È l’unico ministro iraniano nato dopo il 1979 (l’anno cruciale per il Paese, quello della rivoluzione khomeinista), un lungo ritratto su Foreign Policy lo descrive come il Macron d’Iran, un pragmatico a Teheran, potenziale candidato per le prossime presidenziali del 2021: Mohammad Javad Azari Jahromi. Il trentasettenne ministro delle Telecomunicazioni è uno che dice di essere attivo su Twitter per dimostrare…
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Amazzonia, arrivano i preti sposati perché il mondo è plurale
È il poeta cattolico Charles Peguy il grande intellettuale che Papa Francesco ha scelto di citare per spiegare questo sinodo: “poiché non hanno il coraggio di essere con il mondo, pensano di essere con Dio. Poiché non amano nessuno, pensano di amare Dio.” Queste parole sono la sintesi migliore del confronto che si è svolto tra sostenitori e oppositori di…
Quanto pesa il climate change sui bilanci dei Paesi
Qual è l’impatto finanziario del cambiamento climatico e come il sistema finanziario può facilitare la transizione energetica? La crescente intensità, frequenza e diffusione dei disastri naturali ha focalizzato l’attenzione sulle conseguenze economiche e sociali dei cambiamenti climatici. Fronteggiarli richiede interventi per limitare i danni potenziali causati da eventi climatici estremi (mitigation) e favorire il processo di adattamento della struttura economica…
Gli Usa hanno eliminato il capo dell'Isis al Baghdadi?
Il leader dello Stato islamico, Abu Bakr al Baghdadi, potrebbe essere stato l’obiettivo di un raid avvenuto nella serata di venerdì nel nord-ovest siriano. Ne ha parlato per prima la Cnn, seguita da Newsweek, Fox News e via via gli altri, che citano fonti del Pentagono. Non sfugge che la spifferata su quella che sarebbe un’evoluzione clamorosa della guerra all’Isis arriva nella fase…
Ritorni di massa
In un ipotetico dialogo tra Hannah Arendt e Shoshana Zuboff, autrice del fondamentale (e radicale) "Il capitalismo della sorveglianza" (2019), ritornerebbe prepotente il tema della massa. Perché dovremmo renderci conto, tutti noi che ci occupiamo della condizione umana nella storia che evolve, che quel nodo irrisolto continua a riemergere sotto varie forme. La partita di un progetto di civiltà post-totalitario,…
L'unione (giallorossa) non fa la forza. Le elezioni in Umbria lette da Folli
Non sempre l'unione fa la forza. La foto di gruppo del governo in Umbria a sostegno di Vincenzo Bianconi è segno di debolezza e rischia di trasformarsi in un clamoroso autogol per la coalizione rossogialla, spiega a Formiche.net Stefano Folli, firma politica di punta di Repubblica. Folli, siamo alla vigilia di un test decisivo per palazzo Chigi? Distinguiamo. Le elezioni umbre non…
Perché il giudizio di Standard and Poor's deve far riflettere. Il commento di Polillo
Con uno spread sui titoli di Stato diminuito di circa 100 base, dal giorno del giuramento di Conte 2.0, ci si poteva aspettare qualcosa di più. Ed invece il giudizio di Standard & Poor’s, rispetto al precedente governo giallo-verde non è cambiato. L’outlook resta BBB negativo. Ad un passo dallo junk: spazzatura. Anche se il panorama, in qualche modo, è…
C'è paura tra gli italiani, ma l'establishment parla d'altro. L'analisi di Arditti
C’era una volta Mafia Capitale. Dopo la sentenza della Cassazione va in scena il solito derby tra chi gongola dicendo “ve lo avevo detto” e chi invece grida allo scandalo. Un dibattito che appassiona e divide l’establishment scatenando una surreale e, in parte, cavillosa contesa sulla presenza di una “cupola” (non quella di San Pietro) a Roma. Se sussiste o…
In Medio Oriente sono tutti contro tutti ma alleati di Putin. Quanto durerà?
Ci sono almeno quattro ragioni principali che possono aver quanto meno contribuito a far maturare la scelta, all’interno della Casa Bianca, del tramonto dell’interventismo umanitario e dell’operazione “Primavera di Pace”. La prima è che il ritiro dal Rojava non solo si trova in linea di continuità con la promessa trumpiana dell’America first, da rispettare sempre più rigorosamente nell’anno che precede…
Dal Libano al Cile. Geopolitica delle rivolte secondo Mario Giro
L’intervento televisivo di Nasrallah, il leader degli Hezbollah sciiti libanesi (il partito di Dio), non ha calmato la piazza libanese. Senza guida, il movimento prosegue pur non sapendo bene dove andare. Si chiedono le dimissioni del governo Hariri ma poi? La paventata tassa su WhatsApp è stata ritirata ma ciò non acquieta i libanesi che si mescolano per strada tra…















