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La propaganda di Putin non suona più. Della Vedova spiega perché è giusto cancellare Gergiev

L’annullamento del concerto del direttore d’orchestra Valery Gergiev alla Reggia di Caserta ha riacceso il dibattito sull’ingerenza russa in Italia e sulla capacità (o volontà) del nostro Paese di riconoscerne le forme più sottili e pervasive. Benedetto Della Vedova, già sottosegretario agli Esteri, attuale esponente di +Europa, nella sua intervista a Formiche.net non usa mezzi termini: “Non è una questione di russofobia, ma di consapevolezza politica. Gergiev è un agente di propaganda del Cremlino, non un semplice musicista”

Sopravvivere alla Cina. La chance industriale europea secondo Maffè

La sovracapacità del Dragone denunciata dal ministro dell’Economia è un problema per troppo tempo ignorato dall’Occidente e che ora presenta il conto. Se si vuole sopravvivere al rullo compressore cinese bisogna investire e innovare. E l’esempio tedesco può fare scuola. I dazi? Un accordo si troverà, ma non sarà una vittoria. Non per l’Europa almeno. Intervista all’economista della Bocconi, Carlo Alberto Carnevale Maffè

Vi spiego il feeling tra Meloni e von der Leyen su Ue e non solo. Parla Mauro

L’Italia è tornata centrale nel rapporto con l’Ue. Il governo si è laureato a pieni voti nel contesto europeo, anzi, il ruolo di Meloni è stato non di rado visto come quello che poteva “rafforzare una sorta di clausola di salvaguardia del rapporto” con i protagonisti dello scenario politico come la nuova amministrazione americana. Conversazione con l’ex ministro della Difesa ed esponente popolare vicino a Weber, Mario Mauro

Senza fondi di coesione le Regioni non respirano. L'analisi di Ventola (Ecr)

Conversazione con l’eurodeputato pugliese di Ecr sul macro tema del bilancio Ue, strategico per il futuro dei territori più svantaggiati, nel giorno in cui il vicepresidente Fitto ne discute a Bari con tutta la commissione Libe. “Il rischio può essere quello della creazione di un fondo unico, se non verrà definito per bene chi fa e cosa”

Dal cappellino populista a governare ce ne passa. Trump contro i Maga secondo Follini

Donald Trump, in difesa del suo ministro Pam Bondi, si scaglia contro il suo popolo Maga. Quello che gli ha garantito il ritorno alla Casa Bianca. Le inchieste, il caso Epstein e le polemiche connesse a tutto questo sembrano parte di un mosaico più ampio in cui si gioca non solo la sfida presidenziale, ma forse la tenuta stessa del modello liberal-democratico. È la tesi da cui parte Marco Follini, già vicepresidente del Consiglio, intervistato da Formiche.net

Dalla Nato ai Balcani. I voti di Minuto Rizzo ai mille giorni di Meloni

“Governo coerente sull’atlantismo. Per qualcuno può sembrare normale ma invece non è ovvio se raffrontato al quadro complessivo, in passato l’Italia ha avuto anche degli accenti terzomondisti e dissonanti. La riunificazione balcanica? Replicando leggi speciali ad hoc”. Conversazione con l’ex vice segretario generale della Nato

Il successo dell’operazione Eastwood e la guerra ibrida di Mosca. La lettura di Irdi

L’operazione internazionale Eastwood, guidata dalla Procura di Roma e supportata da Europol e Interpol, ha portato a mandati di arresto contro hacker filorussi responsabili di attacchi DDoS su infrastrutture critiche. Mettendo a segno un colpo di rilievo nel contrasto alle campagne ibride di sabotaggio e sovversione contro obiettivi strategici di Mosca. Il punto di Beniamino Irdi, Atlantic Council e ceo di Highground

Aiuti a Kyiv, ecco perché l’Italia non acquisterà le armi americane. Parla Nones (Iai)

Trump rilancia il sostegno all’Ucraina con nuove batterie Patriot, ma a finanziarle saranno gli Alleati europei. L’Italia, a oggi, ha scelto di non partecipare alla nuova iniziativa, frenata ancor prima dai vincoli normativi che dalle perplessità politiche e di bilancio. Sullo sfondo, il sospetto che questo sia solo il primo passo verso una riqualificazione complessiva del modello di supporto a Kyiv. Intervista a Michele Nones, vice presidente dell’Istituto affari internazionali (Iai)

Non entreremo in coalizioni solo per fermare la destra. Richetti spiega la linea di Azione

“Azione non entrerà in coalizioni costruite solo per fermare la destra, senza un progetto coerente. Non ci prestiamo a operazioni basate sull’incoerenza”. Su Formiche.net, Matteo Richetti, deputato e portavoce di Azione, smonta la “tenda riformista” dei ricostruttori del centrosinistra e disegna i contorni di un’alternativa possibile

Dalla difesa ai dazi, come cambia l'Occidente. La lettura di Massolo

Dalla partita commerciale fino alla tenuta dell’impegno verso l’Ucraina, l’Europa è chiamata a compiere scelte strategiche non più rimandabili. Le spese militari? Mosca o non Mosca, premunirsi è ineludibile. Non è solo deterrenza. Per difendersi e contare, l’Europa deve profilarsi nel Mediterraneo, in Africa e nei Balcani per arginare espansionismi ostili ed evitare destabilizzazioni pericolose. Un riarmo di necessità. Intervista a Giampiero Massolo, ambasciatore e senior advisor dell’Ispi

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