Skip to main content

Gli Stati Uniti lanciano il sasso ma ritirano la mano su Huawei. Il segretario al Commercio americano Wilbur Ross ha annunciato una sospensione di 90 giorni dei provvedimenti restrittivi, in modo da dare la possibilità agli operatori di cercare soluzioni alternative. L’annuncio di Google della sospensione sulle forniture di applicativi chiave del sistema operativo Android al gigante cinese, in modo da allinearsi alle richieste dell’amministrazione Trump non è piaciuta ai mercati che hanno registrato forti ribassi, ma ha messo in allarme anche milioni di utenti. La rottura tra Google e Huawei potrebbe avere effetti devastanti per centinaia di migliaia di italiani che possiedono uno smartphone del colosso cinese.

La sospensione della licenza Android fornita da Google, infatti, potrebbe provocare la mancanza di alcuni servizi Google l’impossibilità di eseguire aggiornamenti di sicurezza sugli smartphone, ma secondo alcuni potrebbe limitare le funzionalità degli apparecchi. Rassicura sulla tenuta di Huawei alla bordata americana e respinge le accuse, la vicepresidente di Huawei Catherine Chen, che all’indomani dell’annuncio di Google dice di non essere preoccupata ed esclude anche vicende simili con i Paesi europei e l’Italia. “Non pensiamo che ciò possa accadere in Europa. Huawei lavora con operatori locali da 10 o 20 anni. Hanno usato i prodotti Huawei. Le nostre soluzioni per 5G e altre tecnologie sono state sviluppate in collaborazione con le compagnie europee. Credo – dice – che prenderanno decisioni in modo indipendente”.”Comunque siamo un’azienda globale e abbiamo già diversificato gli investimenti e le strategie”.

(Video e testo Askanews – riproduzione riservata)

huawei

Gli Usa rinviano di 90 giorni la messa al bando delle forniture Huawei. Il video

Gli Stati Uniti lanciano il sasso ma ritirano la mano su Huawei. Il segretario al Commercio americano Wilbur Ross ha annunciato una sospensione di 90 giorni dei provvedimenti restrittivi, in modo da dare la possibilità agli operatori di cercare soluzioni alternative. L'annuncio di Google della sospensione sulle forniture di applicativi chiave del sistema operativo Android al gigante cinese, in modo…

papa

Attaccare il papa è peggio che sventolare un rosario. Consiglio alla prudenza di Mario Giro

“Qui mange du pape en meurt”: è un proverbio francese che significa all’incirca “chi cerca di mangiare il papa ne muore”. Questo è il vero problema della sceneggiata milanese dell’altro giorno. La Chiesa è da secoli abituata all’ostentazione fuori luogo dei suoi simboli o dei suoi principi, strumentalizzati dalla politica del momento. Non se ne cura più di tanto. Ma…

No pasarán. La chiamata alla resistenza di Cesa (Udc) contro i sovranisti

Non è un invito a salire sui monti ma poco ci manca. Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc e candidato alle elezioni europee con Forza Italia per la circoscrizione Sud, parla di “resistenza”. Contro chi? I sovranisti, ovviamente. Lo scudo crociato, dice lui, ha una ricetta per un’Europa popolare, dei fatti e non delle parole. Ça va sans dire, strizza un…

gardini

Vi spiego gli errori dell'Europa, che ha mollato il manifatturiero e ha scelto la finanza. Parla Gardini

Gli errori dell'Europa? Aver mollato il manifatturiero per scegliere finanza e servizi. Così l'eurodeputato uscente Elisabetta Gardini, già capogruppo di Forza Italia al Parlamento europeo e in occasione delle urne del prossimo 26 maggio candidata nel nord est in Fratelli d'Italia, che affida a Formiche.net la sua idea di riforma della macchina amministrativa europea, con regole meno comuni, come sulla…

bassetti

L'Italia sia il volto migliore dell'Europa. L'invito al voto di Bassetti (Cei)

"Va valorizzata l’opportunità che ci è offerta dalle elezioni di domenica prossima: chiediamo a tutti di superare riserve e sfiducia e di partecipare al voto. Siamo consapevoli che questo rimane solo il primo passo, ma è un passo che non ci è dato di disertare". Così il cardinale Gualtiero Bassetti si è espresso durante l’atteso discorso introduttivo all’assemblea generale della…

Merkel, Berlino

I mille guai (bancari) di Angela Merkel. Azionisti di Deutsche Bank in rivolta

Non si può certo dire che siano tempi facili per Deutsche Bank e più in generale per le banche tedesche. La prima banca della prima economia d'Europa vive forse i momenti più difficili degli ultimi 20 anni. Tutto parte da un presupposto: oggi come oggi l'istituto fatica a stare sulle proprie gambe. A Berlino il governo Merkel lo ha capito…

esteri investimenti infrastrutture

Senza infrastrutture l'Europa è fuori dalla competizione globale

Per rendere più competitiva a livello globale l’Europa, gli investimenti in infrastrutture fisiche e digitali devono essere raddoppiati. Secondo il rapporto 2018 della Bei gli investimenti sono oggi pari al 2,7% del Pil, ma dovrebbero essere almeno del 5% per garantire all’Europa di competere con i grandi players globali. Dall’inizio della crisi del 2008 in Italia (che investiva in media…

Per un’Europa campionessa mondiale di sviluppo sostenibile. L'appello dell'Asvis

L’impegno dell’Europa per lo sviluppo sostenibile deve passare dalle enunciazioni ai fatti concreti. È quanto chiesto da Enrico Giovannini, portavoce dell’Asvis, l’Alleanza per lo sviluppo Sostenibile, nel corso della conferenza internazionale Per un’Europa campionessa mondiale di sviluppo sostenibile che oggi, a Roma, ha inaugurato la terza edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile con l’appello “Mettiamo mano al nostro futuro”, al quale hanno…

Trump informa il Congresso della crisi con l'Iran (che quadruplica l'arricchimento di uranio)

Oggi un gruppo di alti funzionari della sicurezza nazionale statunitense farà il punto ai congressisti sulla crisi con l'Iran. Un briefing a porte chiuse, fortemente voluto dai legislatori dopo che da circa due settimane la situazione con Teheran è diventata tesissima: gli iraniani, secondo quanto sostiene un report d'intelligence dell'amministrazione Trump, avrebbero aumentato il livello di minaccia anti-Usa e starebbero per compiere,…

Da Maduro a Zelensky: andare a votare per depotenziare il Parlamento

Ora più che mai, la tendenza globale sembra quella della post-democrazia. Un concetto lanciato nel 2003 dal sociologo britannico Colin Crouch che cercava di spiegare come, nel XX secolo, la democrazia abbia disegnato una parabola ed intrapreso una fase discendente, per lasciare spazio ad una deriva oligarchica. E non è che il voto sia scomparso, anzi... Le elezioni rinnovano sempre…

×

Iscriviti alla newsletter