La visita di quattro giorni del presidente statunitense Donald Trump in Giappone ha avuto un profondo valore strategico, più che altro per i giapponesi, segnato da un simbolo: l'americano è stato il primo leader internazionale a incontrare l'imperatore Naruhito. COMMERCIO E TRADIZIONE Cerimonie, incontri di sumo, riunioni in cui tutto serve a dare un segnale positivo dopo che da circa due…
Mailing
Attacco Usa a Maduro, stavolta in banca. Intanto Guaidó tratta (anche se nega)
Il presidente ad interim, Juan Guaidó, insiste che non si tratta di una negoziazione nel senso tradizionale del termine. Certo è che il leader dell’opposizione venezuelana ha inviato un gruppo di rappresentanti ad Oslo per sedersi ad un tavolo con delegati del governo di Nicolás Maduro. Per il presidente dell’Assemblea Nazionale si tratta di un ulteriore strumento messo in campo…
Salvini e il richiamo della foresta (a destra)
Quando oggi saranno ufficiali i risultati del Piemonte saremo di fronte alla settima vittoria consecutiva del centrodestra nelle elezioni regionali (Friuli, Trentino, Abruzzo, Molise, Basilicata e Sardegna), cioè un record di cui non vi è traccia negli anni precedenti per nessuna parte politica. Quindi, se vogliamo passare dalla chiacchiere ai fatti, occorre partire da questo dato per guardare oltre il…
La reazione dei mercati conferma che la Lega non è affatto pericolosa. Parola di Durigon
È UN GRAN GIORNO Difficile essere di cattivo umore, a dispetto della pioggia caduta su Roma, in questo lunedì mattina post elettorale. La Lega di Matteo Salvini ha ottenuto un risultato importante, che la proietta come una delle forze politiche di maggior peso in Europa. Non può e non deve dunque stupire l'ottimismo di Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro sponda…
Ecco perché l'Ue non toglierà le sanzioni alla Russia. Nonostante Salvini
Non solo immigrazione e austerity. C'è anche la politica estera Ue nel mirino dei sovranisti che sono entrati in forza all'Europarlamento dopo queste elezioni europee. Dalla campagna elettorale, soprattutto in Italia, la diplomazia è rimasta fuori. E non c'è nulla di sorprendente, perché è da sempre un tallone d'achille dell'emiciclo di Strasburgo, spiega a Formiche.net l'ambasciatore Stefano Stefanini, già rappresentante…
Il Pd di Zingaretti non si entusiasmi troppo, ha gli stessi voti dello scorso anno
Qualsiasi sospiro di sollievo tirato dai dirigenti del Partito democratico e dal neo-segretario alla prima prova elettorale è, almeno parzialmente, giustificato. Subito dopo deve essere temperato guardando all’esito complessivo, al contesto che ne emerge in Italia e al futuro. Ho imparato molto tempo fa che le percentuali possono talvolta essere ingannevoli e che i voti bisogna contarli per valutarne convincentemente…
Zingaretti deve recuperare gli elettori che erano fuggiti verso il M5S
Nuovo terremoto elettorale, nuove frane con cui fare i conti. Queste elezioni europee sanciscono sì il crollo del Movimento Cinque Stelle, ma soprattutto riducono in frantumi tanti dei pilastri su cui si è costruito il dibattito pubblico italiano negli ultimi mesi. La strategia "vincente" della virata a sinistra targata M5S. Quella perdente della Lega come grande destra nazionale. L'inevitabile matrimonio…
Comunque vada, nasce il governo Salvini (e Di Maio dovrà ingoiare anche la Tav)
Può un partito che ha ottenuto il 34% dei voti e che ha esattamente doppiato gli alleati di governo non esprimere il presidente del Consiglio? La domanda è semplice e probabilmente, in altre epoche storiche, sarebbe stato quasi superfluo porla tanto sarebbe stata scontata la risposta. Beninteso, stavolta non è detto che sia così: anzi, il trionfatore di questa nottata…
Di Maio dovrebbe fare un passo indietro per salvare M5S, ma non lo farà. Parla Giannuli
Luigi Di Maio è ormai impresentabile, dovrebbe assumersi la responsabilità della pesantissima sconfitta del Movimento 5 Stelle e fare un passo indietro per aprire una riflessione all'interno del suo partito. Ma non lo farà. Aldo Giannuli, politologo un tempo vicino ai 5 Stelle (e vicino a Beppe Grillo) non risparmia critiche al leader del Movimento, grande sconfitto delle elezioni europee…
L'elettorato è liquido, ma Salvini è solido (più italiano medio che fascista)
In un anno solo è successo praticamente un terremoto. Le due forze anti-establishment che avevano vinto le elezioni politiche del 4 marzo 1918 e che, per la loro diversità, avevano potuto dar vita solo a una atipica forma di governo “contrattuale”, hanno sostanzialmente confermato, anzi hanno addirittura leggermente aumentato, i propri consensi. Ma con una differenza non da poco: quel…