Skip to main content

La sala della scherma del Foro Italico ha ospitato il simposio Digital Transformation: nuovi confini, crescita e sicurezza del Paese, organizzato dalla società Elettronica. Nel corso della giornata, che ha rappresentato tra l’altro un omaggio ai venti anni dalla scomparsa del fondatore di Elt Filippo Fratalocchi, è stato presentato un position paper realizzato da Ambrosetti con la stessa Elettronica. “Questa rivoluzione è probabilmente una delle medicine che possono riattivare una crescita globale e riequilibrare le opportunità in tutto il pianeta – spiega il presidente della società Elettronica, Enzo Benigni – perché nella prossima economia tutti potranno avere una chance, senza limiti e frontiere”.

Creare “una cabina di regia unica per l’innovazione e la ricerca” al fine di massimizzare gli investimenti pubblici e provvedere alla “revisione strategica delle tecnologie e competenze considerate chiave o critiche”. È quello che, in tema di industria aerospaziale e della sicurezza, viene proposto nel suddetto documento. Una proposta che, sulla base anche dell’esperienza fatta nel comparto spazio, merita la massima attenzione di governo e Parlamento. La trasformazione digitale sta infatti disegnando i nuovi confini delle competenze e dell’economia a livello globale, determinando le condizioni per la crescita di oggi e di domani. “Siamo di fronte a trasformazioni rapide che hanno cambiato alcuni degli assiomi del passato” ha affermato il Ministro della Difesa Pinotti, intervenuto nel corso dell’evento. Si tratta di quella rivoluzione industriale, la quarta, che, facendo perno sull’innovazione, ha profondamente cambiato la capacità competitiva di molti Paesi. Lo stesso concetto di crescita non può prescinderne. Ed è proprio l’industria della difesa ad essere avamposto della “Rivoluzione 4.0”. L’utilizzo duale delle innovazioni frutto degli investimenti in ricerca e sviluppo non è più una chimera o un’elaborazione teorica. La distinzione fra uso militare e civile è ormai sempre più sottile e può anzi sorreggere una capacità produttiva nazionale e sostenibile, cioè – come si legge nell’analisi Ambrosetti-Elt – “fondata sull’equilibrio di risorse, tecnologia e competenza”. Naturalmente, un disegno di questo genere non può non tenere conto del rapporto virtuoso fra industria e i cluster tecnologici e i loro poli universitari di eccellenza, ma neppure ignorare rischi e opportunità dell’idea, sempre più forte, di sviluppare una difesa europea comune.

Difficile predire se, come auspicato anche nel libro di Gustavo Piga (Difendere l’Europa), si passerà da un Fiscal compact a un Defense compact ma non vi è dubbio che Francia e Germania siano al lavoro per rafforzare un asse che proprio nell’industria aerospaziale potrebbe trovare il suo centro. Secondo l’ex presidente del Consiglio Enrico Letta, presente al simposio, “dopo le elezioni in Germania probabilmente partirà un asse franco-tedesco non solo sull’unione monetaria ma anche sulla difesa. I tedeschi potranno accettare di fare passi avanti dal punto di vista dell’integrazione economica solamente se i francesi consentiranno una messa in comune della leadership militare”. Anche dal punto di vista giuridico, stando alle parole di Paola Severino, è necessario ragionare in ottica internazionale. Regolare “fenomeni come l’economia digitale e la cyber” esclusivamente a livello di nazione sarebbe infatti solo “un’illusione”. L’Italia deve “essere promotrice di regole internazionali, attraverso lo studio del fenomeno e puntando alla prevenzione del cybercrime”.

Per l’Italia si tratta quindi di farsi trovare pronto. Le misure di Industria 4.0 stanno dimostrando tutta la loro efficacia e indicano la volontà di scommettere sulla trasformazione tecnologica. Nel settore della sicurezza tutto questo è necessario, ma non per questo sufficiente. “Il tema della difesa non può essere slegato da quello della sicurezza” ha dichiarato il ministro della Difesa. Le connessioni tra i due ambiti sono “sempre di più e le barriere sono sempre più insignificanti”. “Dobbiamo fare veramente sistema partendo dalla Pa e dallo Stato e arrivando poi alla collaborazione pubblico-privato; dobbiamo ragionare sempre di più in modo interconnesso per rispondere in modo più forte”. Il circolo virtuoso innovazione-produttività-crescita richiede scelte precise e tempestività. Per l’industria della difesa il momento delle scelte di politica industriale è arrivato.

