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Quegli insidiosi talebani metropolitani intorno a noi. Scrive Pennisi

Coloro che si annidano nelle redazioni, nelle case editrici, nei circoli culturali e disseminano una tendenza anti-americana e anti-occidentale possono fare danni maggiori di quelli che venivano definiti utili idioti ai tempi della Guerra fredda. Specialmente in una fase come l’attuale in cui c’è bisogno di una stretta coesione per progettare e realizzare il “dopo Kabul”

Crolla il Panshir. Esultano i Talebani (grazie al Pakistan)

Il Panshir, l’ultima roccaforte della resistenza contro i talebani, è a un passo dal crollo. Sull’edificio del governatore sventola la bandiera degli studenti coranici, il vicepresidente Saleh sarebbe in fuga in Tagikistan, Massoud al sicuro. Accusa della resistenza contro il Pakistan: ha inviato i droni per bombardarci

Così gli Usa si rialzeranno da Kabul. Parla Kroenig (Atlantic Council)

Intervista a Matthew Kroenig, vicedirettore dello Scowcroft Center all’Atlantic Council di Washington DC e analista di sicurezza. Il ritiro da Kabul un errore, costerà tanto agli Stati Uniti di Biden. La Cina farà affari con i talebani, l’Iran sorride meno. Ue? L’autonomia strategica è una strada pericolosa

Crimea come Taiwan? L'asse anti-Cina di Biden e Zelensky

Dopo tanta attesa e infinite richieste il presidente ucraino Zelensky ha ottenuto una visita alla Casa Bianca. I rapporti non sono ottimali ma Biden vede nella “Piattaforma Crimea” con l’Ucraina un banco di prova per contenere la Cina. L’analisi di Dario Quintavalle

Talebani al tavolo. Jean spiega come trattare

È finito il tempo delle foto effetto e delle lacrime di coccodrillo. Dopo un’ondata di disfattismo riversata contro gli Stati Uniti per il ritiro dall’Afghanistan è ora di fare i conti con la realtà: con i talebani bisogna parlare e trattare. Ecco da dove iniziare. L’analisi del generale Carlo Jean

Afghanistan, ecco il valore strategico del ritiro Usa (contro Cina e Russia)

Per gli Stati Uniti uscire dall’Afghanistan significa anche affidare la gestione della situazione a cinesi e russi, ma anche a turchi e qatarini, tutti in vario modo più interessati e toccati da quanto succede a Kabul e dintorni. Non è menefreghismo, è strategia. L’analisi di Emanuele Rossi

Minerali rari e non solo. Se la Cina valuta di mandare l’esercito in Afghanistan

Di Fabrizio Minniti

Visto il forte interesse politico e il potenziale economico afgano, non è da escludere che Pechino si accordi con i talebani per una presenza militare deputata alla sola tutela degli investimenti effettuati nel Paese. L’analisi di Fabrizio Minniti, già consigliere politico del vicecomandante della missione Nato Resolute Support in Afghanistan

Ora un New Deal fra Biden e Draghi. Scrive La Palombara

Di Joseph La Palombara

Dopo il caos e gli errori in Afghanistan, gli Stati Uniti cercano sponde in Europa. Difficile trovarle a Londra o Berlino. Ma con Draghi Biden può trovare un’intesa di ferro, a partire dalla vera sfida: l’economia post Covid. L’editoriale di Joseph La Palombara, professore emerito di Scienza Politica all’Università di Yale

Intelligence e geopolitica del dopo Afghanistan. L'analisi di Valori

Il ritiro delle truppe ha lasciato l’Afghanistan nel caos, e le varie intelligence (fra cui l’israeliana e la britannica) valutano i diversi giochi geopolitici. Gli Usa e l’Ue sono preoccupati a causa della Cina: ma cosa ne pensano i talebani? L’analisi di Giancarlo Elia Valori

Perché l’Afghanistan dipende dall’oppio (e cosa significa per il mondo)

La coltivazione e l’esportazione di oppio è un’“industria” strutturale per la società afghana. Conquistata Kabul, i talebani hanno dichiarato la fine delle coltivazioni da oppio. Ma, come ammettono loro stessi, senza fondi internazionali non c’è modo di eradicare i papaveri (e ridurre il traffico dell’eroina)

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