Il Movimento 5 Stelle sta attraversando una fase di ridefinizione nella sua organizzazione interna: apertura alle alleanze con altre forze civiche, come sta avvenendo per le elezioni regionali in Umbria, e la prova del governo Conte 2, in cui i 5 Stelle si son trovati a fare squadra con il Pd, dopo 14 mesi di governo con la Lega di…
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Conte (a New York) parla di Huawei ma sul 5G italiano i dubbi degli Usa restano
Huawei e gli altri colossi cinesi saranno o no coinvolti nelle infrastrutture delle nuove reti 5G italiane? La questione, che nella Penisola viene forse troppo leggermente ritenuta "superata" dal nuovo decreto cyber approvato giovedì scorso in Consiglio dei ministri, resta invece un punto interrogativo oltreoceano, dove ci si chiede se l'azienda di Shenzhen, ritenuta da Washington un potenziale mezzo di…
L'Europa e quell'abbrutito stile di vita
In Europa non ci facciamo mai mancare niente, manco con i nuovi commissari: il greco Margaritis Schinas sarà «commissario per la Protezione dello stile di vita europeo», ha annunciato Von der Leyen. Nella conferenza stampa di presentazione, la presidente della Commissione ha precisato che Schinas si occuperà di immigrazione. Se 2+2 fa 4, l'immigrato non ci è grato anzi minaccia…
La legge di Bilancio e le mutande di Greenspan. Il commento di Pennisi
Nell’ultimo intervento al Parlamento europeo il 23 settembre, il presidente della Banca centrale europea (Bce), Mario Draghi, si è tolto alcuni sassolini dalla scarpa nei confronti di quei componenti del Consiglio Bce che hanno osteggiato gli ultimi interventi di politica monetaria non convenzionali (ossia ripresa del Quantitative Easing) ma ha soprattutto avvertito che di fronte ad una nuova recessione la…
Assenze giustificate, merendine e bibite... Fuori la politica dai banchi di scuola
Dispiace dirlo ma uno dei primi atti pubblici del nuovo ministro dell’Istruzione, il grillino Lorenzo Fioramonti, è tutto il contrario di quello che si proponeva forse di essere: diseducativo e non educativo nei confronti dei ragazzi delle scuole italiane. Mi riferisco alla improvvida circolare fatta pervenire ieri ai dirigenti scolastici (quelli che un tempo si chiamavano più autorevolmente presidi) degli…
Il green new deal è un affare di Stato. Il caso Germania visto da Galletti
Investire nella green economy e nella sostenibilità industriale è la vera sfida del futuro, su questo non ci piove. L'Italia del governo giallorosso ha da poche settimane lanciato la sua personale crociata per un Green new deal, un solido pacchetto di investimenti con il quale consegnare il prima possibile l'era del carbone ai libri di storia (qui l'intervista di qualche giorno…
Kashmir, Trump prende tempo. E media fra India e Pakistan
Go Trump or go home. L’assemblea generale dell’Onu a New York ha visto Pakistan e India contendersi il presidente degli Stati Uniti alla ricerca di un endorsement che può spostare l’ago della bilancia nella crisi del Kashmir. Le tensioni nella regione reclamata da decenni dalle due potenze regionali sono alle stelle. Il distretto di 13.000 chilometri quadrati e oltre 4…
Siria. Cosa aspettarsi dalla ricostruzione. L'analisi di Dacrema (Ispi)
Il segretario generale della Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha annunciato uno step diplomatico interessante riguardo alla Siria, a cui si è arrivati formalmente durante le riunioni dell'Unga (United nations general assembly) di questi giorni, ma che è in discussione da tempo. Il governo siriano, ossia il regime assadista, ha accettato di lanciare un Comitato costituzionale che sarà "facilitato" dalla diplomazia attorno alla guerra che si muove a…
Trump convince gli europei: ora l’Iran deve negoziare la sicurezza regionale
Francia, Gran Bretagna e Germania hanno dichiarato lunedì che è ormai chiaro che è l'Iran il responsabile dell’attacco alle strutture petrolifere saudite di sabato 14 settembre, e hanno invitato Teheran a concordare negoziati sui suoi programmi nucleari e missilistici e sulle questioni di sicurezza regionale. "È giunto il momento per l'Iran di accettare un quadro negoziale a lungo termine per il suo programma…
Maduro vola a Mosca. E trasloca l’azienda petrolifera in Russia (Putin ringrazia)
Sono passati mesi dall’ultimo viaggio internazionale di Nicolás Maduro a dicembre del 2018. I giornalisti locali spiegano la repentina sedentarietà del leader del regime venezuelano con il timore di un tradimento da parte dei suoi “compagni”, civili ma soprattutto militari, come accaduto a inizio del 2019 durante la mossa del presidente del Parlamento, Juan Guaidó. Ma “l’alleato strategico e amico”…