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Quali prospettive per la fine del conflitto in Ucraina. Il commento di Preziosa

Di Pasquale Preziosa

Il conflitto in Ucraina si conferma cartina di tornasole della competizione tra Stati Uniti, Russia, Cina ed Europa. Washington riduce il suo impegno diretto, Mosca punta a consolidare l’asse orientale con Pechino, mentre Bruxelles sostiene Kyiv ma senza una reale autonomia strategica. Zelensky ribadisce la linea della sovranità, ma la prospettiva di un negoziato resta lontana. L’analisi del generale Pasquale Preziosa

Merz corre sulla Difesa con l'aiuto dell'Ue. Ma la Francia fatica a tenere il passo

Di Fabrizio Braghini

Il sistema europeo resta improntato alla concorrenza e alla disciplina fiscale, ma le emergenze di sicurezza stanno imponendo strumenti innovativi e deroghe temporanee. In particolare, la Germania ha scelto una traiettoria di forte aumento della spesa militare, puntando a un ruolo di leadership continentale. La Francia, al contrario, fatica a tenere il passo

Vi spiego il no fermo (e costruttivo) dell'Italia alle truppe in Ucraina. La versione di Caruso

Di Ivan Caruso

Mentre Macron e Starmer premono per una forza europea in Ucraina, Roma mantiene il rifiuto per ragioni che vanno oltre la politica interna. L’analisi tecnico-militare rivela i rischi di un impantanamento strategico. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi

Usa, Russia e presto anche la Cina. Come sta cambiando la deterrenza nucleare secondo Preziosa

Il vertice in Alaska segna un passaggio significativo nella diplomazia nucleare contemporanea. Se da un lato conferma la volontà di Stati Uniti e Russia di esplorare un nuovo assetto post-New Start, dall’altro evidenzia le difficoltà di estendere il quadro negoziale a un formato multipolare, capace di includere anche la Cina e, in prospettiva, le altre potenze nucleari riconosciute. L’analisi di Pasquale Preziosa, già Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, membro esperto del Comitato scientifico Eurispes

La Nato tutta al 2%. Stati Uniti primi, Polonia record in Europa, Italia al 2,01% del Pil

Nel 2025 tutti i Paesi della Nato raggiungono l’obiettivo del 2% del Pil per la spesa militare. L’Italia va oltre il raddoppio del budget dal 2014, superando i 45 miliardi di euro. La spesa media dell’Alleanza sale al 2,76%, consolidando il rafforzamento della sua postura difensiva

Le infrastrutture energetiche europee sono un obiettivo di Mosca. Report Euiss

Il nuovo studio dell’European Union Institute for Security Studies mette in guardia sull’aumento delle minacce alle infrastrutture energetiche europee e la vulnerabilità dei cavi elettrici, dei gasdotti e delle piattaforme offshore

Tutti i dettagli sul maxi impianto Rheinmetall in Bassa Sassonia

Il gruppo tedesco, tra i maggiori produttori di armi nel Vecchio continente, inaugura in Bassa Sassonia uno stabilimento destinato a diventare uno dei più grandi siti al mondo. Proprio nel giorno in cui, da Rimini, Giorgia Meloni ha rilanciato l’indipendenza dell’Europa nel campo della Difesa

L’Italia nella stabilizzazione dell’Ucraina. Il ruolo politico-militare dello sminamento

L’Italia sta valutando un coinvolgimento più diretto nella messa in sicurezza del territorio ucraino. Non si tratta dell’invio di truppe da combattimento, ma di un contributo tecnico-militare mirato, utile sia per la fase di ricostruzione sia per garantire la sicurezza del Paese una volta fermata l’invasione russa su larga scala

Space Force, nuova missione in orbita per lo spazioplano sperimentale X-37B. I dettagli

La Space Force ha dato il via a Otv-8, l’ottava missione dello spazioplano X-37B, lanciato ieri su un Falcon 9 di SpaceX dal Kennedy Space Center. Il velivolo condurrà esperimenti di comunicazioni laser tra satelliti e sensori quantistici per la navigazione autonoma. Il programma, iniziato negli anni Novanta dalla Nasa e ora gestito dal Pentagono, continua a segnare record di permanenza in orbita e rappresenta uno degli asset più avanzati delle Forze armate Usa

La chiave di Crimea, perché il Donetsk decide il futuro della guerra. L'analisi di Caruso

Di Ivan Caruso

Ci sono delle ragioni militari per cui l’Ucraina non può cedere alla Russia i territori ancora sotto controllo nel Donetsk senza condannare Kherson e Zaporizhzhya a una minaccia permanente. Non si tratta di una semplice questione territoriale: quello che rimane del Donetsk ucraino rappresenta il cuore di un sistema difensivo che, se perduto, trasformerebbe la geografia strategica del conflitto. L’ analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi

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