Da Viktor Orban a Tony Blair il passo è lungo. Matteo Salvini in una settimana è riuscito a incontrare tutti e due: il primo ministro ungherese, portabandiera del sovranismo (anti)europeo, e l'ex premier britannico, ricordato ancora oggi (non senza qualche rimorso per quella sinistra labour che contribuì a fondare) come uno dei più grandi alfieri della globalizzazione. Il ministro dell'Interno…
Esteri
L'Italia, la Libia e gli Stati Uniti. Tante promesse, poche soluzioni. Parla Brian Katulis (American Progress)
50 morti, 120 feriti. Questo il bilancio degli scontri a Tripoli andati in scena la scorsa settimana fra la Settima brigata e le forze governative. I bilanci non ufficiali parlano di numeri ben più alti. Se ai colpi di mitraglia si somma l'evasione di 400 detenuti questa domenica dal carcere di Ain Zar alle porte della città il quadro si…
Le milizie in Libia ed il loro ruolo politico secondo il report Swp e l'opinione di Varvelli (Ispi)
A giugno, l'analista tedesco Wolfram Lacher, del German Institute for International and Security Affairs (Swp) di Berlino, ha redatto insieme al libico Alaa al Idrissi, che ha lavorato al ministero dell'Interno di Tripoli, un report fondamentale per comprendere la divisione interna alla capitale della Libia: un'analisi su come i vari gruppi armati siano stati in grado di catturare il potere. "Capital…
In Libia c’è l’Italia nel mirino. Le carte di al Sisi e degli Usa. L’opinione di Mercuri
Il presidente Emmanuel Macron aveva lanciato una vera e propria bomba a orologeria sulla Libia. La proposta di svolgere le elezioni entro il mese di dicembre, in un contesto destabilizzato, avrebbe scatenato il caos. È risaputo che per fare campagna elettorale, e far valere il loro peso contrattuale all’interno del Paese, molti gruppi libici spingono verso la confusione e il…
Caos e manovre militari, l’assedio a Tripoli. E l’Italia pensa se intervenire
Sono in gran parte civili i cinquanta morti (e 105 feriti) vittime della settimana di scontri tra milizie a Tripoli, secondo le valutazioni ufficiali del portavoce del comitato di emergenza della capitale libica; sebbene al momento nessuno sia in grado di stabilire un bilancio preciso. Il premier designato dal processo di rappacificazione onusiano, Fayez Serraj, ha dichiarato lo stato di…
Le elezioni amministrative in Israele: una nuova fase per la rappresentanza araba?
In un Paese piccolo come Israele le elezioni amministrative sembrano avere poca importanza. Da qualche anno però le campagne elettorali delle maggiori città israeliane indicano cambiamenti sociali e politici di portata nazionale. Le elezioni a Gerusalemme, per esempio, dànno idea dei rapporti di forza tra laici, religiosi sionisti e haredim (anche ultra-ortodossi); a Haifa, tradizionalmente città "rossa", si può capire…
Libia, è stato di emergenza a Tripoli. Perché riguarda anche Roma
Massimo livello di allerta a Tripoli. La situazione della capitale libica sta infatti precipitando a vista d'occhio. Prima la dichiarazione del leader della Settima Brigata Abel Rahim Al Kani sull'assalto che verrà condotto "nelle prossime ore" sul quartiere tripolino di Abu Salim, e poi, subito dopo l'annuncio del premier Fayez Al Serraj sull'immediata decisione di proclamare lo stato di emergenza…
Il caos in Libia, l’attacco all’Italia e il rapporto con la Francia. Parla Parisi
E se la Francia invertisse il senso di rotta in Libia e, partecipando alla prossima conferenza programmatica di Roma, iniziasse a valutare la posizione italiana (e non solo) sul ruolo da adottare nel Paese? Potrebbe accadere. O meglio, starebbe accadendo. La piattaforma online Libya Security Studies ha pubblicato la notizia dell'interesse - insieme alla probabile partecipazione – espresso da Parigi…
Paura per Idlib. Assad con Putin e Rohani (anche Erdogan) all’assalto
Du esplosioni hanno rotto il silenzio della notte alla base militare Mezzeh di Damasco. A saltare in aria, secondo le ricostruzioni dei media locali e russi, un deposito di munizioni. Come più volte successo in questi casi, c’è una ricostruzione ufficiale, diffusa dal regime, che parla di un incidente all’interno della polveriera, mentre una ufficiosa tira in ballo l’ennesima operazione…
Estrema destra e fake news. Ecco il nuovo Far West anti-migranti in Germania
Un trentacinquenne tedesco di origini cubane, ucciso a coltellate la scorsa domenica mattina nella cittadina di Chemnitz, città di 250.000 abitanti in Sassonia, è diventato a sua insaputa il nuovo simbolo della protesta anti-migranti in Germania. A poche ore dalla colluttazione fatale, in cui altre due persone sono rimaste ferite, in città hanno iniziato a circolare dettagli sulle coltellate inflitte,…