Skip to main content

Per la stima che per un grande giornalista come Ferruccio de Bortoli non posso esimermi dal manifestare le mie perplessità su quanto ha scritto, sul Corriere della Sera di sabato 24 settembre, nell’articoloIl presidente dell’Inps e le scelte del Governo’’.

L’ex direttore del Corriere della Sera ritorna su taluni contrasti emersi nel vertice dell’Inps (la ‘’fabbrica delle pensioni’’ degli italiani), che erano stati trattati nei giorni precedenti in un servizio di Enrico Marro e che contrappongono il presidente Tito Boeri al direttore generale Massimo Cioffi, al Collegio dei Sindaci e al Consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ).

Che Boeri sia un intellettuale di grande valore e competenza è senz’altro vero, come è esatto che sia una “persona libera e preparata’’. E’ un po’ meno vero che sia estraneo ad “alcun cerchio magico’’ essendo stato direttore scientifico della Fondazione Rodolfo De Benedetti di cui è ben noto il presidente.

Quanto alla rappresentazione dei motivi del contendere, potrò sbagliarmi ma dalla lettura dell’articolo ho tratto l’impressione che Boeri sia descritto, senza possibilità di smentita, come l’innovatore che vuole cambiare le cose e che si scontra con la burocrazia dell’Istituto. Così di Cioffi (scelto a suo tempo dallo stesso Boeri) si ricorda che è stato “al centro di un caso curioso’’ (aver sospeso l’autosospensione adottata autonomamente quando aveva appreso di essere indagato per abuso d’ufficio); si dice che il Collegio sindacale (composto da dirigenti del Lavoro e dell’Economia) è “ugualmente politicizzato’’, al pari del Civ “formato da rappresentanti delle imprese e dei sindacati’’.

Tutti questi organi si sarebbero ‘’messi di traverso’’, minacciando addirittura il Civ di ricorrere al Tar. Osservatore obbiettivo, Ferruccio de Bortoli non esita a ricordare che Boeri si è preso più volte la libertà di agire in proprio in materia di pensioni, schierando una “macchina da guerra’’ come l’Inps a sostegno delle sue autorevoli ma discutibili opinioni. E’ arrivato persino a criticare, pubblicamente ed apertamente, le proposte a cui sta lavorando il Governo nel confronto con i sindacati. L’Italia è un Paese libero, ma ci chiediamo che cosa succederebbe se il Ragioniere generale dello Stato, Daniele Franco, rilasciasse un’intervista di netta critica al disegno di legge di stabilità, magari facendo proprie le posizioni della Ue e della Merkel.

La conclusione a cui arriva l’articolo è la seguente: o Boeri viene “sostenuto senza indugi nella rottura di vecchi equilibri e inefficienze’’ o, se ha perduto la fiducia di Renzi, “va sostituito’’. Un’apertura di credito eccessiva, verso l’attuale presidente; quasi pregiudiziale.

Innanzi tutto non è assodato che la linea di Boeri sia quella giusta. In secondo luogo, non è detto che all’Inps ci debba stare una persona di fiducia del premier (un altro toscano?). E’ sufficiente un manager, corretto, capace di gestire una struttura amministrativa complessa, che accetti di agire all’interno dei poteri che gli sono conferiti dalla legge e sia rispettoso delle altrui prerogative istituzionali. Magari, poi, sarebbe l’ora di ridefinire la governance dell’Istituto. Nella passata legislatura non si parlava d’altro. Ora il silenzio è quello “degli innocenti’’. O presunti tali.

LE ALTRE PUNTURE DI SPILLO ODIERNE DI GIULIANO CAZZOLA

Inps, ecco verità e stranezze fra Tito Boeri, Massimo Cioffi e Matteo Renzi

Per la stima che per un grande giornalista come Ferruccio de Bortoli non posso esimermi dal manifestare le mie perplessità su quanto ha scritto, sul Corriere della Sera di sabato 24 settembre, nell’articolo "Il presidente dell’Inps e le scelte del Governo’’. L’ex direttore del Corriere della Sera ritorna su taluni contrasti emersi nel vertice dell’Inps (la ‘’fabbrica delle pensioni’’ degli…

