Skip to main content

La prima edizione del Med-Or Monthly Africa Report offre un ritratto composito di un continente in trasformazione. Racconta il passaggio dell’Africa da destinatario passivo a negoziatore attivo, capace di utilizzare la gestione del debito, le politiche minerarie e le infrastrutture per ridefinire la propria posizione negli equilibri globali. Il filo conduttore è chiaro: la crescente assertività africana è al tempo stesso effetto della pressione fiscale e motore di una nuova autonomia strategica.

La trappola del debito e la chiamata alla responsabilità condivisa

L’analisi di Giuseppe Mistretta inquadra il tema del debito africano come una questione di giustizia globale. Con un indebitamento totale di circa 1,16 trilioni di dollari – pari al 75% del Pil – e con pagamenti di interessi che assorbono quasi il 15% dei bilanci nazionali, molti Stati africani restano intrappolati in cicli di rimborso che soffocano investimenti e crescita. La Jubilee Commission, lanciata da Papa Francesco per il Giubileo del 2025, propone un cambio di paradigma: responsabilità condivisa tra creditori e debitori, meccanismi multilaterali per le insolvenze sovrane e distinzione tra debito produttivo e improduttivo. Il messaggio di Mistretta, già Direttore per l’Africa Sub-Sahariana al ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ed ex Ambasciatore in Angola e in Etiopia, è netto: il debito africano non è solo un problema finanziario, ma una prova di equità del sistema globale.

La politica del sollievo

L’economista Vera Songwe amplia la riflessione ai Paesi a basso reddito, sostenendo che la persistenza della crisi del debito rifletta non solo fragilità strutturali ma anche il deterioramento della salute fiscale delle nazioni creditrici. Presidente e fondatrice della Liquidity and Sustainable Facility (LSF), e Non-Resident Senior Fellow presso il Brookings Institution, Songwe è tra le voci leader del mondo economico africano. Il suo concetto di “tripla trappola” — investitori orientati ai mercati più sicuri, governi del G7 privi di spazio fiscale e tassi globali elevati — evidenzia come gli squilibri mondiali aggravino le vulnerabilità africane. Songwe propone riforme pratiche: debt-for-nature swaps, rifinanziamenti agevolati e politiche fiscali legate al clima. Per l’Europa, osserva, l’esperienza di Paesi come Italia e Spagna nella gestione delle crisi del debito può ispirare nuovi modelli di resilienza Sud–Nord.

Gerd e la politica del potere

Il contributo di Adi Guyo sulla Grand Ethiopian Renaissance Dam (GERD) descrive come le infrastrutture diventino strumenti di sovranità. Finanziata in gran parte con risorse interne, la diga rappresenta una rottura simbolica con la dipendenza esterna e ha ridisegnato la geopolitica del bacino del Nilo. Allo stesso tempo, la junior-analyst di Med-Or sottolinea l’ambizione etiope di accedere al Mar Rosso, un obiettivo perseguito attraverso delicate trattative con Eritrea, Somaliland e Somalia. Mentre il cambiamento climatico e le aspirazioni nazionali si intrecciano, la GERD emerge come promessa di sviluppo ma anche potenziale fonte di tensione.

Corridoi di competizione: da Tazara a Lobito

Corrado Čok analizza come la riattivazione della ferrovia Tanzania–Zambia (Tazara) da parte di imprese cinesi si inserisca in una più ampia corsa alla connettività. Corridoi concorrenti sostenuti da Stati Uniti, Unione Europea, Giappone e Banca Africana di Sviluppo mostrano la nuova leva strategica dell’Africa come crocevia infrastrutturale. Lo Zambia, spiega l’esperto di Corno d’Africa della Fondazione, sotto la guida del presidente Hichilema, si sta riposizionando con riforme minerarie, diversificazione industriale e partnership che collegano l’estrazione delle risorse alla creazione di valore aggiunto. In questa nuova geografia, la logistica diventa potere.

L’equazione del cobalto e l’apertura europea

Luciano Pollichieni si concentra sul nuovo regime di esportazione del cobalto nella Repubblica Democratica del Congo — un cambiamento strategico che combina controllo statale, consolidamento politico e riequilibrio del mercato globale. Limitando le esportazioni e creando una riserva strategica, il presidente Tshisekedi ha modificato i rapporti di forza con la Cina e aperto spazi per l’impegno occidentale. L’investimento italiano da 250 milioni di euro nel Lobito Corridor, attraverso l’Africa Finance Corporation, posiziona Roma tra i pochi Paesi europei già attivi nella costruzione di una partnership più equilibrata sui minerali critici, conclude il senior analyst di Med-Or.

La sfida secondo Tavolato

“L’Africa sta assumendo un ruolo sempre più centrale nel plasmare le tendenze globali”, osserva Umberto Tavolato, direttore dei Progetti Speciali della Fondazione Med-Or. “La sfida oggi non è solo fornire sollievo, ma promuovere riforme che uniscano responsabilità finanziaria, sovranità, controllo delle risorse e cooperazione regionale.”

