Skip to main content

La questione migratoria si ingarbuglia: in poche ore una nave ha forzato il divieto di ingresso nelle acque italiane e viene sequestrata, con sbarco di migranti; a bordo della Mare Jonio le 31 persone sono state alla fine sbarcate dalla Guardia costiera per motivi sanitari; una nave della Marina militare ha intercettato e portato a Pozzallo 29 migranti; un altro centinaio di tunisini, infine, è sbarcato autonomamente a Lampedusa. Altri stanno arrivando. Un garbuglio che stringe nell’angolo il presidente incaricato, Giuseppe Conte, che diversamente da altri casi non ha assunto iniziative per favorire lo sbarco dalla Mare Jonio né parla in pubblico del tema politico legato all’immigrazione, stretto tra Nicola Zingaretti, che su questo chiede “una svolta radicale”, e Luigi Di Maio appeso al voto sulla piattaforma Rousseau, ben sapendo che lui stesso, come presidente del Consiglio, ha condiviso le scelte di Matteo Salvini per 14 mesi.

Mentre nella serata di domenica 1° settembre la nave Alan Kurdi aveva deciso di dirigersi verso Malta dopo il divieto di ingresso, oggi la Eleonore della ong Mission Lifeline ha dichiarato lo stato di emergenza a bordo, a causa delle condizioni meteo, entrando nelle acque italiane nonostante il divieto ed è stata sequestrata dalla Guardia di Finanza. I 104 migranti a bordo sono sbarcati così a Pozzallo. L’ingresso della Eleonore ha provocato la reazione del ministro dell’Interno che ha continuato a ribadire la scelta di difendere i confini che ha portato a “meno sbarchi, meno sprechi, meno reati e meno morti”. Dunque, l’auspicio di Salvini è che il nuovo governo non “faccia ripartire il business dell’immigrazione clandestina”. Un tema centrale per capire che governo sarà il Conte II.

Nonostante le brutte condizioni meteo, però, sembrano in aumento gli sbarchi “normali”, quelli con motoscafi o barchini di vario tipo. Così, mentre un centinaio di tunisini è arrivato a Lampedusa e sarà ospitato provvisoriamente nell’hotspot dell’isola, altri 29 migranti, tra cui 5 donne e 19 minori, sono stati intercettati a sud di Lampedusa da Nave Cassiopea della Marina e accompagnati a Pozzallo. La decisione sui 31 ancora sulla Mare Jonio arrivata per motivi sanitari ha superato così il “no” di Salvini (controfirmato da Elisabetta Trenta e Danilo Toninelli). La ong Mediterranea Saving Humans aveva parlato di “spettacolo della cattiveria”.

Mentre alcuni Stati europei si stanno attivando per accogliere una quota delle persone a bordo dell’Eleonore, l’immigrazione resta tema di campagna elettorale anche per Fratelli d’Italia. Se Giorgia Meloni vuole un “governo di patrioti” contro quello che potrebbe far diventare l’Italia un campo profughi, l’europarlamentare Carlo Fidanza rilancia un vecchio slogan: un (impossibile) blocco navale. Naturalmente senza spiegare altro, nemmeno se sia o meno d’accordo con il rilancio dell’Operazione Sophia con regole d’ingaggio modificate.

Migranti, il nodo che Conte non scioglie

La questione migratoria si ingarbuglia: in poche ore una nave ha forzato il divieto di ingresso nelle acque italiane e viene sequestrata, con sbarco di migranti; a bordo della Mare Jonio le 31 persone sono state alla fine sbarcate dalla Guardia costiera per motivi sanitari; una nave della Marina militare ha intercettato e portato a Pozzallo 29 migranti; un altro…

Governo giallorosso? Addio rivoluzione fiscale. La versione di Nicola Rossi

La politica e i suoi giochi hanno i loro tempi, l'economia reale e la finanza pubblica anche. E non sempre vanno di pari passo. Mentre il premier Giuseppe Conte è impegnato a tessere la tela a trama giallorossa per dar vita al primo governo Pd-M5S, l'orologio dei conti pubblici fa tic tac. Se davvero domani o al più tardi mercoledì…

