La crisi del debito greco, il terremoto ad Haiti, lo scandalo Wikileaks, l’inizio della guerra in Yemen. Il 2010 è stato un anno pieno di sommovimenti geopolitici che hanno fatto da cesura fra il primo e il secondo decennio del ventunesimo secolo. Dieci anni dopo, il 2020 tiene in serbo eventi con un impatto potenzialmente ancora più destabilizzante sull’ordine internazionale.…
Esteri
Il 2020 di Putin, fra ambizioni internazionali e grane interne
Il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin ha proprio in questi giorni festeggiato i suoi 20 anni al potere e nella conferenza di fine anno dello scorso 20 dicembre, ha lasciato intendere che non ha così voglia di farsi da parte e che la Costituzione potrebbe essere cambiata per permettergli di ripresentarsi e venire di nuovo incoronato zar di tutte…
Kim minaccia Trump di riavviare i test balistici
Il satrapo nordcoreano, Kim Jong-un, ha detto durante il suo discorso alla nazione che presto interromperà la moratoria sui test balistici intercontinentali auto-dichiarata dopo gli incontri con Donald Trump. La moratoria è stata il più importante elemento negoziale raggiunto tra i due Paesi durante i colloqui che vanno avanti da oltre un anno e mezzo. Contatti diplomatici che hanno avuto nei tre…
Dall'anno cinese al secolo asiatico. Il tramonto dell’Occidente e il destino dell'Africa
Il 2019 è stato, senza alcun dubbio, l’“anno cinese”. Quello che verrà potrebbe essere il preludio al “secolo asiatico”. E, dunque, alla subalternità dell’Occidente sia sotto il profilo economico-finanziario che sotto quello tecnologico-militare. L’avventura geopolitica cinese sta dilatando le sue ambizioni al punto di coinvolgere le regioni centrali dell’Asia, limitare l’influenza russa verso le aree estreme dell’Est, stringere patti sempre…
La Libia, la Turchia e il vizietto dell’equidistanza. L'analisi di Gramaglia
Questa è facile. Domanda: la Libia nel 2020 cesserà di essere uno Stato fallito e sarà pacificata, terrà libere elezioni, avrà un governo rappresentativo di tutto il Paese? Risposta: no. La Libia resterà un puzzle, un rompicapo, un cubo di Rubik della politica mediterranea e internazionale, ammesso che esista ancora come entità territoriale. Nel Paese che, dopo l’uccisione di Muhammar…
Perché Trump accusa l'Iran per l'attacco a Baghdad
Fino all'arrivo di alcuni commandos delle unità anti-terrorismo irachene (con in mezzo qualche collega statunitense in forma discreta), le forze di sicurezza dell'ambasciata americana a Baghdad – polizia e uomini di società private locali – sono state l'unico buffer che ha separato la folla dai diplomatici. Il fortino nella Green Zone è stato violato da manifestanti fomentati dalla Kata'ib Hezbollah, gruppo paramilitare sciita…
Zarif a Pechino per rafforzare l'asse anti-Usa tra Cina e Iran (e Russia)
Il ministero degli Esteri cinese ha annunciato che da oggi Javad Zarif, capo della diplomazia iraniana, è in visita ufficiale in Cina, su invito dell'omologo Wang Yi. Al di là delle relazioni tra i due paesi e dell'utilità del contatto in una fase in cui l'accordo sul nucleare del 2015 – con gli Stati Uniti fuori e gli europei inabili nel creare…
Hong Kong, la catena umana di Capodanno per sfidare la repressione cinese
Non accenna a diminuire la tensione a Hong Kong. Come previsto, i cittadini sono tornati in piazza per protestare contro le autorità cinesi. Hanno formato una catena umana gigante, bloccando i principali centri commerciali della città. Erano vestiti di nero con il volto coperto. A Nathan Road, uno dei viali più importanti della penisola di Kowloon, i manifestanti si sono…
Sopravvivere. Ecco la parola d'ordine di Huawei per il 2020
"Nonostante gli sforzi concertati del governo degli Stati Uniti per indebolirci, noi siamo cresciuti e continuiamo a creare valore per i nostri clienti", ha scritto nella lettera ai dipendenti Eric Xu, il presidente di Huawei, colosso tecnologico cinese che è al centro di un dossier molto complesso sollevato dagli americani. Ma la società rallenta e per il prossimo anno l'obiettivo è…
La diplomazia di Rudy Giuliani per il Venezuela
Rudy Giuliani sarebbe coinvolto in presunti negoziati con il regime del Venezuela. Secondo il quotidiano americano The Washington Post, l’avvocato del presidente americano Donald Trump ha chiamato al telefono direttamente Nicolás Maduro a settembre del 2018 per mediare l’uscita dal potere. L’emittente Cnn sostiene che questo sarebbe l’ultimo esempio dell’influenza di Giuliani nella diplomazia dell’amministrazione di Trump. Per il Washington Post,…