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Gli ultimi mesi dell’era Angela Merkel in Germania, sono stati caratterizzati da risultati elettorali disastrosi per il suo Partito, e dopo il responso delle urne in Assia alla fine di ottobre 2018, la cancelliera ha dato l’annuncio che non si ricandiderà.

Sono passati 19 anni dal giorno in cui una giovane donna, proveniente dalla Germania est, conquistò la presidenza della Cdu, e subito dopo la cancelleria tedesca, ma siamo nel 2019 il clima nel suo Paese è cambiato, ed è cambiato anche in Europa. Ma se da una parte la Merkel ha “Governato“ 19 anni in Germania e possiamo dire anche in Europa, il giovane Emmanuel Macron ha vissuto una rapida ascesa e sta vivendo un altrettanto rapido declino viste le proteste che si protraggono in Francia contro di lui.

Negli ultimi giorni la coppia Merkel-Macron è stata protagonista della ribalta televisiva per la firma del trattato di amicizia e collaborazione Parigi-Berlino. Il Patto è stato siglato ad Aquisgrana, luogo di grande prestigio storico, visto che dal 936 al 1531 (per circa 600 anni) nella Cattedrale di Aquisgrana venivano incoronati i regnanti del Sacro Romano Impero. In un momento in cui l’Europa vive una fase di stallo, due Leader in discesa nei cuori dei loro cittadini e bastonati nelle urne e nei sondaggi, decidono di firmare un patto bilaterale, quasi a voler distrarre i cittadini (Macron per un motivo e Merkel per un altro).

Il patto è sicuramente forte nei contenuti, che vanno dalla politica di difesa all’economia, ma rivela tutta la debolezza politica dei due protagonisti. L’impressione è quella di vedere due politici, che non hanno più l’autorità di imporre la loro leadership a livello europeo, lanciare un Patto bilaterale che non ha la forza di trascinare l’intera Europa oltre la crisi e lo stallo che sta vivendo.L’unica prospettiva possibile per rilanciare il progetto europeo e traghettare l’Europa verso un approdo sicuro è quella di coinvolgere tutti gli Stati Membri, non tralasciando l’Italia Paese fondatore.

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