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Di fronte al linguaggio universale dell’arte la mostra “Tesori gotici dalla Slovacchia”, tanto vicina al gotico delle varie regioni del nostro continente, dimostra quanto fosse vera l’affermazione di Jean-Jacques Rousseau: “Non vi sono più oggi francesi, tedeschi, spagnoli, persino inglesi; vi sono soltanto cittadini europei”. Il consulente in materia di iniziative ed eventi culturali ed espositivi del Quirinale, Louis Godart, espone così la scelta di proporre fino al 13 novembre al Quirinale, nella Palazzina Gregoriana, rassegna realizzata in occasione della presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea affidata alla Slovacchia nel secondo semestre del 2016. I trentasei capolavori del XV e del XVI secolo proposti in mostra e provenienti dai più importanti musei e chiese della Slovacchia riflettono le grandi correnti culturali e spirituali che attraversavano l’intera Europa alla vigilia dell’esplosione del Rinascimento.

L’arte del tardo medioevo in Slovacchia si inserisce nel periodo storico del governo di tre sovrani ungheresi: Mattia Corvino della dinastia degli Hunyadi (1458-1490), Ladislao II (1490-1516) e Luigi II (1516-1526) della dinastia reale polacca degli Jagelloni. La rappresentazione mediante il mecenatismo artistico era parte integrante della loro politica, ma presentava tratti distintivi ben variegati. Corvino aveva sposato Beatrice d’Aragona, figlia del re di Napoli, e nella sua corte di Buda (Budapest) aveva creato la prima isola d’arte rinascimentale legata all’Italia. Da qui iniziarono a diffondersi pensieri legati all’Umanesimo, ma l’eco non ebbe poi così grandi ripercussioni sull’arte dei paesi soggetti alla corona ungherese.

Le opere esibite si suddividono in due gruppi. Il primo è costituito dai capolavori realizzati da Pavol di Levoča, un maestro fortemente inserito nel tessuto artistico e culturale europeo, e databili alla prima metà del Cinquecento. Si tratta di realizzazioni ispirate agli episodi della vita di Cristo. Il secondo gruppo è formato da oggetti essenzialmente liturgici, concepiti e realizzati nelle botteghe degli orafi slovacchi. La produzione di questi antichi maestri del Cinquecento e del Seicento era largamente sconosciuta.

Con la mostra “Tesori Gotici dalla Slovacchia” la Presidenza della Repubblica Italiana e la Presidenza della Repubblica Slovacca intendono proporre all’ammirazione del pubblico italiano ed europeo una serie di tesori collocati normalmente presso i rispettivi luoghi di origine, alcuni posti sotto la tutela di amministratori ecclesiastici, e oggi radunati per la prima volta. Organizzata e prodotta da Civita, la mostra è sponsorizzata da Bnl gruppo Bnp Paribas.

Il Quirinale apre le porte ai tesori della Slovacchia

Di fronte al linguaggio universale dell’arte la mostra "Tesori gotici dalla Slovacchia", tanto vicina al gotico delle varie regioni del nostro continente, dimostra quanto fosse vera l’affermazione di Jean-Jacques Rousseau: “Non vi sono più oggi francesi, tedeschi, spagnoli, persino inglesi; vi sono soltanto cittadini europei”. Il consulente in materia di iniziative ed eventi culturali ed espositivi del Quirinale, Louis Godart,…

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