L’economista ultraliberale in visita a Roma si è portato dietro decine di imprenditori sudamericani, con l’obiettivo di stringere i bulloni che uniscono le due economie. Gli appuntamenti di Confindustria e Villa Madama e l’ombra dei nuovi guai di Buenos Aires
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La pressione di Pechino scuote Manila. Ecco cosa vogliono le Filippine
Manila è uno dei Paesi più attivi dell’Indo Pacifico in questo momento. Il suo dinamismo serve a rafforzare le relazioni e le cooperazioni – anche militari – con gli attori regionali, pensando anche (soprattutto?) alle pressioni esercitate da Pechino nelle acque contese
Premierato, perché la riforma va sostenuta (e migliorata). Parla Nicola Drago
Il dibattito sul premierato deve uscire dagli inquinamenti ideologici. Va considerata la riforma per ciò che propone non per chi la propone. Maggioranza e opposizione devono lavorare nel merito per garantire maggior stabilità agli esecutivi. E rivedere le prerogative del presidente del Consiglio non è un attentato alla democrazia. Conversazione con Nicola Drago, presidente di IoCambio
La formazione olimpica e i valori dello sport. La lectio magistralis di Gianni Letta
Non perdere di vista la dimensione educativa dello sport significa proporre attività capaci di far appassionare e al tempo stesso stimolare verso obiettivi alti. Significa sostenere, motivare, accogliere per non disperdere i talenti che tanto ci rendono orgogliosi e ci emozionano nelle grandi competizioni olimpiche. Coltivare e sostenere la crescita dei giovani nello sport è soprattutto “allenare valori”. Pubblichiamo la lectio magistralis di Gianni Letta per il primo Corso di Management Olimpico riservato ai segretari generali realizzato dall’Alta Scuola di Specializzazione Olimpica del Coni
Anche gli spazzolini elettrici possono rappresentare una minaccia cyber
Cresce la popolarità dei dispositivi smart, compresi webcam, baby monitor, campanelli ed elettrodomestici. E aumentano anche le preoccupazioni sulla sicurezza informatica con il rischio di attacchi DDoS
È il momento di recuperare il rapporto tra etica e finanza. Il commento di Pedrizzi
Serve mirare a ricucire lo strappo del legame dell’economia con le scienze morali, per un superamento della concezione dell’homo oeconomicus, fondata sulla presunta razionalità strumentale. Una razionalità a ben vedere paradossale visto che alla luce della dura lezione dei fatti è stata proprio l’indifferenza etica al bene comune a generare la crisi e poi la povertà. Il commento di Riccardo Pedrizzi
Cbam e Sud globale, l’impervia strada verso una transizione verde ed equa
Il dazio climatico e anti-dumping che l’Ue sta implementando ai suoi confini rischia di colpire lo sviluppo (e la transizione verde) dei Paesi emergenti. La chiave della soluzione è nei fondi che ne deriveranno. Il punto di Piergiuseppe Morone, professore di politica economica all’Unitelma Sapienza, e Alessandra Alfino
Partita a scacchi tra Yerevan e Mosca. L'Armenia sceglie (quasi) l'Occidente
Una mossa che si presta ad una doppia valutazione: se da un lato l’Armenia in questo modo mostra di sposare ulteriormente la propria alleanza con l’Occidente in chiave futura, dall’altro spicca in chiave presente la contiguità di valori e sentimenti con la Francia, con cui la relazione resta solida, anzi, da un punto di vista geopolitico si intreccia ancora di più (con tutto ciò che comporta a livello di micro alleanze)
Orban e la politica del “leverage”. L'analisi di Carteny
Se l’amicizia storica tra Giorgia Meloni e Viktor Orban può risultare utile nella mediazione di corridoio, a Bruxelles le “leve” e i veti ungheresi sono sempre utili soprattutto al Paese danubiano, e molto meno per coloro, come l’Italia, che tentano di costruire ed ampliare lo schieramento conservatore, in ambito di materie particolarmente controverse (come le strategie di sicurezza europea e le politiche migratorie). L’analisi di Andrea Carteny, docente di Relazioni internazionali alla Sapienza di Roma
Perché è il momento di un partito costituzionale. Scrive Merlo
Le elezioni europee possono rappresentare lo spartiacque decisivo che segna la netta discontinuità rispetto alla fase che abbiamo vissuto sino ad oggi. Una discontinuità, ed una scommessa, che si sostanziano di un solo progetto. Ovvero, un partito che potremmo definire “costituzionale” che coltiva l’ambizione di rappresentare quei riformismi di governo che nel passato erano rappresentati dalla forze politiche del cosiddetto pentapartito. Il commento di Giorgio Merlo