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SpaceX starebbe costruendo una rete di centinaia di satelliti spia nell’ambito di un contratto riservato con il National reconnaissance office (Nro), l’agenzia di Intelligence Usa responsabile dell’analisi e dell’acquisizione di informazioni dai satelliti da fornire poi alle altre agenzie e Forze armate. Si tratterebbe del programma Starshield, dal valore di 1,8 miliardi di dollari, che Elon Musk avrebbe siglato con il Nro. Ad averlo rivelato era stato a febbraio il Wall Street Journal dopo aver avuto accesso ad alcuni documenti relativi a una serie di accordi tra i servizi di sicurezza statunitensi e la società del magnate sudafricano, e di recente Reuters ha confermato che l’agenzia di sicurezza con la quale stava lavorando SpaceX sarebbe proprio l’Nro. Se confermato, si tratterebbe di un segnale importante di crescente fiducia da parte del comparto Intelligence a stelle e strisce nei confronti delle realtà private, e soprattutto dell’azienda di Musk.

Starshield

La funzione e la composizione del programma non sono aperte al pubblico. Le uniche informazioni che si hanno si trovano negli annunci di lavoro dello stesso e per la presenza nel consiglio d’amministrazione dell’ex generale dell’Aeronautica americana Terrence O’Shaughnessy. Negli annunci di lavoro SpaceX ha cercato personale che fosse dotato di security clearance e che avesse esperienza nei campi della sicurezza e dell’intelligence. Il generale, invece, si è unito alla compagnia nel 2020, dopo essere andato in pensione, con le mansioni di consigliere di Musk riguardo SpaceX e di vice presidente della sezione programmi speciali della compagnia. Secondo un portavoce dell’Nro, l’agenzia starebbe “sviluppando il sistema di intelligence, sorveglianza e ricognizione spaziale più capace, diversificato e resistente che il mondo abbia mai visto”

Le mega costellazioni

Un aspetto interessante della società SpaceX è la sua capacità di schierare grandi flotte di satelliti concentrandosi più sulla quantità che sulla qualità. Questa efficienza risulterebbe preziosa per le forze armate americane nel contesto della guerra nella dimensione spaziale. Un buon approccio per gli Stati Uniti, al fine di guadagnare profondità strategica e potenziare la sua rete satellitare attraverso la ridondanza dei sistemi, potrà essere lo sfruttamento della compagnia di Musk per capitalizzare sulle tecnologie e capacità di SpaceX che le permettono di produrre grandi numeri di satelliti con un costo ridotto e in tempi brevi. Lo stesso generale O’Shaughnessy aveva elogiato le capacità della compagnia di agire più velocemente della Nasa, per una frazione del prezzo e producendo molti più satelliti.

Ridondanza spaziale

Già la mega costellazione di Starlink per le comunicazioni a banda larga, che conta oltre cinquemila satelliti già in orbita per fornire Internet a livello globale, ha dimostrato la sua efficacia nel corso della guerra in Ucraina. La ridondanza di avere un numero elevato di piattaforme nello spazio, infatti, rende questo tipo di infrastrutture praticamente inattaccabili, o comunque difficilmente inattivabili. Se Starshield seguisse lo stesso principio, porterebbe la ridondanza delle mega costellazioni anche nel campo dell’Intelligence. Secondo le indiscrezioni, la rete sarebbe destinata a espandere le capacità di telerilevamento del governo statunitense, e potrebbe essere composta da grandi satelliti accompagnati da un maggior numero di satelliti ripetitori in grado di veicolare i dati ad altri satelliti o alle stazioni a Terra.

Elon Musk

Una Starlink per 007. Cosa sappiamo dell’accordo tra Musk e l’Intelligence Usa

Sembra confermato l’accordo tra SpaceX e la National reconnaissance office Usa per una nuova mega costellazione di satelliti spia. Si tratta del progetto Starshield, una versione per il telerilevamento che potrebbe dotare l’Intelligence a stelle e strisce di un sistema praticamente indistruttibile di piattaforme orbitali d’osservazione, in una sorta di Stalink per 007

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