Tavolato sottolinea come iniziative quali la diga Gerd in Etiopia, la rinascita infrastrutturale dello Zambia e la nuova politica del cobalto del Congo riflettano un più ampio riequilibrio continentale. Per l’Italia e per l’Europa, aggiunge, questo cambiamento implica responsabilità e opportunità: impegnarsi con l’Africa non come donatore, ma come partner per la crescita condivisa, la stabilità e l’innovazione.

Debito, infrastrutture, sovranità. La nuova equazione africana nel report di Med-Or

Il Med-Or Monthly Africa Report nasce come spazio di analisi e dialogo, spiega Tavolato (Med-Or): una piattaforma per comprendere come le trasformazioni interne dell’Africa stiano sempre più influenzando il futuro dell’ordine globale

Cosa cambia (anche per l'Italia) con la nuova strategia di al-Sharaa per la Siria

Il recente incontro tra al-Sharaa e Giorgia Meloni nell’ambito della partecipazione ai lavori della settimana di alto livello dell’assemblea generale dell’Onu, è servito a ribadire il sostegno di Roma alla ricostruzione di una Siria stabile e sovrana, anche attraverso investimenti da parte delle aziende italiane in settori di reciproco interesse

Pechino riorienta le milizie verso la nuova guerra. La riforma militare cinese

Il Partito comunista cinese sta trasformando le milizie popolari in uno strumento operativo della difesa nazionale. Secondo un rapporto di Recorded Future, la Commissione militare centrale ha riorientato le forze civili verso compiti di guerra, investendo in addestramento realistico, tecnologie di simulazione e integrazione con l’Esercito popolare di liberazione. L’obiettivo? Rafforzare la capacità di mobilitazione e la prontezza in vista di possibili crisi, in particolare nello Stretto di Taiwan

Madrid sceglie l’asse con Pechino e volta le spalle a Washington

Il re di Spagna Felipe VI visiterà la Cina a novembre, in quella che sarà la prima missione di Stato di un monarca europeo a Pechino dal 2018. La visita, promossa dal governo Sánchez, mira a consolidare i rapporti economici e diplomatici con la Repubblica Popolare in un momento di crescente frammentazione della linea europea verso la Cina

Un viaggio in America avrebbe potuto salvare Pier Paolo Pasolini?

Una interessante corrispondenza tra Mario Verdone e Pier Paolo Pasolini parla di un eventuale viaggio dello scrittore e regista in Usa per un giro di conferenze. Il viaggio, forse, si sarebbe potuto tenere nell’autunno del 1975, proprio quando egli fu assassinato a Ostia. Ecco la lettera-invito a Pasolini, di Mario Verdone, per il viaggio in Usa presso la Harvard University. Con una testimonianza di Carlo Verdone

Cosa c'è dietro le parole di Trump sul nucleare

Il leader Usa annuncia la ripresa “immediata” dei test nucleari statunitensi, ma dietro le parole si nasconde soprattutto una manovra di signaling politico. Palesemente diretta a Mosca e Pechino

Dall'Olanda una spinta europeista, ma la strada per il nuovo governo sarà lunga. Parla Vernetti (YouTrend)

Le consultazioni olandesi consegnano un quadro nel quale il populismo euroscettico di Wilders arretra, mentre avanzano le forze liberali e cristiano-democratiche. Tuttavia, per comporre il nuovo governo sarà necessaria una coalizione di almeno quattro partiti. Serviranno mesi e mesi di dure trattative. Però, per l’Europa, è un bel segnale. Intervista ad Alessio Vernetti, sondaggista e analista per YouTrend

La Bce prepara l'avvento dell'euro digitale. La svolta di Firenze

Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea, riunitosi in una due giorni di incontri a Firenze, ha stabilito di avviare l’ultima fase sul progetto dell’euro digitale, quella di sviluppo, che segue la fase appena completata di preparazione. La svolta, però, arriverà solo nel 2029

Dall'Healthcare innovation forum le chiavi per un sistema sanitario sostenibile. Ecco quali

A Palazzo Wedekind, nel corso della quinta edizione dell’Healthcare Innovation Forum, istituzioni, aziende e professionisti si sono confrontati sul futuro del sistema sanitario. Al centro del dibattito, l’idea che l’innovazione non coincida solo con la tecnologia, ma con la capacità di ripensare i processi e costruire modelli più sostenibili e integrati a beneficio degli individui

Intelligenza artificiale e giustizia sociale: un equilibrio impossibile? Parla Annicchino

Dalla rivoluzione cognitivo-industriale evocata da papa Francesco al G7 fino al manifesto sulla superintelligenza, l’IA è ormai il banco di prova della modernità. Pasquale Annicchino, docente dell’Università di Foggia, analizza per Formiche.net i rischi sociali, politici ed esistenziali di un cambiamento che corre più veloce della nostra capacità di reagire

×

Iscriviti alla newsletter