“Sogno e popolo, ciò che é stato perduto”: dice Walter Veltroni per spiegare la crisi della sinistra italiana ed il suo sbigottimento. Termini che, in questo caso non sono sinonimi, ma si sommano per rendere plastico uno smarrimento la cui profondità è tutta da indagare. Il sogno di cui parla Veltroni evoca, senza troppi giri di parole, il “dream” di…
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Attraversare quel ponte. Investire in opere pubbliche e manifattura
Il Paese ha la necessità vitale di rialzare la testa. Le immagini di sfascio e di morte giunte alla vigilia del giorno di Ferragosto da Genova rendono non più rinviabile questa voglia di riscatto. Esiste un detto ebraico in cui si assicura alla persona amata il passaggio insieme di un ponte. Quando quel passaggio viene meno, si tocca con mano…
Ai bravi docenti eroi coraggiosi: grazie
Il 12 settembre saranno nelle scuole, pubbliche statali (circa 7.700 studenti) e pubbliche paritarie (1.100 studenti), docenti coraggiosi e tenaci riguardo al fatto che la cultura è l’unica chance per bambini, adolescenti, giovani di essere adulti di spessore, capaci di restare in piedi sul ring della vita e recuperare ogni giorno il senso di essere vivi. Quando i ragazzi si…
Divisi sì ma ora uniti per salvare l’Europa. Il leader che serve al Pd
Noi. L’Internazionale democratica futura umanità? Non ce la fa nemmeno a diventare una cosa di cui si discute: la data del Congresso del Pd. Il secondo partito del nostro Paese alle ultime elezioni, da cui è uscito pesantemente sconfitto, non risale all’attenzione se non di cronisti mesti che non hanno di meglio da fare che intingere il dito nella piaga.…
Se la maledizione del cambiamento contagia il Pd (ancora)
In Italia la parola più usata dai conservatori è “cambiamento”. Viene promesso, declinato, sottolineato, perorato. Ma mai nei suoi eventuali contenuti, essenziali per capirne significati, portata ed effettive novità. In Italia non si pratica i cambiamento. Si evoca. Si approfitta della caratteristica affluente, ricca, abbondante della nostra lingua per aggettivare, ridondare, baroccare il termine “cambiamento”. E per sfuggire alla domanda…
Così il leader separatista filorusso Zakharchenko è stato ucciso a Donetsk
Il leader separatista ucraino, capo della Repubblica popolare di Donetsk (Dnr), Alexander Zakharchenko, è morto, ammazzato da un’esplosione che la sua portavoce ha definito “un attentato”. L’assassinio è avvenuto nel pomeriggio di ieri, attorno alle 5:45, in un locale di Donetsk, il Separ Cafe (dove Separ sta per separatisti, il posto si descriveva come il punto di ritrovo ideale per “incontri tra compagni…
Caro Presidente Mattarella, non si può più tacere. Richiamiamo Draghi
La valutazione di Fitch, con il pollice verso, con conseguenze drammatiche per la piazzabilità dei titoli del nostro debito e sul sistema bancario, ci danno un altro colpo mortale e fanno prevedere il peggio. I mercati finanziari stanno già punendo l’Italia esattamente da giugno, e nel caso in cui dovesse prevalere l’idea di andare allo scontro frontale con l’Europa e…
Vi racconto Franco Cangini e la sua "camicia nera"
Quando, nell’ottobre dello scorso anno, Franco Cangini ci lasciò, non mi sorprese apprendere la sua unica disposizione “testamentaria”: essere vestito con la camicia nera. La rivelazione del figlio Andrea, affettuosamente fedele nell’esaudire il desiderio del padre, scosse molti che conoscevano il grande giornalista come un “moderato”, un liberale, un galantuomo. Ma tutte queste qualità non contraddicevano lo spirito di fondo…
Se il nazionalismo di Salvini è al servizio di Orban
In pochi sanno che la Lega (ex Nord) è il partito più vecchio del panorama politico italiano. Pensate, sul fenomeno esistono articoli, riflessioni e studi, già nei primi anni novanta. Roberto Biorcio, professore di sociologia dei processi politici all'Università Bicocca, è forse uno dei massimi esperti del fenomeno "Lega" e ne scrive già dal 1993. La Lega nasce come partito regionalista,…
Il senso dell'innovazione
(con Antonio Mone) L’eterno dilemma dell’uomo tra corpo e mente continua a traumatizzare le nostre vite. Perché noi siamo qui, ora, facciamo delle cose, magari abitudinarie e noiose, ma con la mente siamo ovunque, altrove, nell’oltre, capaci di inventare e di utilizzare gli strumenti che, sempre per nostra scelta o responsabilità, possono migliorarci la vita o rischiano di dominarci. Il…