Ecco come si sono preparati Clinton e Trump al primo dibattito tv

Hillary Clinton e Donald Trump si presentano praticamente alla pari nei sondaggi al loro primo dibattito televisivo, alla Hofstra University, nello Stato di New York: secondo un rilevamento Washington Post/Abc, la candidata democratica ha il 46 per cento delle intenzioni di voto, il repubblicano il 44 per cento, mentre il candidato libertario Gary Johnson è al 5 per cento e…

Che cosa succede davvero fra Trump e Netanyahu

Uno è l’artefice del governo più a destra della storia del giovane Stato ebraico. L’altro è, senza dubbio, il candidato repubblicano più sui generis che gli Stati Uniti abbiano mai visto correre per il titolo di presidente, a tal punto che anche tra i repubblicani doc c’è chi non ha esitato a criticarlo fortemente e a negargli il proprio supporto.…

Ecco i veri effetti della riforma della dirigenza statale (vista da un dirigente statale)

Aver tutti contro non è una bella sensazione. I giornali e i media, la politica, il mondo dell’impresa e, soprattutto, l’opinione pubblica: la categoria dei dirigenti pubblici non è mai stata così sola, accerchiata neanche fosse il Settimo Cavalleria a Little Bighorn. E come le giacche blu al comando di Custer, ormai condannate, i dirigenti non possono che attendere l’attacco…

ilva, pirro, dossier, tap

Perché le ramanzine della Germania contro l'Italia sono truffaldine

Sabato 24 settembre sono apparsi due articoli sul Corriere della Sera, un editoriale di Daniele Manca e un intervento di Massimo Franco nella rubrica ‘La nota’, il cui asse portante, sostanzialmente simile, era costituito da una valutazione in buona misura critica della dura contrapposizione di Renzi nei confronti dell’Unione Europea, accompagnata da un caveat a non forzare oltre i termini…

Mps, ecco paure e dubbi dei piccoli azionisti sul piano di Jp Morgan e Mediobanca

Qualcosa non quadra ai piccoli azionisti di Monte dei Paschi. Che iniziano a sentire puzza di bruciato intorno alla complessa operazione di ricapitalizzazione e smaltimento delle sofferenze che dovrebbe, forse, tirare fuori una volta per tutte dalle sabbie mobili l’istituto senese. Un piano benedetto dal governo, tanto da costringerlo a silurare l’ex ad Fabrizio Viola, visto come un ostacolo allo…

Come cambierà Poste Italiane con Sia e Pioneer

Non è ancora chiaro se Poste Italiane si stia tirando a lucido prima della vendita delle azioni ancora in mano pubblica o se il piano di cessione verrà del tutto abbandonato. Fatto sta che il recente riassetto societario di Postecom, l’acquisizione del 15% di Sia e la gara per Pioneer, il colosso del risparmio gestito, insieme alla Cassa depositi e…

Giovanni Malagò

Tutte le bufale dei pro e dei contro le Olimpiadi 2024 a Roma

Il rifiuto di Virginia Raggi di incontrare Giovanni Malagò è la metafora del fallimento della strategia comunicativa di Roma 2024. Almeno nel senso in cui il rapporto tra le istituzioni, tradizionale salvagente dei programmi più controversi, è stato sconfitto dall’immaginario collettivo. Come l’UKIP per la Brexit, il movimento di Beppe Grillo ha potuto bocciare le Olimpiadi perché la narrazione negativa…

Unicredit, Intesa Sanpaolo e non solo, ecco chi ha sofferenze e costi più alti fra le banche italiane

Che le banche italiane siano le "grandi malate" del paese è cosa nota. Casi come Monte dei Paschi di Siena, con un piano di salvataggio pieno di difficoltà tutto da avviare, sono la dimostrazione di questa situazione. Al centro di tutto, ci sono i crediti deteriorati, i tanto spaventosi npl (non performing loan), che provocano veri e propri buchi nei…

Foreign Affairs tifa per Trump?

Mentre la candidatura di Hillary Clinton traballa per le conseguenze (politiche) di una polmonite celata (e le sue terribili immagini mentre subisce un mancamento, viene soccorsa dai collaboratori e buttata dentro il suo van blindato), negli Stati Uniti, colpiti di nuovo dal terrorismo islamista, si cerca di andare oltre il folclore di Donald Trump e di capire qualcosa di più…

×

Iscriviti alla newsletter