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Gaza, Monte Bianco, interscambio su gomma. E ancora, lotta al terrorismo, soluzione alla questione palestinese, nella consapevolezza che tramite la cooperazione si può andare a meta su più fronti. Dalla prima riunione del Comitato di cooperazione frontaliera italo-francese Antonio Tajani e Catherine Colonna escono con un impegno comune praticamente su tutti i fronti, a dimostrazione di uno sforzo che Parigi e Roma stanno compiendo.

Gaza

Primo tema la guerra a Gaza. Intanto è atterrato in Egitto il primo carico di aiuti coordinato dalla Farnesina destinato a Gaza, partito dalla base Onu di Brindisi con 16 tonnellate di beni primari destinati ad alleviare le sofferenze dei civili palestinesi. L’Italia lavora con la Francia per aiutare civili e nostri cittadini, ha spiegato il ministro degli esteri italiano, sottolineando l’impegno comune nella lotta al terrorismo, “per garantire anche la sicurezza all’interno dell’Unione europea di tutti quanti i nostri concittadini e per lavorare insieme per una de-escalation, per impedire che il conflitto tra Hamas e Israele si allarghi ad altri Paesi”.

Usa il termine “sintonia” Tajani, proprio a dimostrazione di un modello che è stato adottato dagli interlocutori. “Abbiamo una comune visione del risultato che vogliamo raggiungere, ‘due popoli, due stati’, per garantire stabilità a una regione così complicata. Anche in ambito G7, gli incontri della premier e del presidente della Repubblica, hanno avuto un esito positivo, per lavorare insieme per una de-escalation, evitando che il conflitto si estenda ad altri Paese”.

Traforo

In seguito ecco la promessa sul traforo del Monte Bianco (resterà aperto a Natale) con l’obiettivo di incrementare i collegamenti via gomma e ferro anche a seguito della frana del Frejus, passaggio su cui Tajani spiega di voler assolutamente favorire l’interscambio tra i due Paesi. Il riferimento è alla grande questione dei valichi innescata in Francia.

Il tema è particolarmente sentito dalla Federazione autotrasportatori e dalla Camera di commercio di Torino dopo l’annuncio delle autorità francesi che di fatto cancellavano ogni settimana anche 170 treni merci. Inoltre dal 2020 è chiuso per frana anche il collegamento del colle di Tenda, nel Cuneese. Secondo Paolo Uggè, presidente della Federazione autotrasportatori italiani, è vitale sbloccare le infrastrutture di connessione, con riferimento a Brennero e ai divieti austriaci, senza dimenticare “gli interventi manutentivi, la mancata condivisione della seconda canna del Bianco che produrranno gravi conseguenze a tutta l’economia nazionale”.

Nel 2021 l’Italia ha gestito l’80% delle sue merci (importate ed esportate) via gomma: ovvero mostra ancora una eccessiva dipendenza dallo scambio di merci su gomma, mentre la media europea è del 70%. Per questa ragione varie associazioni di categoria temono che le interruzioni in questione possano arrecare un grosso danno economico al comparto.

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