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La centralità che il Mediterraneo gioca “negli assetti geopolitici del mondo” è “ancor più evidente dopo l’invasione russa in Ucraina, che si tratta di un vero e proprio ‘capolavoro’ di Vladimir Putin: un’eterogenesi dei fini che ha spinto Svezia e Finlandia verso la Nato”. A spiegarlo è Marco Minniti, presidente della Fondazione Med-Or, nella lezione tenuta ai frequentatori del 25° Corso Superiore di Stato Maggiore Interforze dopo la cerimonia del premio “Davide De Luca”, organizzata dall’Associazione Davide De Luca – Una vita per l’intelligence.

“La guerra scatenata da Putin ha provocato onde d’urto che si sono propagate al di fuori del teatro delle operazioni”, ha spiegato l’ex ministro. “Tre crisi di portata continentale che si irradiano verso il Mediterraneo e ne fanno assumere una rinnovata centralità: la crisi dei profughi ucraini, lo shock energetico e la crisi del grano. Con l’attacco brutale di Hamas ad Israele del 7 ottobre, è dunque scoppiata la crisi nel Mediterraneo allargato, che non è più oggetto dell’urto russo-ucraino, ma epicentro delle tensioni”, ha proseguito.

Di fronte a queste sfide, la soluzione indicata dal presidente della Fondazione Med-or è quella di costruire un percorso fondato sul dialogo per il raggiungimento di una pace duratura. Uno sforzo di mediazione, che non significa capitolare, bensì la consapevolezza che il vecchio ordine mondiale è stato messo in discussione e si prefigura la necessità di costruirne un nuovo. In questo contesto, l’Italia, al centro del Mediterraneo, e l’Europa, hanno di fronte a loro uno scenario denso di sfide ma anche foriero di molteplici opportunità, fra tutte quella di costruire un nuovo paradigma di collaborazione con l’Africa.

L’Associazione Davide De Luca – Una vita per l’intelligence ha conferito al tenente colonnello Rino Russo, il premio “Davide De Luca” come miglior frequentatore del 25° Corso Superiore di Stato Maggiore Interforze. Il Premio Davide De Luca rivolto ai frequentatori del Corso ISSMI, Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze, giunto alla sua quinta edizione, rappresenta una delle molteplici iniziative che l’Associazione sta realizzando nell’intento di contribuire alla diffusione della cultura della sicurezza e favorire le attività di studio, anche interdisciplinare, e di ricerca scientifica nel campo dell’intelligence. Alla cerimonia di premiazione, tenutasi presso il Centro Alti Studi della Difesa, hanno partecipato anche il generale Francesco Diella, direttore dell’ISSMI, e in rappresentanza dell’Associazione, il vicepresidente Edoardo De Luca.

Anche questa iniziativa testimonia il lavoro che l’Associazione Davide De Luca sta portando avanti nel diffondere sempre di più una maggiore consapevolezza per i temi dell’interesse nazionale, e della sua difesa, in tutte le declinazioni che esso assume di fronte alle sfide della geopolitica e della geoeconomia e alle minacce sempre più ibride e transnazionali. Il premio, giunto alla sua V edizione, nella mutua contaminazione che è riuscito a creare con il mondo civile, si propone di contribuire allo sviluppo e alla diffusione della cultura della Difesa, di una percezione diversa dello strumento militare nazionale.

Perché il Mediterraneo è al centro del mondo. La lezione di Minniti

Il ruolo cruciale del Mare Nostrum è ancor più evidente oggi, con la guerra di Putin Ucraina, ha spiegato il presidente della Fondazione Med-Or, nella lezione tenuta in occasione della cerimonia per il premio “Davide De Luca”, organizzata dall’Associazione Davide De Luca – Una vita per l’intelligence

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