Skip to main content

Perché alle sette di sera del 2 maggio la Guida suprema iraniana Ali Khamenei scriveva su Twitter di quanto fosse bello adesso essere amici e cooperativi con la Corea del Sud? Perché la presidentessa sudcoreana Park Guen-Hey è andata nei giorni passati in visita di stato a Teheran, la prima dal 1962? Cosa c’entra il più occidentalizzato paese dell’Asia continentale con la Repubblica islamica che ancora inquadra l’America come il Grande Satana e l’Occidente come un nemico? C’entrano i soldi del petrolio, per i quali si possono tralasciare le definizioni ideologiche, anche perché quell’ideologia senza fondi non si alimenta: realismo necessariamente accettabile per gli ayatollah, se è vero come è vero che l’Iran vuole giocare un ruolo più assertivo a livello globale, dopo la riqualificazione diplomatica post Nuke Deal e il conseguente sollevamento della sanzioni.

QUADRUPLICATE LE ESPORTAZIONI CON SEUL

Domenica, il ministro del Petrolio iraniano Bijan Zanganeh ha annunciato all’agenzia di stampa Shana che le esportazioni di petrolio da Teheran verso Seul sono più che quadruplicate da quando le sanzioni sono venute meno. Si parla di un commercio da 400 mila barili giornalieri, raggiunti a velocità stratosferica (le sanzioni sono state tolte a gennaio 2016), che confermano il trend dei dati complessivi forniti dal centro di ricerca indipendente Energy Aspects: a marzo le esportazioni iraniane hanno fatto segnare 1,90 milioni di barili al giorno, a febbraio erano a 1,51; da considerare che nel maggio del 2013, stretto dalle limitazioni internazionali, quello stesso export si era fermato intorno ai 700 mila barili. L’obiettivo adesso è arrivare a 4 milioni di barili di produzione: sempre domenica l’Opec ha comunicato che Teheran sta producendo 3,5 milioni al giorno, record dal dicembre del 2011. Uno scossone per l’Organizzazione che non più tardi di due settimane fa parlava di congelare le estrazioni; affare saltato proprio per lo scorno saudita nei confronti della non adesione dell’Iran all’intesa di congelamento.

LA LINEA GEOPOLITICA

Durante l’incontro tra Corea del Sud e Iran sono stati firmati contratti commerciali di peso strategico ed economico: si parla di una cifra intorno ai 18 miliardi di euro di valore, con oltre 230 industriali e businessman sudcoreani che hanno accompagnato la delegazione del governo in visita a Teheran. La Corea del Sud è il principale partner militare americano, ogni anno compra dagli Stati Uniti oltre 7 miliardi di armamenti, e questo ha contribuito a stringere fortemente l’alleanza tra i due paesi; alleanza che ha anche un ruolo geopolitico, facendo da elemento di contenimento per le mire cinesi e le sparate del presidente del Nord Kim. Ora Teheran, riabilitato diplomaticamente per vibrante volontà di Barack Obama, il presidente che si era posto come obiettivo in politica estera anche di diventare “il pivot asiatico”, affianca gli americani nelle relazioni con Seul.

L’ALLARGAMENTO ALL’EUROPA INIZIA DALL’ITALIA

Ma l’idea degli iraniani è ampia, e prevede di allargare il mercato, per vendere non soltanto ai partner classici, come appunto la Corea del Sud o l’India (con cui l’ampliamento del commercio si porta dietro la problematica sui pagamenti e sugli impegni di banche e assicurazioni, ostacolo attuale, in quanto gli istituti sono ancora un po’ scettici nell’aprirsi all’Iran), ma anche a membri dell’Unione Europea.

Secondo la Reuters, un carico da 1 milione di barili è in navigazione sulla petroliera battente bandiera greca “Poeticin direzione Busalla, in provincia di Genova, dove ha sede l’impianto di raffinazione della IPLOM s.p.a., che sarà la prima ditta italiana a ricevere petrolio iraniano; la società aveva già utilizzato le esportazioni iraniane anni fa. L’ultima posizione della nave è stata tracciata, attraverso fonti open souce, a largo di Ras Madrakah, in Oman, ed è in rotta di risalita verso il canale di Suez. L’arrivo a Genova è previsto tra una decina di giorni. L’azienda, contatta da Formiche.net, non ha fornito commenti a proposito.

Anche la greca Motor Oil Hellas dovrebbe ricevere petrolio a breve, caricato, sempre secondo fonti citate da Reuters, all’isola di Kharg il 20 aprile. Mentre altre prenotazioni sono già registrate a nome della francese Total, la Cepsa dalla Spagna e dalla Hellenic Petroleum, greca: il greggio dovrebbe arrivare entro quest’anno.

