Putin non molla e punta alla cinquina, al quinto mandato presidenziale. L’amministrazione del Cremlino ha già avviato i preparativi per le elezioni del 2024 partendo dal presupposto che non saranno rinviate e che l’attuale presidente al potere dal 2000 si ricandiderà. La guerra in Ucraina diventa ancora più cruciale. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Esteri
Salta la ministra Lambrecht, Scholz si perde nel labirinto dei carri armati
Cauto o riluttante? Il cancelliere tedesco è sotto pressione perché deve prendere un’importante decisione: inviare o meno carri armati per l’esercito ucraino. E mentre il tempo passa, il governo comincia a sgretolarsi con le dimissioni del ministro della Difesa Christine Lambrecht
Francia e Germania portano l’Europa nel Tigray
Le ministre Baerbock e Colonna ad Addis Abeba hanno messo in chiaro con Abiy Ahmed le condizioni perché l’Ue torni a lavorare con l’Etiopia, dopo la guerra nel Tigray. Individuando crimini, responsabili e colpe
L'Italia nel Mediterraneo. Opportunità e sfide secondo Varvelli
Libia, Tunisia, Turchia. Per Varvelli, direttore dell’ufficio di Roma dell’Ecfr, la visita di del ministro Antonio Tajani servirà a testare varie possibilità per l’azione politica e le cooperazioni italiane tra Nordafrica e Mediterraneo
La Serbia nelle relazioni regionali interstatali. L'opinione di Valori
La Serbia è riuscita a risolvere il problema dell’autonomia, stabilizzare la situazione politica interna a scapito della centralizzazione politica, far fronte al Covid-19 e posizionarsi come centro delle comunicazioni regionali, e questo ha assicurato un afflusso di investimenti in infrastrutture su larga scala e progetti industriali. L’analisi di Giancarlo Elia Valori
Perché la consegna di carri armati a Kiev segna una nuova fase del conflitto
L’annuncio degli inglesi di inviare carri armati pesanti è l’ultima rottura di un tabù che vedeva i Paesi Nato restii a inviare sistemi d’arma avanzati. Ora che la probabile offensiva di Mosca si avvicina aumentano le pressioni perché Berlino consegni anche i propri Leopard 2. Mentre la presa russa di Soledar è un episodio marginale raccontato come grande successo da un regime che ha bisogno di vittorie
Taiwan come l’Ucraina? La visione dell’ex segretario generale Nato
“Non dobbiamo commettere gli stessi errori con la Cina. Dobbiamo trarre le giuste lezioni dalla guerra in Ucraina per prevenirne una nello Stretto di Taiwan”. Anders Fogh Rasmussen, ex segretario generale della Nato, invita a non sottovalutare i punti in comune tra Mosca e Pechino e lancia un appello ai Paesi alleati ad agire ora
I significati politici della nomina di Gerasimov in Ucraina
La nomina del nuovo responsabile delle operazioni russe in Ucraina è sintomo dell’importanza che Mosca assegna a questo conflitto, della volontà di protrarlo a lungo, del riconoscimento degli errori di coordinamento interni. Le colpe di Surovikin non c’entrano e il Cremlino mostra di preferire la vecchia guardia ai paramilitari della Wagner
Burns in Libia. Gli Usa nel dossier (e sulla Wagner?)
Il capo dell’intelligence statunitense è in Libia per testare sul campo la situazione interna, nonché per trattare specifici dossier (come per esempio il ruolo del Wagner Group). La visita anticipa l’incontro che l’inviato speciale statunitense ha organizzato a Washington con i collegi di Italia, Francia, Germania e Regno Unito per discutere su come superare lo stallo istituzionale
Così il Giappone aspira a diventare una potenza globale. Scrive Monti
Alleanza privilegiata con Stati Uniti e Regno Unito, partnership tecnologica e incremento della capacità di deterrenza sono i tre pilastri della nuova dottrina di sicurezza nazionale giapponese, nella quale l’Ue non ha un ruolo di rilievo, se non per una marginale presenza italiana. L’analisi di Andrea Monti, professore incaricato di Digital Law nel corso di laurea magistrale in Digital Marketing nell’Università di Chieti-Pescara