"Non abbiamo ancora visto armi informatiche create da terroristi colpire l’Occidente, e la rete internet non è ancora stata utilizzata come veicolo per attaccare i nostri Paesi. Questo non significa però che non accadrà mai, anzi bisogna prepararsi per questa evenienza". A crederlo è Peter Neumann, direttore dell'International Center for the Study of Radicalization del King’s College di Londra. Sentito…
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Il futuro dei diritti umani a 70 anni dalla Dichiarazione Universale. Dialogo con Turkson e Parolin
C’è tutto il senso di questo momento globale nel titolo scelto dall’Università gregoriana per la sua due giorni commemorativa della dichiarazione universale dei diritti umani: “Conquiste, omissioni, negazioni”. 70 anni infatti non sono bastati a porre le conquiste su un terreno che eliminasse le negazioni dei diritti umani ed è molto significativo che tra le sessioni di lavoro in cui…
Burocrate a chi?
È stato recentemente presentato, nel corso di un affollato dibattito al Palazzo di Giustizia a Roma, un libro recante un titolo che, di per sé, è una rivendicazione di orgoglio: “Burocrate a chi? Riflessioni sulla pubblica amministrazione” (Rubbettino Editore, 2018). Il volumetto, agile e destinato anche e soprattutto a un pubblico di non addetti ai lavori, è stato scritto da…
Il lavoro? Lo si trova in Alto Adige. Da giovedì a Milano una mostra evento
Il Pil più alto d’Italia, segno di una terra ricca, e la disoccupazione più bassa della Penisola, da sempre. L’Alto Adige non è però solo una raccolta di meri dati economici: è anche una terra immersa nella natura, perfetta per vivere e lavorare, con buona pace dell’eterno dilemma: «vivere per lavorare o lavorare per vivere»? Così, sempre più talenti scelgono…
Nel nome del vaffa, i gilet gialli come i grillini? Trova le differenze
Beppe Grillo sembra aver colto nel segno nell’intervista pubblicata stamane dal Fatto Quotidiano: il movimento dei gilet gialli, che sta emergendo in Francia, ha delle somiglianze impressionanti, sia nelle modalità di affermazione sia nella sostanza programmatica, con i Cinque stelle. Il fatto che esso nasca con quasi dieci anni di ritardo rispetto al prototipo italiano, testimonia, da una parte, che…
Tav, gli industriali ci credono. Salvini è l'uomo giusto con cui parlare
Uno strano rapporto quello delle imprese italiane con il governo gialloverde. Dalla speranza, alla delusione e poi ancora speranza, passando per la rabbia. Il malumore di Torino, del 60% del Pil italiano, si è trasformato oggi in possibilità di ottenere finalmente un posto di riguardo al tavolo delle decisioni del governo. Il senso dell'incontro tra Matteo Salvini e il plotone…
Vi spiego perché sulla Tav si rischia lo stand by
È stata grande la partecipazione di ieri a Torino alla manifestazione dei No Tav. Giunti dalle valli del Piemonte interessate al passaggio della linea Torino-Lione - ma anche da altre regioni nelle quali sono in corso iniziative contro altre opere pubbliche - i manifestanti hanno riproposto i loro slogan contrari alla realizzazione di un’infrastruttura che, invece, un sondaggio di Nando Pagnoncelli…
Luigi Di Maio e il suo Foscolo
Dal dí che nozze e tribunali ed are diero alle umane belve esser pietose di se stesse e d'altrui I critici, specialmente se di opposizione, sono spesso impietosi con i politici, specialmente se non hanno elevati titoli di studio. Numerosi corsivisti se la prendono con il vice presidente del Consiglio e ministro del Lavoro, degli Affari Sociali e dello Sviluppo…
Oltre la crisi. Il progetto (attuale) di Cossiga per ricostruire il sistema politico italiano
Il messaggio alle Camere che il presidente Cossiga inviò il 26 giugno 1991 è ancora una miniera d’oro per chi voglia studiare non solo la crisi che portò alla fine della cosiddetta “prima Repubblica”, ma anche per tutti coloro che vogliano davvero ricostruire un sistema politico che, ancora oggi, è ben lontano da un suo corretto funzionamento. Per Cossiga, ciò…
Caso Khashoggi, le cyber relazioni tra Riad e l'italiana Hacking Team secondo il WaPo
Ci sarebbe anche una società italiana, la milanese Hacking Team, tra le aziende che avrebbero contribuito a potenziare l'arsenale cyber dei sauditi, in particolare del principe ereditario Mohammed bin Salman. Cyber armi, che secondo l'editorialista David Ignatius, sarebbero state usate a fini di spionaggio non solo di terroristi, ma anche di dissidenti come il giornalista Jamal Khashoggi, ucciso a Istanbul…