Il petrolio dall'Iran tra Corea del Sud e Italia

Perché alle sette di sera del 2 maggio la Guida suprema iraniana Ali Khamenei scriveva su Twitter di quanto fosse bello adesso essere amici e cooperativi con la Corea del Sud? Perché la presidentessa sudcoreana Park Guen-Hey è andata nei giorni passati in visita di stato a Teheran, la prima dal 1962? Cosa c'entra il più occidentalizzato paese dell'Asia continentale…

Vladimir Putin

Cosa penso delle sanzioni contro la Russia

Non sono certo che nei Palazzi europei ci si sia accorti quanto il clima sia cambiato nel mondo, forse è bene sottolinearlo: tra Russia e Usa la guerra fredda è finita e un nuovo clima primaverile sta pacificando le relazioni. Certamente l'evoluzione dei rapporti tra Russia e Ucraina è stato una fattore importante in questo disgelo, la recente decisione di valutare…

Cosa ha detto Matteo Renzi nella Basilicata No Triv

Piove. Non smette per un secondo. Ma per strada c’è il pienone. Arriva Matteo Renzi che porta in dote un assegno di 28 milioni per far diventare il sogno di capitale europea della cultura un po’ più reale. Arriva il presidente del Consiglio che più che altrove, in Basilicata, divide l’opinione pubblica. Basti ricordare che il quorum al Referendum sulle trivelle in…

Stefano Cuzzilla, Federmanager

Cosa si dirà alla prima assemblea di Federmanager

Federmanager si prepara alla prima assemblea nazionale. L’appuntamento della Federazione che rappresenta i manager delle aziende produttrici di beni e servizi è per il 6 maggio all’auditorium Parco della musica (“Sala Petrassi”) di Roma. “È un avvenimento significativo per la nostra Organizzazione e per gli oltre 180mila manager e quadri e alte professionalità che continuano a dare un contributo effettivo al…

Alessandro Penati

Popolare di Vicenza, chi vince e chi perde senza Piazza Affari

Era nell'aria da un po' ma ora è ufficiale: la Banca Popolare di Vicenza (Bpvi) non riuscirà ad approdare a Piazza Affari. Sarebbe dovuta essere questa la destinazione dell'aumento da 1,5 miliardi da poco concluso, ma la stessa Borsa Italiana ha detto "no". Il motivo è che il flottante, vale a dire le azioni diffuse tra il pubblico, sarebbe stato…

migranti

Abu Suleyman al Faransi, un francese a capo degli attentatori dell'Isis in Europa?

Michael Weiss è un giornalista del sito Daily Beast che si è occupato di un'inchiesta, pubblicata il 2 maggio, in cui si fa luce (soprattutto, si cerca, e si ricerca) su una possibile figura chiave dietro alle azioni dello Stato islamico in Europa (parliamo dunque degli attentati di Parigi, di quelli di Bruxelles e dei passaggi organizzativi più volte intercettati dalle…

La Buona Scuola ai tempi della spending review

"Solo attraverso una azione culturale seria, coraggiosa e serrata molti riconosceranno l'urgenza di "garantire" la libertà di scelta educativa della famiglia italiana (la più grave eccezione in Europa in merito e al 47^ posto nel mondo in termini di esercizio della libertà di scelta educativa) per salvare l'Italia dalla confusione (del dire e negare contemporaneamente), dalla crisi ideale di molti nostri giovani…

Allungare la prescrizione? Una follia. Parola di Carlo Nordio

Le parole del nuovo presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati Piercamillo Davigo al Corriere della Sera, i rapporti tra politica e magistratura, le linee guida da seguire per riformare la giustizia. Non ha tradito le attese il magistrato - oggi procuratore aggiunto di Venezia - Carlo Nordio, che ieri è stato ospite di Roma InConTra, l'appuntamento settimanale organizzato da Enrico Cisnetto al…

Bündchen, Lagerfeld e Tony Castro (nipote di Fidel). Chi c’era sulla prima nave crociera Usa arrivata a Cuba

Mancava la prova finale a consacrare il disgelo tra Stati Uniti e Cuba e niente poteva funzionare meglio di un evento pop che desse conferma della rinnovata amicizia tra i due Paesi. Il primo passo è stato, senza dubbio, il concerto dei Rolling Stones sull’isola, con tanto di raccomandazione del regime dei Castro, apparsa sul quotidiano comunista Granma, di godersi lo spettacolo…

Così il popolo del Family Day è strattonato alle Comunali

Una cosa è il Family Day, con i suoi organizzatori del Comitato Difendiamo i nostri figli. Altra cosa è il Popolo della Famiglia, il partito di Mario Adinolfi e Gianfranco Amato che si presenta alle amministrative del 5 giugno in molte città italiane, a partire da Roma dove si candida a sindaco proprio il direttore de La Croce. Che fossero…

×

Iscriviti alla newsletter