Skip to main content

“Un accordo sulla legge elettorale, se si farà, non è un accordo politico con il Pd e nemmeno un nuovo Patto del Nazareno. Qui nessuno lo ripropone, non ci sono accordi politici per la prossima legislatura”. Le parole che Silvio Berlusconi mercoledì sera ha fatto diffondere con una nota hanno un solo obbiettivo: cercare di placare un malcontento che dentro Forza Italia sta montando forte da almeno tre settimane. Da quando Pd e il Cavaliere hanno ricominciato a discutere sulla legge elettorale, infatti, diversi esponenti azzurri hanno iniziato a sentire odore di bruciato. “Se si arriva a un accordo su un sistema di voto in cui, con questo schema tripolare, nessuno vince e l’unico modo per governare è accordarsi dopo le elezioni, è chiaro che si spinge verso un’alleanza Pd-Forza Italia”, si sfoga un deputato forzista contrarissimo a ogni dialogo con il Pd. “E poi, anche solo sul sistema di voto, come fa Berlusconi a fidarsi ancora di Renzi?”, si chiede il deputato.

“Sulla legge elettorale noi dobbiamo trattare, perché è giusto che una forza politica lo faccia. Altrimenti ci ritroveremo un sistema di voto che va contro i nostri interessi. Questo però non implica alcun accordo sul dopo”, osserva Deborah Bergamini. “Se c’è un tavolo di trattativa è giusto che Forza Italia vi partecipi, altrimenti lasceremmo il pallino in mano agli altri. Visti i precedenti, capisco però i timori da parte di qualcuno…”, continua la deputata azzurra.
Il partito azzurro, dunque, è diviso in due: quelli che guardano a Salvini e quelli che tornano a guardare a Renzi.

A uscire allo scoperto sulla questione è stato il governatore ligure Giovanni Toti, che ha definito il nuovo dialogo col Pd e il Nazareno 2 “un suicidio politico”. Ma non è l’unico a pensarla così. Specialmente al Nord, tutto quello che concerne il dialogo con Renzi è visto come un errore strategico madornale. In prima fila su questa posizione ci sono Daniela Santanché e Mariastella Gelmini. Toti, naturalmente, è il più estremo: se dipendesse da lui, l’alleanza con la Lega e Fdi sarebbe già stretta anche a livello nazionale. Addirittura il governatore era pronto anche a fare una lista unica con Matteo Salvini se la legge elettorale avesse spinto in tal senso. Ora non è più questo il caso, ma comunque c’è una buona fetta di Forza Italia che vuole tenere la barra del partito saldamente nel centrodestra, insieme agli alleati sovranisti. E a tutti questi il Berlusconi “inciucista” non piace.

Il Cavaliere, però, di Salvini e Meloni è stufo. “La vittoria di Macron in Francia ha rivitalizzato l’orgoglio moderato di Berlusconi, che è tornato a parlare di Forza Italia come un partito moderato, responsabile, scevro da ogni sorta di estremismo”, racconta un altro parlamentare. Un partito che, eventualmente, può tornare a dialogare con il Pd, specialmente un Pd sempre più lontano dalla sinistra. “Se il rischio è quello di far governare i 5 Stelle, Berlusconi sarebbe di nuovo pronto a un accordo con Renzi”, racconta il parlamentare azzurro. Anche perché Berlusconi è quasi certo di non potersi ricandidare perché da Strasburgo non arriveranno notizie incoraggianti riguardo a una sua riabilitazione. Questo Berlusconi “inciucista” con Renzi, però, nel partito sta generando forti malumori. Così l’ex premier ha sentito l’esigenza di tranquillizzare i suoi.

Ma in realtà a un possibile governo insieme al Pd Berlusconi ha ricominciato a pensare, anche perché sarebbe un modo per tornare al centro della scena. Salvini, naturalmente, lo sa e attacca. “La maggioranza degli esponenti di Forza Italia vuole allearsi con noi. È chiaro che, chi insiste per una legge elettorale proporzionale, lo fa perché pensa all’accordo con Renzi. E il bello è che lui dice che sono io a non volere l’alleanza…”, afferma il leader della Lega. Berlusconi, però, andrà dritto per la sua strada. Forte del fatto che un pezzo di Forza Italia è con lui e all’alleanza con Salvini preferisce il dialogo con Renzi.

