Skip to main content

Il senatore John McCain è furioso con la Turchia. Durante il programma della MSNBC “Morning Joe” ha letteralmente detto che l’ambasciatore di Ankara a Washington deve “andarsene all’Inferno fuori dagli Stati Uniti”, e il motivo è quello che è successo martedì, davanti alla sede dell’ambasciata, mentre dentro c’era il presidente turco Recep Tayyp Erdogan.

BODYGUARD E SCHIAFFONI

Quando il presidente turco è arrivato alla sede diplomatico, ad attenderlo c’era uno sparuto gruppo di attivisti che manifestavano contro il governo di Ankra. A un certo punto le guardie del corpo del presidente e qualche picchiatore che li accompagnava hanno attaccato i manifestanti e avviato una rissa furibonda che ha coinvolto anche alcuni poliziotti che si trovavano in zona per fare servizio d’ordine – scene pazzesche, schiaffoni e pugni e bodyguard turche in abiti formali che reagivano stizzite ai poliziotti americani che cercavano di separarli dai manifestanti

LA RISSA

Tutto è stato subito ripreso e trasmesso dall’edizione turca di Voice of America.

Poi giovedì è uscito un secondo video in cui si vede Erdogan osservare quel che stava succedendo a pochi metri da lui.

Un fotogramma cattura una guardia del corpo di Erdogan che blocca per il collo una manifestante — su Twitter molti utenti hanno accompagnato a foto come questa commenti del tipo ‘possibile che cose così avvengano sul suolo americano?’.

IMG_1469

IL MOMENTO

Tutto avviene in un momento piuttosto delicato per i rapporti tra Turchia e Stati Uniti. Mentre Erdogan era in visita da Donald Trump – “in pompa magna” (citando l’analisi di Marta Ottaviani su queste colonne) carico di spinta dopo la vittoria referendaria che gli ha assegnato nuovi, semi-illimitati, poteri – l’inviato della Casa Bianca per la Coalizione che combatte lo Stato islamico, Brett McGurk, era in visita in Siria.

GLI AMERICANI CON I CURDI

McGurk, diplomatico che già con l’amministrazione Obama ricopriva lo stesso ruolo, ha incontrato i rappresentanti della milizia Syrian democratic force e i reparti americani che la sostengono. Ossia ha incontrato i capi dell’Ypg e i comandanti sul campo delle forze speciali che stanno conducendo la battaglia su Raqqa, la capitale siriana dell’IS. Le Ypg curdo-siriane sono uno dei grandi motivi del contendere tra Washington e Ankara: i turchi le considerano un gruppo terroristico cugino e collegato al Pkk, gli americani gli hanno dato ampio sostegno politico e militare perché sono i migliori partner locali contro il Califfato.

L’AFFONDO TURCO: MCGURK DEVE ANDARSENE

La presenza di McGurk tra i miliziani curdi è sta ripresa dai media outlet pro-Ypg e pro-Pkk col puro fine propagandistico e anti-turco, tanto che le foto che giravano online dell’americano risalivano a una visita analoga, ma avvenuta nel 2016 e molte informazioni erano esagerate. Ankara s’è indispettita al punto che giovedì il ministro egli Esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu è arrivato a dire in televisione che forse era il caso che Washington considerasse l’opzione di “sostituire McGurk” perché troppo filo-curdo (e con “filo-curdo” il ministro turco intendeva qualcosa come ‘amico dei terroristi’).

ERDOGAN IN SECONDA LINEA

Il messaggio dietro al filone operativo siriano ricade sull’incontro Erdogan-Trump ed è individuato da Ottaviani: “La Turchia è destinata a giocare in seconda linea a ad attenersi alle decisioni ora di Washington (ora di Mosca)”. Unica differenza: ora Washington chiude un occhio sulle purghe interne, secondo un principio ideologico trumpiano di non ingerenza negli affari degli altri paesi. Il barlume di speranze che Erdogan riponeva in Trump è via via svanito anche per l’allontanamento dal giro del potere di Michael Flynn.

LE STORIE TURCHE DI FLYNN…

L’ex advisor presidenziale per la Sicurezza nazionale, e intimo amico di Trump, aveva in passato ricoperto un ruolo da lobbista che aveva il fine infimo di favorire le entrature turche nella Washington che conta. Proprio per non aver dichiarato questo rapporto di lavoro è finito sotto inchiesta dell’Fbi: collegata a questa inchiesta ci sono parte dei grossi problemi della Casa Bianca. Da poco è uscita un’informazione in più sul suo conto, e sulla postura Trump/Turchia: Flynn, mesi fa, durante la fase di transizione, aveva avuto un incontro con Susan Rice (ai tempi APNSA per l’amministrazione Obama), durante il quale avevano discusso il piano, inviso ad Ankara, di armare i curdi.

… E IL PIANO IN CONGELATORE

Gli Stati Uniti lo stavano approvando perché lo ritenevano necessario per riprendere Raqqa. E Rice voleva condividere l’operazione strategica perché sapeva che poi sarebbe stata gestita dall’amministrazione entrante. Flynn bloccò tutto, mise di sua spontanea volontà il piano in congelatore (forse perché aveva avuto quei contatti economici con la Turchia? Possibile), annunciando che Trump avrebbe rivisto l’intero dossier. Per tutto il periodo in cui Flynn ha ricoperto il suo ruolo nell’amministrazione non se n’è più parlato; poi quanto Flynn s’è dimesso le cose si sono rimesse in moto e Trump, e Washington, hanno deciso di passare armi anti-Isis ai curdi siriani.

