Per molto meno, nel confronto – ancora non apertamente militare – in Venezuela tra governo e opposizione, si parla senza tema di esagerare di guerra fredda tra Stati Uniti e Russia, potenze che si competono l’influenza sul paese latino-americano: invece in Libia, dove due paesi amici e fondatori dell’Unione europea, la Francia e l’Italia, risultano supportare due schieramenti in guerra…
Esteri
Serraj a Bruxelles, la Nato vuole fermare la guerra in Libia
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha incontrato nel quartier generale dell'alleanza a Bruxelles il rappresentante speciale della Nazioni Unite per la crisi in Libia, Ghassan Salamé, cui ha "espresso la profonda preoccupazione" per la situazione in Libia e "ha sottolineato che continuerà a sollecitare tutte le parti a porre fine ai combattimenti e a unirsi nuovamente al processo politico",…
Nato, gli italiani si fidano e vogliono rimanerci. Cosa svela il sondaggio Swg
Sorpresa: agli italiani piace la Nato. A rivelarlo è un sondaggio di Swg confezionato per la Fondazione De Gasperi presieduta da Angelino Alfano. L’Alleanza atlantica, che quest’anno compie settant’anni di vita, ispira fiducia e sicurezza nel Belpaese. La constatazione emerge da una rilevazione dell’istituto svelata in anteprima dal direttore scientifico Enzo Risso questo venerdì al Senato, dove si è tenuta…
Haftar a Parigi sembra la buona notizia che aspettava Serraj
Se quello che rivelano alcuni media libici come Libya Akhbar e 218 Tv (rilanciati dalla sempre attenta Agenzia Nova) a proposito di un'imminente visita a Parigi (data: mercoledì 15 maggio) del signore della guerra della Cirenaica, Khalifa Haftar, è vero, gli scenari che si aprono sono due. Finora la notizia su Haftar a Parigi non è stata smentita, ma si basa su un…
Si vota in Lituania: confina con la Russia, quindi i candidati sono tutti pro Nato
Lituania oggi al voto, con i nove candidati che promettono un orientamento pro-europeo. Nei dibattiti televisivi, appoggiano l'adesione all'Ue e alla Nato dell'ex repubblica sovietica. L'elezione però è strategicamente rilevante perché il primo stato confinante è la Russia. Infatti dopo l'annessione russa della Crimea, la Lituania aveva parzialmente reintrodotto il servizio militare e nello stato baltico un battaglione della Nato…
L'Iran chiude un giornale riformista, Al Jazeera vuole riabilitarsi agli occhi degli Usa
LA POSIZIONE DI ROUHANI "Oggi non si può dire se le condizioni siano migliori o peggiori del periodo di quelle durante la guerra (1980-88), ma durante la guerra non abbiamo avuto problemi con le nostre banche, le vendite di petrolio o le importazioni e le esportazioni, e c'erano solo sanzioni sugli acquisti di armi", ha dichiarato il presidente iraniano, Hassan Rouhani all'agenzia di…
Orban va da Trump. La politica dei muri dei presidenti nazionalisti
Viktor Orban e Donald Trump si incontreranno domani alla Casa Bianca. Il premier ungherese, che non era mai stato ricevuto dall'amministrazione Obama, incontrerà invece il presidente Usa che ha coltivato i rapporti con Budapest, assieme agli altri governi nazionalisti in Europa centrale, con i quali condivide molti temi, a partire dall'immigrazione. I TEMI DEL COLLOQUIO Il portavoce di Orban, Zoltan…
De Michelis sognava un'Italia protagonista, fu uno dei primi a capire la Cina. I ricordi di Castellaneta
Gli spritz, le feste in discoteca, la Milano da bere. Un turbinio di istantanee fotografiche affolla la memoria collettiva di Gianni De Michelis, l’ex numero due del Psi craxiano scomparso oggi all’età di 78 anni dopo una lunga malattia. De Michelis però era molto altro. Un ministro degli Esteri che ha lasciato il segno, ad esempio, trovandosi faccia a faccia…
W il centrismo! Parola di Derek Chollet da Washington DC
Approccio riflessivo e moderato, via di mezzo, visione centrista. In qualunque modo vogliamo chiamarlo, il cammino verso lo sradicamento degli estremismi passa da qui, parola di Eisenhower. Così Derek Chollet, executive vice president del think tank americano German Marshall Fund of the United States e già Assistant Secretary of Defense for International Security Affairs con Barack Obama sulle pagine del Washington Post…
La Cina finanzia la ferrovia elettrica in Egitto (e Trump si preoccupa)
Più di mezzo miliardo di dollari “cinesi” prestati all'Egitto per finanziare una ferrovia. Continua la marcia di penetrazione di Pechino nelle economie mediterranee, un passaggio che non è solo economico o finanziario, ma porta in grembo diversi riverberi circa influenze, affari e incroci geopolitici nel Mare Nostrum e nel Medio Oriente. Il ruolo dell'asse Pechino-Mosca e le reazioni a stelle…