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I tre anni di Virginia Raggi sindaco di Roma sono l’occasione, per il Messaggero, di lanciare un attacco alzo zero alla consiliatura dell’esponente del Movimento 5 Stelle. “Raggi incapace, Roma muore” è il titolo dell’editoriale del direttore Virman Cusenza, titolo che non lascia spazio ad ambiguità. Il quotidiano di Caltagirone evidenzia sette aspetti dell’amministrazione Raggi, li definisce “le sette piaghe della città”: strade, trasporti, rifiuti, verde, decoro, conti in dissesto, burocrazia. Le pagine sono corredate da foto dei giornali internazionali sul degrado della capitale. Come a dire che c’è poco da dibattere, lo scempio è stato percepito e documentato anche all’estero. Il fondo del direttore si conclude ovviamente con la richiesta di dimissioni: “Virginia, fino a quando? Il tempo per altre maschere, altri rinvii, altri ci stiamo lavorando, è scaduto. Bisogna solo, in un sussulto di responsabilità, passare la mano”.

Un’offensiva cui la Raggi ha replicato con uno status su Facebook in cui ha ribattuto punto per punto che ha cominciato così (“Incapace. L’insulto ripetuto migliaia di volte per offendere, per colpire personalmente l’avversario. Me lo hanno ripetuto i politici di professione che, codardamente, di fronte ad una querela poi usano lo scudo dell’immunità parlamentare; me lo hanno urlato i Casamonica quando ho abbattuto le loro villette abusive dopo 30 anni di silenzio e collusione del vecchio sistema; me lo dice normalmente chi non ha argomentazioni”) e concluso con: “Altro che incapace. Sono determinata, ancora più determinata di prima. Roma la difenderò a spada tratta perché la amo”.

Stando ai numeri, va detto che alle recenti Europee a Roma il M5S è crollato al 17,6% dal 35,3% delle comunali 2016: un’emorragia di più di 250mila voti. Ovviamente va tenuto conto del risultato negativo a livello nazionale, resta comunque una specificità romana: è innegabile. E anche del fatto che nel momento di maggior difficoltà del Movimento, a Roma i grillini hanno incassato circa 200mila voti che sono né più né meno quelli ottenuti tre anni fa dal Pd alle comunali (con Giachetti candidato).

La posizione del Messaggero rafforza lo storytelling che ha accompagnato sin dal primo giorno l’esperienza amministrativa della Raggi. Da argomenti importanti come la raccolta rifiuti e le inchieste della magistratura, fino al celebre spelacchio.

Ora, proprio nei giorni in cui a Roma tiene banco il caso Totti, la pratica più importante sulla scrivania del sindaco è il sempre atteso dello stadio della Roma a Tor di Valle. Il naufragio del progetto sarebbe l’ennesimo colpo per il Campidoglio. Le elezioni sono in programma tra due anni. Anche se la prima pagina di oggi del Messaggero può essere considerata l’inizio della campagna elettorale.

“Raggi incapace, Roma muore”, l'epitaffio del Messaggero

I tre anni di Virginia Raggi sindaco di Roma sono l'occasione, per il Messaggero, di lanciare un attacco alzo zero alla consiliatura dell'esponente del Movimento 5 Stelle. "Raggi incapace, Roma muore" è il titolo dell'editoriale del direttore Virman Cusenza, titolo che non lascia spazio ad ambiguità. Il quotidiano di Caltagirone evidenzia sette aspetti dell'amministrazione Raggi, li definisce "le sette piaghe…

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