei più potenti uomini in Medio Oriente. L’invito è a una non ben precisata soluzione europea. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, invece, prima spiega che…