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Le Forze armate hanno bisogno di investimenti nell’ammodernamento e nell’aggiornamento dello strumento militare. È il nuovo messaggio rivolto alla politica dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che oggi al Quirinale ha ricevuto il capo di Stato maggiore della Marina Valter Girardelli in vista della festa della Forza armata che vedrà il culmine delle celebrazioni lunedì prossimo a Taranto. Poi, dall’atteso Consiglio dei ministri di martedì potrebbe arrivare la nomina del successore di Girardelli, il cui mandato scade il prossimo 21 giugno.

L’ATTENZIONE DEL COLLE

Il riferimento del capo dello Stato all’attenzione da rivolgere al settore non è nuovo. Già nei più recenti Consigli supremi di Difesa, l’ultimo dei quali lo scorso marzo, la consueta nota del Colle riportava un forte accento sul “carattere di continuità, anche finanziaria, che deve necessariamente caratterizzare i programmi di ammodernamento che si sviluppano su orizzonti temporali particolarmente lunghi”. Un richiamo che allora ereditava mesi di preoccupazioni di esperti e addetti ai lavori su un budget per la Difesa evidentemente risicato. Difatti, aggiungeva la nota, “le limitate disponibilità finanziarie impongono di procedere, con celerità e determinazione, nel processo di razionalizzazione delle Forze armate, concentrando le risorse sulle capacità realmente necessarie per l’assolvimento dei compiti primari per garantire la sicurezza del Paese”.

LE PAROLE DI MATTARELLA

Ora, il presidente della Repubblica si è espresso in prima persona, ricordando “il momento significativo” del recente varo di Nave Trieste a Castellammare di Stabia, a cui ha preso parte insieme al vice premier Luigi Di Maio e al ministro della Difesa Elisabetta Trenta. Un momento “particolarmente emozionante”, ha notato Mattarella, perché ha riguardato il varo “di una nave di quelle dimensioni, di quella portata e di quelle capacità operative”. Lo stesso varo, ha aggiunto, “ha sottolineato l’impegno della Repubblica per la Marina e la consapevolezza dell’esigenza che la Marina, come le altre Forze armate, ha bisogno di continuo sostegno per l’aggiornamento, l’ammodernamento, per avere mezzi adeguati”.

IL PUNTO DEL MINISTRO TRENTA

Una linea ribadita di recente anche dal ministro Trenta. Nel question time di mercoledì scorso a Montecitorio, la titolare di palazzo Baracchini ha spiegato che il budget a disposizione è “pienamente in linea con le assegnazioni dei precedenti esercizi finanziari, a testimonianza dell’attenzione che il dicastero continua a ricevere da parte dell’esecutivo”. La Trenta ha inoltre anticipato anche alcune focalizzazioni del prossimo Documento programmatico pluriennale della Difesa (2019-2022), notando che le risorse saranno destinate proprio “all’ammodernamento dello strumento militare, al mantenimento dell’operatività dei mezzi, alla razionalizzazione infrastrutturale, alla prosecuzione delle bonifiche ambientali, alla ricerca tecnologica, al potenziamento del dominio cibernetico e al sostegno dei programmi da sviluppare in seno alla cooperazione strutturata permanente europea (Pesco)”.

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