Erdogan voleva riaprire il rapporto con Washington, ma Trump è freddo come Obama

Il senatore John McCain è furioso con la Turchia. Durante il programma della MSNBC "Morning Joe" ha letteralmente detto che l'ambasciatore di Ankara a Washington deve "andarsene all'Inferno fuori dagli Stati Uniti", e il motivo è quello che è successo martedì, davanti alla sede dell'ambasciata, mentre dentro c'era il presidente turco Recep Tayyp Erdogan. BODYGUARD E SCHIAFFONI Quando il presidente…

Vi racconto Giovanni Falcone

Direttore Louis Freeh, quando e dove ha incontrato Giovanni Falcone per la prima volta? Che impressione ebbe di lui? Era il 1983, io ero procuratore federale a New York e stavamo indagando sul caso che è stato poi rinominato “Pizza Connection”. Gaetano Badalamenti era il capo della “Cupola” e l’accusato principale, molti degli altri accusati erano invece membri di diversi…

Movimento 5 Stelle e riforma della scuola: nobili mete, vie tortuose e statalismo di ritorno

18 maggio 2017   -  Roberto Pellegatta Ecco allora finalmente, in una versione ampia e "onnicomprensiva" la versione ufficiale delle proposte del M5s per la scuola italiana: sono partite sul blog di Grillo le consultazioni online sulla "riforma" proposta dal movimento per il nostro sistema scolastico. L'occasione è stata il Convegno che M5s, sotto la guida di Di Maio, ha tenuto…

isis

Vi spiego il papocchio di Trump su Fbi, Mueller e Russiagate. Parla Jean

Il presidente americano Donald Trump ha risposto in modo feroce alla decisione del dipartimento di Giustizia – un ministero sotto la sua amministrazione – di nominare un procuratore speciale per portare avanti le indagini sulle connessioni tra il suo comitato elettorale e la Russia. "È la più grande caccia alle streghe su un politico della storia americana" ha scritto in…

Vaccini, tutte le novità del decreto del governo sull'obbligo a scuola

I vaccini saranno obbligatori, pena la non iscrizione a scuola, nella fascia di età da 0 a 6 anni, ossia in nidi e asili. Altrettanto obbligatori saranno nelle scuole elementari, ma in questo caso sono previste sanzioni molto ingenti. È quanto stabilisce il decreto approvato oggi in Consiglio dei ministri. I NUMERI DI LORENZIN Il decreto rende obbligatorie una serie…

Banca Etruria, la querelle tra Boschi, de Bortoli e Ghizzoni nel foto-racconto di Formiche.net

Foto-racconto di Formiche.net sul caso Banca Etruria riesploso dopo la pubblicazione dell'ultimo libro dell'ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli. Che nel raccontare le vicende legate al salvataggio dell'istituto di credito aretino ha scritto: “Nel 2015 Maria Elena Boschi chiese a Federico Ghizzoni di valutare una possibile acquisizione di Banca Etruria”. 18 parole che hanno nuovamente infiammato il…

Usa mattei, Giuliano Cazzola, Trump, movimento 5 stelle

I 3 problemi della proposta sull'abolizione dei vitalizi per i parlamentari

La proposta di legge sull'abolizione, anche in modo retroattivo, dei vitalizi e sulla loro trasformazione in pensioni ricalcolate con il metodo contributivo (di cui è primo firmatario l'onorevole Matteo Richetti) sarà senz'altro approvata dalla Camera perché nessun gruppo rinuncerà a dare il suo contributo alla demagogia. Poi è probabile che incontri dei problemi al Senato. Ma dobbiamo aspettarci una campagna…

Russiagate, la versione (e l'autodifesa) di Donald Trump. Il video

Un secco, doppio, No. Così il presidente americano Donald Trump ha risposto alle domande dei giornalisti che gli chiedevano se avesse effettivamente chiesto all'ex direttore dell'Fbi, James Comey, di chiudere l'inchiesta sulla Russia, come lo stesso Comey avrebbe scritto in un memorandum dopo un incontro alla Casa Bianca.Trump ha parlato nel corso di una conferenza congiunta con il presidente della…

La Grecia di nuovo nel caos. Disordini e lancio di molotov contro l'austerity. Il video

La Grecia è di nuovo nel caos. In migliaia sono scesi in piazza ad Atene davanti al Parlamento per protestare contro le nuove misure di austerity messe in campo dal governo di Alexis Tsipras e richieste dai creditori internazionali per accedere ai finanziamenti della Banca centrale europea e del Fondo monetario internazionale. Mentre il voto era in corso è scoppiata…

Che cosa ha detto Andrea Agnelli in commissione parlamentare Antimafia

Il presidente della Juventus Andrea Agnelli è stato convocato dalla commissione parlamentare Antimafia, e in particolare dal Comitato Mafia e Sport, per essere ascoltato circa presunti rapporti tra criminalità organizzata, tifoserie e società sportive. Il numero uno bianconero ha dovuto parlare dei suoi contatti con Rocco Dominello, arrestato insieme al padre Saverio per associazione mafiosa ed altri reati. Agnelli il 15 maggio…

×

Iscriviti alla newsletter