Forza Italia

Cosa si dice in Forza Italia su legge elettorale e Matteo Renzi

“Un accordo sulla legge elettorale, se si farà, non è un accordo politico con il Pd e nemmeno un nuovo Patto del Nazareno. Qui nessuno lo ripropone, non ci sono accordi politici per la prossima legislatura”. Le parole che Silvio Berlusconi mercoledì sera ha fatto diffondere con una nota hanno un solo obbiettivo: cercare di placare un malcontento che dentro…

Obbligo di vaccinazione, ecco come funziona in Europa

Vaccinazione obbligatoria per potersi iscrivere a scuola. L'ha stabilito il Governo qualche giorno fa con l'approvazione del decreto Lorenzin. In sintesi, i bambini non vaccinati non potranno iscriversi al nido e alla materna, mentre potranno frequentare le elementari ma per la famiglia scatteranno sanzioni salate, fino 7.500 euro. IL COMPROMESSO LORENZIN-FEDELI Una soluzione che è frutto di un compromesso fra…

Il ruolo di Lockheed Martin nel maxi accordo militare firmato da Trump in Arabia Saudita

Ventotto miliardi di dollari. Questo il valore della partecipazione di Lockheed Martin allo storico accordo militare (che di miliardi ne vale 110) che Donald Trump ha siglato con il re Salman nel corso del recente viaggio in Arabia Saudita. Il costruttore, che conferma così il ruolo di leadership nelle esportazioni militari statunitensi, fornirà sistemi di difesa missilistica, velivoli tattici, elicotteri…

trump, Paolo Alli

Vi racconto cosa è successo nel summit Nato a Bruxelles. Parla Alli

Durante la sua campagna elettorale il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump non aveva risparmiato dure critiche alla Nato, definendola un’organizzazione “obsoleta”. In molti in Europa avevano pensato che sotto la sua presidenza sarebbe iniziato l’inevitabile declino dell’Alleanza Atlantica: non è pensabile infatti una Nato privata del supporto statunitense, per ragioni storiche ma ancor più per ragioni pragmatiche, perché gli…

Giulio Tremonti

Populismo, visioni e divisioni tra Tremonti, Freccero e Jan-Werner Müller

Sono ormai passati diversi anni dal momento in cui il “populismo”, democrazia dopo democrazia, è diventato non solo uno dei principali temi di studio degli analisti politici, ma anche terreno comune di dibattito e, altrettanto spesso, urgenza a cui dover fornire risposte. Eppure si fa ancora fatica a darne una rappresentazione unitaria ed esaustiva. Forse perché non è del tutto…

Beppe Grillo

Servizi segreti e sicurezza, ecco le prime bozze del programma M5S di Beppe Grillo

Di Pietro Di Michele e Simona Sotgiu

È iniziata, sul blog di Beppe Grillo, la discussione sul Programma sicurezza del Movimento 5 Stelle. Dopo il primo post generale, è stato pubblicato l'intervento intitolato "La sicurezza partecipata", scritto da Umberto Saccone, 33 anni nell’Arma dei Carabinieri e nel Sismi, nonché ex direttore della Security dell’Eni. Ecco chi è e cosa pensa il primo firmatario del Programma Sicurezza in…

PAOLO MESSA

Perché mi dimetto da consigliere Rai. La lettera di Paolo Messa

Roma, 25 maggio 2017 Gentilissima Monica Maggioni Presidente Rai SpA per conoscenza:   Gentilissimi Consiglieri di Amministrazione Rai SpA Gentilissimo Biagio Mazzotta Presidente Collegio Sindacale Rai SpA Gentilissimi Componenti del Collegio Sindacale RaiSpA Oggetto: LETTERA DI DIMISSIONI Cara Presidente, da molte settimane ormai la nostra azienda, Rai S.p.A, mostra segnali di difficoltà evidenziati da una attenzione mediatica che sembra voler trasformare…

Raffaele Cantone

Corruzione, ecco dove, come e perché l'Italia fa acqua

Se c'è un male tutto italiano è la corruzione. Un cancro così grande e profondo che è difficile persino quantificarlo in cifre, anche solo per somme righe. Una cosa è certa, l'Italia non dà segni particolari di reazione al fenomeno, che ogni anno strappa miliardi all'economia reale. L'ultimo Termometro, presentato questa mattina alla Camera dal think tank Riparte il futuro, parla fin…

islam

Cosa dicono i musulmani moderati della strage Isis a Manchester? Botta e risposta fra Enrico Mentana e Karima Moual

Che cosa deve fare il cosiddetto Islam moderato di fronte ai barbari attentati terroristici che si ripetono in Occidente? Deve levare la sua voce in modo più netto per condannare i fondamentalisti? Oppure è solo un'altra inerte vittima delle atrocità dell'Isis? Domande che dividono gli esperti, gli osservatori e anche i semplici cittadini, tragicamente riproposte dalla strage di Manchester di…

Cosa sta succedendo in Brasile. Impeachment (bis) contro Michel Temer?

Il Brasile vive un déjà vu politico. Il presidente Michel Temer rischia l’impeachment – come Dilma Rousseff meno di un anno fa – per corruzione, dopo che è stata svelata una registrazione in cui il presidente invita un uomo di affari, Joesley Batista, a pagare il silenzio di un ex parlamentare. Batista, proprietario di una delle più grandi imprese del settore…

×

Iscriviti alla newsletter