Elettronica, Benigni

Elettronica fa parlare l’impresa 4.0

Di Francesco Ressa

La sala della scherma del Foro Italico ha ospitato il simposio Digital Transformation: nuovi confini, crescita e sicurezza del Paese, organizzato dalla società Elettronica. Nel corso della giornata, che ha rappresentato tra l’altro un omaggio ai venti anni dalla scomparsa del fondatore di Elt Filippo Fratalocchi, è stato presentato un position paper realizzato da Ambrosetti con la stessa Elettronica. “Questa…

Gentiloni

Cosa succederà alla maggioranza di Gentiloni dopo le dimissioni del ministro centrista Costa

Le fibrillazioni degli alfaniani Alternativa popolare, che in queste ore ha causato l’affossamento momentaneo della legge sullo Ius soli e le dimissioni del ministro degli Affari Regionali Enrico Costa (accolte gelidamente da Angelino Alfano), e quelle dei bersaniani di Mdp, che la scorsa settimana ha votato la fiducia al governo ma non il decreto sulle banche alla Camera, stanno portando…

PAOLO BORSELLINO, mafia

Il mio ricordo di Paolo Borsellino

Paolo Borsellino ognuno lo ricorda a suo modo. La Rai con "Paolo Borsellino-Adesso tocca a te", una docufiction in onda stasera su Rai1. A prestare il volto al compianto giudice è Cesare Bocci. Anche Sky Arte gli rende omaggio con il documentario "La Corsa de L'Ora" alle 20 sul canale 120 e 400 di Sky. Di solito alla strage di…

Sergio Mattarella, guardia costiera

Come e perché Sergio Mattarella ha elogiato la Guardia costiera

La prima volta di un presidente della Repubblica nella sede del comando generale della Guardia costiera è il segno di un’attenzione particolare in un momento particolare. E dunque Sergio Mattarella, alla vigilia della festa per i 152 anni di fondazione del Corpo e davanti ai comandanti delle 55 Capitanerie di porto, ha dato atto alla Guardia costiera che “le tante…

Turchia, scuola, erdogan

Tutte le ultime cose turche di Erdogan in Turchia pure nelle scuole. Il video

A partire dal prossimo anno sono previste radicali novità nel programma scolastico turco per elementari, medie e licei. Le modifiche interessano 51 materie, a partire da una drastica riduzione delle ore di storia dedicate ad Ataturk - padre fondatore della Repubblica turca - e alle riforme da lui effettuate, da anni pilastro delle ore di storia nelle scuole. Un argomento…

Che fare con il Fiscal compact? Ecco come ferve il dibattito tra esperti

Fermi tutti, sul Fiscal compact serve un bel respiro profondo e qualche attimo di riflessione. Per un semplice motivo. Il patto sui conti pubblici firmato nel 2012  da 25 Stati membri finora non ha portato i benefici sperati. Anzi, oltre a trasformare l'austerity in una sorta di isteria tutta europea, ha generato duri scontri tra governi nazionali (l'Italia in primis)…

Renzi, libri

I 4 libri per l'estate che consiglio a Matteo Renzi

Come negli altri anni prima delle brevi vacanze estive con la famiglia, Matteo Renzi sta pensando a quali libri portare con sé. Gli suggeriamo alcuni titoli che ci sembrano adatti a lui e alla sua formazione: Il Giornalino di Gian Burrasca, Capitan Fracassa, Le avventure del barone di Münchhausen. Terminate queste letture potrebbe cimentarsi con un classico: Le avventure di…

Vi ricordo le capriole (pure del centrodestra) sul Fiscal Compact

Il Fiscal compact? E chi si è mai inventato questa orrenda tagliola che ha intrappolato l’economia italiana? Tutti lo rinnegano, nessuno sa più quando è nato, come e perché. Beppe Grillo dice che lo hanno voluto tutti tranne lui. Giulio Tremonti replica sul sito del comico che il patto “ha preso forma” solo nel novembre 2011 quando Silvio Berlusconi era…

Come mediano Francia e Germania nella crisi col Qatar

Il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian è stato l'ultimo, ma è solo un ordine cronologico dettato dalle agende, dei big della diplomazia occidentale a visitare il Golfo nel tentativo di mediare la crisi innescata da un gruppo di paesi guidati da Arabia Saudita ed Emirati Arabi che hanno isolato diplomaticamente il Qatar. Le Drian domenica 16 luglio era ad…

Luigi Di Maio, Cinque stelle

Post farlocchi e l'articolo 1 della Costituzione a 5 stelle

Si dice che, se andrà al governo, M5s abbia l'intenzione di riformulare così l'articolo 1 della Costituzione: L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul reddito garantito dall'erario a tutti i cittadini, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni sociali e personali. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e…

×

Iscriviti alla newsletter