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Nonostante i silenzi sulla crisi del Venezuela, in Europa qualcosa si smuove. La delegazione della Lega all’europarlamento ha presentato una richiesta di interrogazione sulla situazione del Paese sudamericano in merito ad un tema che riguarda l’Europa: la detenzione di otto cittadini europei, che si trovano in carcere esclusivamente per motivi politici.

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

Gli eurodeputati Antonio Maria Rinaldi (ID), Marco Campomenosi (ID), Paolo Borchia (ID), Mara Bizzotto (ID) e Marco Zanni (ID) hanno presentato l’interrogazione, con richiesta di risposta scritta, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza. Nel testo si legge che “l’ong venezuelana Foro Penal ha denunciato la detenzione illegale di otto cittadini europei – Antonia De La Paz Yolan Turbay De Curiel (Spagna), Jose Garcia Mora (Spagna) Gustavo Adre Rovaina (Spagna), Juan Antonio Planchart Marquez (Italia), Juan Carlos Maruffo Capozzi (Spagna), Maria Auxiliadorsa Delgado Tabosky (Spagna), Vasco Manuel de Costa Corales (Portogallo), Ruperto Chiquinquira Sanchez Casares (Spagna) – i quali sono stati incarcerati per motivi politici, rei di aver manifestato dissenso nei confronti del regime di Maduro, il quale come è noto viola sistematicamente i più elementari diritti umani e civili”. Ai prigionieri politici sono state negate visite e cure mediche, anche in presenza di patologie.

I parlamentari hanno chiesto all’Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, “quali misure mirate intende intraprendere relativamente alla situazione soprascritta, che vede una palese violazione dei diritti umani civili e politici di cittadini dell’Unione Europea? E quali azioni intende mettere in atto per sostenere le pressioni che la comunità internazionale esercita sul regime di Maduro?”.

INCONTRO CON L’OPPOSIZIONE

In una conversazione con Formiche.net, l’eurodeputato della Lega Rinaldi spiega che l’iniziativa dell’interrogazione è nata dopo un incontro con una delegazione dell’opposizione venezuelana, guidata da Rodrigo Diamanti, rappresentante del presidente ad interim di Juan Guaidó in Europa. Rinaldi ha raccontato che il gruppo di venezuelani “ha espresso enorme preoccupazione, non solo per la situazione venezuelana che sta degenerando, ma per il fatto che molti europei sono detenuti di fatto illegalmente nelle carceri venezuelane, solo ed esclusivamente come dissidenti, per reati di opinione. Noi abbiamo accolto immediatamente questo invito e abbiamo presentato un’interrogazione all’Alto Commissario Federica Mogherini per sapere quali iniziative intende portare avanti per risolvere questa situazione”.

Sebbene la delegazione leghista al Parlamento europeo ha fornito otto nomi di cittadini europei che si trovano in carcere sotto accusa del regime, Rinaldi ha sottolineato che ce ne sono molti altri, di cui non si sa praticamente nulla: “Siccome c’è una sospensione dei più elementari diritti democratici, noi siamo preoccupati. Vogliamo sapere come si trovano perché sono cittadini europei, hanno il passaporto europeo”.

IMPEGNO DELL’EUROPA

Rinaldi ci tiene a ringraziare pubblicamente il neo presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, “il quale è stato personalmente da me informato dell’iniziativa e ha espresso immediatamente enorme interesse. Si è attivato anche lui per potere velocizzare questa nostra interrogazione. Tra l’altro, è anche stato ampiamente disponibile per riproporre una risoluzione nei confronti della situazione venezuelana, alla ripresa di lavori parlamentari a settembre”.“Ultimamente a livello mediatico è scemato l’interesse della precaria situazione venezuelana – aggiuge il parlamentare della Lega -. È giusto che la nuova legislatura esprima anch’essa una risoluzione di censura nei confronti del regime di Maduro. Ringrazio Sassoli perché ha manifestato enorme disponibilità per sensibilizzare, all’interno del Parlamento, con una risoluzione com’è stato fatto nella precedente legislatura”.

LA STRADA GIUSTA

Rinaldi ricorda che – a larghissima maggioranza – il Parlamento europeo ha già deliberato due risoluzioni di censura nei confronti del regime di Maduro, evidenziando la posizione netta nei confronti della crisi venezuelana. Concorda che, per ridare ai venezuelani il governo che intende avere, si dovrebbero svolgere nuove elezioni con osservatori internazionali, nella piena regolarità. Solo così l’ultima parola resterà al popolo venezuelano.

“Credo che la strada da percorrere sia quella di una forte pressione mediatica – ha sostenuto Rinaldi -, per fare conoscere al mondo intero la situazione venezuelana. La strada più idonea  è quella di una forte pressione internazionale. E in questo l’Europa può svolgere un ruolo molto importante”.

LA POSIZIONE DELLA LEGA (ANCHE SULLA RUSSIA)

Mentre il Movimento 5 Stelle mantiene una posizione ambigua sul regime di Nicolás Maduro, la Lega è schierata contro. “Noi, come Lega, siamo schierati contro il regime di sinistra di Maduro che ha privato un Paese ricco come il Venezuela, facendolo precipitare in una situazione di estremo disagio – sostiene Rinaldi -. Sappiamo che l’orgoglioso e fiero popolo venezuelano sta passando un periodo terribile con problemi non indifferenti, con popolazioni al limite della sussistenza. La Lega ha una posizione netta sul ritorno alla piena libertà democratica di quel Paese”.

Sul sostegno di Mosca al regime venezuelano, Rinaldi non ha dubbi: “Indubbiamente c’è la Russia e per mezzo dei cubani che hanno insediamento nel Venezuela i loro cosiddetti ‘consiglieri’. Penso che la pressione sia degli Stati Uniti che dell’Europa possano essere decisive per una risoluzione rapida del dramma venezuelano”.

Così in Europa la Lega si batte per il Venezuela. Parla Rinaldi

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