L'Europa sostenga il Conte 2. L’appoggio esterno del FT

Se il governo giallorosso nascerà, avrà bisogno dell'aiuto dell'Europa. Lo sostiene il Financial Times, che da settimane segue con attenzione la crisi politica italiana, analizzandone cause e possibili - per quanto non certe - soluzioni. Secondo il quotidiano britannico, il Conte 2 (se partirà), incontrerà non poche difficoltà. Le due forze che lo compongono, Partito democratico e Movimento 5 Stelle,…

Così le proteste a Hong Kong spingono monete digitali e crittografia

Nelle proteste che dilagano e non accennano ad arrestarsi a Hong Kong, l'elemento tecnologico gioca da entrambi i lati un ruolo decisivo. Se da un versante il governo cinese punta sul riconoscimento facciale, sul tracciamento dei pagamenti e sul controllo delle comunicazioni - prevalentemente digitali - per identificare, schedare e fermare chi aderisce alle manifestazioni, dall'altro chi si oppone al…

Tornano i migranti nell'Egeo. E sale la tensione fra Turchia e Grecia

Una nuova ondata migratoria bussa alle porte dell’Europa e questa volta la Turchia non ha nessuna intenzione di collaborare per contenerla. Anzi. Coerentemente con le sue nuove politiche migratorie, sta cercando di evitare che nuovi migranti si stanzino sul suo territorio nazionale. Sta di fatto che, negli ultimi giorni, sono arrivati sull’isola di Lesbo oltre 600 migranti con 13 diverse…

Aeroporto di Tripoli costretto alla chiusura. Voli su Misurata (che rivendica ruolo)

Da oggi, 2 settembre, per una settimana, l'aeroporto internazionale di Tripoli, Mitiga, resterà chiuso per ragioni di sicurezza e tutti i voli saranno spostati a Misurata. Lo scalo tripolino è stato più volte bombardato dagli aerei sotto il comando di Khalifa Haftar, il ribelle signore della guerra dell'Est libico, che sta cercando da cinque mesi uno scacco sulla capitale per…

Putin arma Maduro. La fabbrica di Kalashnikov partirà nel 2020

La Russia ha confermato che l’anno prossimo comincerà la produzione di fucili Kalashnikov in una fabbrica (in fase di costruzione) sul territorio venezuelano. Il progetto di armi russe made in Venezuela è un sogno del presidente Hugo Chávez, ereditato da Nicolás Maduro. L’anno scorso, il ministro della Difesa venezuelano, Vladimir Padrino López, aveva annunciato l’inaugurazione della fabbrica nel 2019, ma…

Scambio di colpi tra Israele ed Hezbollah. Sale la tensione in Libano

Diversi missili anticarro sono stati lanciati domenica dal Libano colpendo oltre confine un’ambulanza militare israeliano nel nord del paese, nei pressi della base di Avivim. "Alcuni obiettivi" sono stati colpiti, ha detto l’Idf, specificando che nessun militare è stato colpito (contrariamente a quanto affermato dalla Tv sciita libanese Al-Mayadeen, che parlava di feriti e morti), e confermando una rivendicazione diffusa…

Una vision lungimirante (e condivisa) e per l'Italia digitale

Di Giuseppe Pirlo

Il passaggio politico che in questi giorni il nostro Paese sta attraversando dovrebbe rappresentare una nuova occasione di riflessione sul tema dell’innovazione digitale che, sbandierata nel passato da tanta parte del mondo politico e delle istituzioni, resta purtroppo sempre un corollario nell’agenda dei governi che si succedono. Vero è che numerosi sono oramai, a livello nazionale e regionale, i progetti…

Beppe Grillo scandalizza (ancora). Ora è il leader moderato che non ti aspetti

Una metaforfosi del tutto inaspettata. È quella di Beppe Grillo. Lui, il comico irriverente (e molto discusso), che nei primi anni 2000 ha messo in campo una progettualità politica su cui nessuno avrebbe scommesso. Il Vaffa Day è stato il segno che qualcosa si stava muovendo. Era nato così il Movimento 5 Stelle, insieme allo sconosciuto (allora) Gianroberto Casaleggio. Da…

×

Iscriviti alla newsletter