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Fioramonti, gli scienziati e i travagli del M5S. Il commento di Pennisi

La vicenda delle dimissioni "natalizie" di Lorenzo Fioramonti da ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica e dello spacchettamento del dicastero di Viale Trastevere in due ministeri – Scuola affidato a Lucia Azzolina e Università e Ricerca Scientifica a Gaetano Manfredi, deve fare riflettere sulle dinamiche all’interno del Movimento 5 Stelle. Fioramonti non è un pentastellato della prima ora (come, invece,…

Greta, le Sardine e Livio. Pisicchio archivia il 2019

Negli ultimi spiccioli dell’anno è prassi dei giornali tracciare bilanci dei mesi passati, consumando così il tempo residuo quasi fosse un’escrescenza inutile del già compiuto e, dunque, archiviato. E chi siamo, dunque, noi per contraddire questa antica usanza ? Infatti siamo piccolissima cosa di fronte alla “grande tradizione”. E dunque la rispettiamo. Che ricordare, allora, di rimarchevole del 2019, di…

Se le piazze sono i nuovi social. L'analisi di Antonucci

Del 2019, al di là delle complesse vicende politiche che hanno caratterizzato la vita del governo, i rapporti tra partiti di maggioranza e coalizione e la difficile cornice in cui la manovra di bilancio ha avuto la luce, si ricorderà sicuramente la reviviscenza delle piazze e dei movimenti che cercano in questa dimensione nuove forme di partecipazione politica al di…

Vi spiego cosa è vitale per la scuola. I consigli di suor Anna Monia Alfieri al nuovo ministro

Le dimissioni di Fioramonti cedono il passo a due ministri delle due forze politiche “alleate”, in una logica che appare di spartizione, più che di competenza. Almeno, il popolo la intende così. Con il fastidio di un “corpaccio” che invoca la spending review di cottarelliana memoria. A questi esagitati si risponderà che due ministeri ben funzionanti costano meno dei fondi…

Perché l'attacco antisemita a New York non è una sorpresa

L'attacco antisemita con un machete a New York è una sorpresa? Qualcuno, tra politica e media, sta pericolosamente sottovalutando questo vento che spira (forte) contro gli ebrei in varie parti del pianeta, finanche nel civile e democratico occidente? Secondo il rabbino Shmuel Gancz, capo del Centro ebraico Chabad di Suffern, tre vittime sono già state dimesse dall'ospedale, mentre altre due…

Da spia a Zar. La parabola di Putin analizzata da Mikhelidze

Di Nona Mikhelidze

Vladimir Putin è al potere in Russia da ben venti anni, in seguito alla sua investitura da parte dell’allora presidente Boris Eltsin. Per quanto riguarda il suo passato, quello che sappiamo è che, dopo la laurea in Legge presso l’Università statale di Leningrado nel 1975, ha immediatamente cominciato a lavorare per il servizio di Intelligence sovietico, il Kgb, in particolare…

Perché gli Usa attaccano una milizia filo-iraniana tra Iraq e Siria

Cinque attacchi aerei, tre in Iraq e due in Siria, hanno colpito poche ore fa postazioni della Kata'ib Hezbollah, milizia sciita irachena tra quelle a controllo remoto dall'Iran. I raid li ha annunciati ufficialmente il Pentagono, dopo che per circa un'ora erano iniziate a circolare informazioni sui social network. Si tratta dell'operazione di rappresaglia (la prima per ora: sarà l'unica?) per…

Continua il disgelo fra Russia e Ucraina, ma rimane il nodo Donbass

Mosca e Kiev compiono un altro passo importante verso la distensione dei rapporti. Le autorità ucraine e i separatisti filorussi del Donbass hanno scambiato 200 prigionieri. Si tratta di un evento molto importante, perché testimonia che gli accordi raggiunti a inizio dicembre a Parigi iniziano a dare i loro risultati. A dare la notizia è stato il presidente ucraino, Volodimir…

Perché Cina, Russia e Stati Uniti si contendono l'Asia Centrale

Di Fabio Indeo

La dissoluzione dell’Unione Sovietica nel 1991 e la successiva comparsa nell’arena internazionale delle cinque repubbliche indipendenti dell’Asia Centrale delineava uno scenario geopolitico di tipo nuovo, destinato ad attrarre gli interessi delle potenze regionali (Cina e Russia) e dell’unica superpotenza risultata vincitrice della guerra fredda, gli Stati Uniti d’America: infatti, dopo sessant’anni di dominio sovietico e per la prima volta nella…

Ecco chi vince e chi perde dalla nuova diga in Etiopia

Si chiama Gerd ed è la nuova Diga del Rinascimento etiope. Pochi giorni fa a Washington gli attori protagonisti hanno fatto il punto, geopolitico ed economico, dei lavori e degli impatti ad essi connessi alla presenza di player primari come il residente della Banca Mondiale David Malpass e il segretario al tesoro statunitense Steven Mnuchin. Prossimo step, la ricerca di…

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