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È durato poco più di un’ora l’incontro tra il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle che per la prima volta si sono seduti attorno a un tavolo per parlare di un potenziale governo giallorosso. E se l’attuale stagione politica ha insegnato a non essere certi neanche di ciò che si vede, è però vero che i segnali che questo incontro sia andato a buon fine ci sono tutti.

Alla fine dell’incontro tra le due forze politiche, da ambo le parti i segnali sono stati di distensione e ottimismo: i punti dirimenti, da una parte la richiesta del Movimento 5 Stelle di garanzie sul taglio dei parlamentari – “sì a taglio, ma con garanzie costituzionali – e dall’altra la richiesta di chiarire che non c’è nessuna strategia dei due forni, ma il dialogo è in corso solo con il Pd – “Non abbiamo ulteriori tavoli, non abbiamo altri tavoli in calendario con altre forze politiche”.

Fonti pentastellate fanno sapere all’AdnKronos che “il Movimento ha chiesto garanzia voto del taglio dei parlamentari primo calendario” e che “non esistono contro-condizioni o veti su questo”, ma è chiaro che nelle prossime ore e nei prossimi giorni il dialogo – diretto e indiretto – tra le due forze politiche proseguirà su questi temi centrali.

Il taglio dei parlamentari va calendarizzato il prima possibile. Questa la linea del Movimento 5 Stelle dopo l’incontro con la delegazione del Partito democratico. Ma se da una parte i dem si dicono disponibili a votare la legge ‘taglia-poltrone’ (come l’hanno battezzata i grillini) accompagnandola a “garanzia costituzionali” e “regole sul funzionamento parlamentare”, il M5S non intende aspettare. “Il Movimento – dicono all’Adnkronos autorevoli fonti pentastellate – ha chiesto garanzia voto del taglio dei parlamentari primo calendario”. “Non esistono contro-condizioni o veti su questo”, rimarcano le stesse fonti.

A mettersi in mezzo, nel non semplice tran tran delle dichiarazioni, un post di Alessandro Di Battista su Facebook: Alziamo la posta, chiediamo il taglio dei parlamentari e la revoca delle concessioni ai Benetton. Ultimo punto già affrontato, sempre nell’incontro di questo pomeriggio, come sottolineato da Stefano Patuanelli, capogruppo al Senato di M5S: “La revisione delle concessioni l’abbiamo già messa sul tavolo con il Pd”.

Cosa manca, allora? La ciliegina sulla torta, che arriva a fine serata, poco prima dei telegiornali della sera: il post di Beppe Grillo, elogio a Giuseppe Conte e schiaffone per tanti altri. Su tutti, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, protagonisti oggi delle cronache dei quotidiani: “Il finto rottamatore, un guascone che compare su tutte le reti in una svendita di ferrivecchi ripetendo “venghino siori venghino” salito su a furor di europee, mancette e menzogne”, “un personaggio che scorre senza togliersi mai veramente dalle scatoleche viene sostituito da un’altra pausa di nulla assoluto, difficile ricordarne il nome”.

E allora, con la benedizione di Beppe Grillo, il dialogo tra il Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio e il Partito democratico di Nicola Zingaretti può passare alla fase due.

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