Quanti, fuori dai confini della Capitale, conoscono i diversi salotti che a colpi di ambientazioni riservate e ingressi ancora più selezionati si contendevano le personalità del mondo della politica, imprenditoriale, della cultura che popolavano Roma? A pochi giorni dalla morte di una signora dei salotti come Sandra Verusio, Formiche.net ha chiesto qualcosa di più a chi di salotti romani è…
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Phisikk du role - Che cosa ci lascia il 2018
In fondo non c’è nulla di questo 2018 che non fosse previsto e, per certi aspetti annunciato, fin dal 2017. Riflettiamo: c’era forse qualcuno disposto a scommettere che il M5S non avrebbe raggiunto il gradimento più alto degli italiani al voto? E avete visto l’anno scorso qualche bookmaker andare in giro a prendere scommesse sul futuro elettorale magnifico e progressivo…
L'Italia da Matteo R. a Matteo S. La paura ha preso il posto della speranza
Il destino ha una sua irriverente ironia, non va mai dimenticato. Ha quindi deciso (chissà quando) che il nome “d’ordinanza” di questa fase storica della politica nazionale sarebbe stato Matteo e prontamente i fatti si sono adeguati con disciplina prussiana. Proviamo allora a mettere in fila un po’ di cose, proprio nel divenire turbolento del passaggio da un Matteo all’altro.…
2018, tante immagini indelebili, ma una sola via d'uscita: lo sviluppo
È stato un anno difficile quello che ci lasciamo alle spalle. Un anno in cui le incognite sono decisamente maggiori di ogni possibile e relativa certezza. Terminato in una bagarre antidemocratica senza precedenti, che ha decretato la morte di qualsiasi ipotesi di “democrazia governante”. Il tema su cui si erano spesi politici di razza e costituzionalisti engagé. Le giustificazioni postume…
Pochi promossi, tanti bocciati. Le pagelle di Ocone ai politici
Le “pagelle” sono l’appuntamento stucchevole di fine anno di quotidiani e commentatori politici. Non mi sottraggo al gioco, vorrei però che non mi si prendesse troppo sul serio. Ma anche un poco sì. Nel dare un voto, accompagnato da un breve giudizio, ai protagonisti della nostra (a volte surreale) quotidianità politica, ho tenuto dietro alla “realtà effettuale della cosa”: cioè…
C come Cile e Cina. La cifra del 2018 di papa Francesco
C’è una lettera che spicca nel 2018 di papa Francesco, la lettera C, come Cile ma anche come Cina. Lo scandalo della pedofilia ha messo a dura prova la Chiesa e il 2019 segnerà una svolta, quando a febbraio per la prima volta nella storia si riuniranno in Vaticano con il papa tutti i presidenti delle Conferenze Episcopali del mondo,…
Per le grandi sfide del 2019 il Vaticano sceglie Alessandro Gisotti, l'allievo di padre Lombardi
Sorpresa nella comunicazione vaticana. Sono arrivate, non annunciate, le dimissioni dei responsabili della Sala Stampa Vaticana a pochi giorni dall’avvio del processo di riorganizzazione interna varato dal Prefetto per le Comunicazioni Sociali, il giornalista Paolo Ruffini. Dopo le nomine del direttore dell’Osservatore Romano e del direttore editoriale del dicastero, Andrea Monda e Andrea Tornielli, ecco che lasciano l’incarico, Greg Burke…
La manovra e il Mezzogiorno. Quale cambio di passo per il riscatto del sud?
La manovra di politica economica varata dal governo e approvata dal Parlamento - al di là delle vibranti proteste delle opposizioni sul metodo del confronto parlamentare che l’ha accompagnata e sul merito dei suoi contenuti - deve essere giudicata anche in relazione a quanto vi è previsto per il Mezzogiorno. È stato riconfermato il bonus per le assunzioni e questo…
Il dilemma del (quasi) dottore Salvini
Il (quasi) dr., Matteo Salvini (gli mancano cinque esami dalla laurea) trascorre la fine del 2018 e l’inizio del 2019 alle prese con un dilemma etico - esistenziale - elettorale analogo a quello del prof. dr. Colenson Ridgeon protagonista di una celebre commedia del lontano 1907 di George Bernard Shaw , nonché di un fortunato film del 1958, intitolata per l’appunto…
Pranzo alla Casa Bianca. La missione di Lindsey Graham per fermare Trump sulla Siria
"Trump ha promesso di distruggere l'Isis. Manterrà la promessa". Un sorriso solca il volto di Lindsey Graham all'uscita dalla Casa Bianca. La missione è compiuta, o così sembra. Un pranzo di due ore con il Presidente per portarlo a miti consigli ed evitare un disastroso, repentino ritiro dell'esercito americano dalla Siria. "Ancora non ci siamo riusciti. Ma come ho detto…