Ucraina non è solo guerra ma anche una storia di resilienza, dignità e partenariato. Ospitando la conferenza, l’Italia non solo dimostra solidarietà ma assume un nuovo ruolo, quello di moderatore delle partnership, architetto di soluzioni comuni e mediatore tra istituzioni, imprese e società. Roma diventa il luogo in cui l’Ucraina parla non di ciò che ha perso, ma di ciò che è pronta a costruire. E questa costruzione è aperta a chi vede in essa un futuro non solo per il Paese, ma per tutta l’Europa. L’analisi di Yaroslav Melnyk, ambasciatore straordinario e plenipotenziario d’Ucraina in Italia
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Spazio e industria, il direttore generale dell’Esa visita la nuova Space smart factory di Roma
Il direttore generale dell’Esa ha visitato in anteprima la nuova smart factory di Thales Alenia Space a Roma, hub manifatturiero di prossima inaugurazione che ambisce a diventare un perno della space economy europea. Realizzata con il supporto dell’Asi e del Pnrr, la struttura ospiterà produzioni ad alta automazione e un laboratorio collaborativo per start-up e centri di ricerca. Al centro, l’obiettivo di rafforzare la filiera industriale italiana e contribuire ai programmi spaziali del continente
L’Ue non piace a Bengasi? Perché la Cirenaica di Haftar ha bloccato Team Europe
La missione del Team Europe a Bengasi, guidata dal commissario UE Brunner e da tre ministri dell’Interno, è stata bloccata e dichiarata “persona non grata” dal governo dell’Est libico. L’episodio riflette tensioni geopolitiche crescenti, con un ruolo attivo della Russia nella regione
Errore d’identità o pedina dello scontro Usa-Cina? Il caso Xu Zewei
Il cittadino cinese finito in carcere a Milano per accuse di hackeraggio si dichiara estraneo: “Qualcuno ha usato il mio account”. L’Fbi lo accusa, il legale parla di errore e l’ambasciata americana spinge per l’estradizione. Con l’ombra del precedente Uss e il viaggio di Salvini a Pechino, il caso è anche politico
I dazi di Trump sono frutto della democrazia malata. Ursula? Non verrà sfiduciata. Parla Maffettone
Mentre Donald Trump annuncia le lettere a tantissimi Paesi a cui verranno imposti dazi dal 25 al 40%, l’Europa si divide ancora e discute la mozione di sfiducia alla presidente von der Leyen. Il percorso sulla Difesa comune è ancora poco più di un’illusione: se si vuole qualcosa di serio, occorre che i singoli Stati, volenterosi, guidino processi virtuosi. Le regionali in autunno? Non cambieranno il quadro della politica interna. Colloquio con il docente di filosofia politica, Sebastiano Maffettone
Componenti cinesi per droni russi. Dove porta la pista di Khabarovsk
Nonostante le sanzioni, l’industria russa dei droni prospera grazie al supporto tecnologico cinese. Il caso di Aero-Hit dimostra come Mosca stia integrando tecnologia dual-use per rafforzare la sua offensiva contro Kyiv
Tutti giù dall'Ipo. La fuga delle piccole banche cinesi dalla Borsa
Un po’ per la scarsa fiducia nel mercato, un po’ per la mano di Pechino, gli istituti di piccola taglia che avevano intenzione di quotarsi hanno cambiato idea. E non è un bel segnale
Sesta generazione, ecco perché lo Scaf rischia di fare la fine dell’Eurofighter
Lo Scaf è di nuovo a un punto di stallo. Dassault accusa una governance troppo rigida e chiede di guidare l’80% dello sviluppo del caccia, mentre Berlino arriva a mettere in dubbio la sua permanenza nel programma. Intanto, il Gcap avanza senza scosse grazie a un modello cooperativo più snello e basato sulla sua formula paritaria. Sullo sfondo, prende sempre più piede il timore che, sulla sesta generazione, la Francia stia ripetendo lo stesso schema che già minò l’Eurofighter
IndoMed, così i laser cinesi disturbano la missione Aspides
Un aereo da ricognizione operato dalle forze armate tedesche della missione europea Aspides è stato colpito da un laser proveniente da una nave cinese nel Mar Rosso, sollevando tensioni diplomatiche. L’episodio si inserisce in un contesto più ampio di interferenze e instabilità causata dagli Houthi lungo una rotta strategica
Mar Rosso, torna la minaccia Houthi. Ma il messaggio è per Trump e Netanyahu?
Un nuovo attacco Houthi nel Mar Rosso rompe la fragile tregua con gli Stati Uniti e lancia un messaggio geopolitico a Trump e Netanyahu. Il gesto rischia di riaccendere l’instabilità regionale, mettendo in discussione i negoziati su Gaza e sull’Iran