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Una maratona di 48 ore a colpi di intelligenza artificiale, automazione e blockchain ha coinvolto a Firenze quaranta tra start up, sviluppatori e giovani ricercatori. L’obiettivo? Tracciare la strada dell’innovazione tecnologica nel settore aeronautico, in particolare nel campo della manutenzione e dell’addestramento. È andato in scena così, all’Istituto di scienze militari aeronautiche del capoluogo toscano, l’hackathon “Airtificial intelligence” targato Aeronautica militare e Leonardo, con la partnership di Oracle, che segue il successo dell’edizione dello scorso anno.

LA PRESENTAZIONE…

Con il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo, il presidente della Commissione Difesa di Montecitorio Gianluca Rizzo e il capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare Alberto Rosso, oggi sono stati presentati i progetti realizzati dai nove team in gara, opportunamente supportati da settanta esperti, mentori e tutor. A valutare il lavoro una giuria d’eccezione, composta tra gli altri dal comandante Logistico dell’Aeronautica Giovanni Fantuzzi, dal comandante delle Scuole dell’Arma azzurra Aurelio Colagrande, dal ctio di Leonardo Roberto Cingolani e dal direttore scientifico dell’Istituto italiano di tecnologia Giorgio Metta.

…E I COMMENTI

“Un’opportunità pregiata per conoscere, valutare, condividere e apprezzare idee e soluzioni proposte da giovani talenti provenienti da start up, centri di ricerca e università italiane, mondi con i quali le forze armate e l’industria devono saper dialogare per condividere informazioni per sviluppare e accrescere conoscenze, per fare innovazione e per affrontare un futuro dove tecnologia e digitalizzazione continuano a evolvere in un unicum verso realtà imponderabili”. Questo è stato l’hackathon per il generale Rosso. Gli ha fatto eco Cingolani: “l’intelligenza artificiale è un settore dalle enormi potenzialità che pervade sempre più le nostre vite”, e le cui applicazioni “sono un grande alleato dell’uomo e delineeranno il futuro del nostro Pianeta, anche in chiave sostenibile, a patto che venga definito un quadro etico-giuridico che consenta alle persone di rimanerne il fulcro, in una prospettiva in cui sia l’etica a contaminare il mondo digitale e non il contrario”.

OPEN INNOVATION

E infatti i progetti hanno riguardato tutti l’ideazione di sistemi per supportare l’attività umana. In particolare, i team in gara si sono sfidati nella realizzazione di soluzioni di assistenza virtuale per ottimizzare gli interventi manutentivi e addestrativi applicabili ai sistemi aeronautici. Lo hanno fatto secondo la logica dell’Open innovation, rispondendo all’invito dell’Aeronautica militare e di Leonardo che puntano a mettere in breve tempo a disposizione dei manutentori aeronautici strumenti e tecnologie efficaci e all’avanguardia. Sono d’altra parte temi su cui il Comando Logistico dell’Aeronautica è attivo da tempo attraverso il programma “Logistica 4.0”.

LE POSSIBILITÀ DI IMPIEGO

È qui che si inserisce ad esempio l’utilizzo di piattaforme virtuali per l’addestramento alla manutenzione (che riduce costi e tempi), ma anche l’idea di “manutenzione a distanza” o “virtual assistant”, metodi che possono risultare utili in operazioni fuori dai confini nazionali dove non sempre sono presenti tecnici ad alta specializzazione in tutti i settori. Come spiega l’Aeronautica, sono questi i settori in cui “il ricorso ai sistemi di intelligenza artificiale applicati alla predictive maintenance potrà portare dei grandi benefici nel campo della sicurezza del volo, in particolare per la prevenzione e l’individuazione di guasti e inefficienze”. Per Leonardo, l’obiettivo è “ampliare il portafoglio di servizi avanzati e sviluppare soluzioni adeguate a ogni esigenza operativa in base a un approccio sempre più focalizzato sulle esigenze del cliente”.

L'intelligenza artificiale prende il volo. L'hackathon di Leonardo e Aeronautica militare

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