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haftar, Libia

Né vertici né promesse. Haftar punta dritto ai pozzi (per il futuro della Libia)

Dove non riesce la politica delle conferenze e dei vertici, arriva il pugno duro dell'uomo forte della Cirenaica. Ecco la nuova strategia per la Libia del generale Khalifa Haftar, resa ancora più evidente all'indomani della presa del giacimento di El Feel, dopo aver “liberato” dai miliziani Sharara. Un passo, deciso e coordinato, che si somma al caos in Tripolitania e…

siria usa assad idlib medio oriente

Il ritiro Usa dalla Siria non sarà totale. L'annuncio di Trump su duecento peacekeeper

La portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders ha detto ieri che "un piccolo gruppo di peacekeeper americani", circa 200 soldati, rimarrà in Siria per "un tempo indeterminato". Non ha fornito altri dettagli, ma la dichiarazione è un altro shift sulla strategia americana: il presidente Donald Trump aveva annunciato a dicembre dello scorso anno che i soldati sarebbero partiti entro un mese; così non è stato e altri funzionari…

MAduro

Venezuela, tra un concerto storico e le prime importanti diserzioni

Poche certezze intorno alla crisi venezuelana, ma l’unico fatto chiaro è che il concerto che si svolgerà oggi nella città di Cúcuta, nella frontiera tra Colombia e Venezuela, farà storia. Si spera nell’arrivo di migliaia di persone nella capitale del dipartimento del Nord di Santander, tutte schierate a favore della fine del regime di Nicolás Maduro e l’entrata degli aiuti…

Stringere rapporti e approfondire dossier comuni. Il viaggio in Cina di MbS

Il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, l'uomo che sta guidando il paese verso un rinnovamento che passa anche dalla differenziazione economica dal petrolio e per la spinta a uno sviluppo tecnologico, è in Cina, dove è stato accolto a braccia aperte. Pechino vede "un enorme potenziale" in Riad, dice il ministero degli Esteri, soprattutto sul fronte dell'high-tech, enorme area economica su cui…

Chi è Volodomyr Zelensky, l'attore comico favorito alle presidenziali in Ucraina

Le prossime elezioni presidenziali dell’Ucraina saranno una corsa a tre. A poco più di un mese dal primo turno, previsto per il 31 marzo, gli ultimi sondaggi di Rating indicano che al primo posto c’è l’attore e comico Volodomyr Zelensky, tra il 18% e il 30%. Al secondo posto l’attuale presidente, Petro Poroshenko, tra il 15,4% e il 18%, e…

Dal social credit al controllo del Dna. La sorveglianza cinese si fa hi-tech

C'è chi l'ha già paragonato a uno scenario alla Black Mirror, la popolare serie britannica ambientata in un futuro distopico (e apparentemente non molto lontano) nel quale la tecnologia, sempre più presente e invasiva, arriva a destabilizzare la società fino a cambiare la natura stessa dei sentimenti umani. In Cina - Paese che ha già destato scalpore col progetto che…

Vodafone, Open Fiber e dividendo. La linea Gubitosi in Tim

Il giorno dopo l'approvazione del piano industriale di Tim (qui l'articolo di ieri con tutti i dettagli), per il ceo Luigi Gubitosi è arrivato il momento di fornire qualche dettaglio in più circa il futuro dell'ex monopolista. La questione principale riguarda la rete, che Tim deve ancora decidere se condividere o meno con la società pubblica, Open Fiber. Il piano…

Il Sud e quella cultura del piagnisteo

Forse è stata infelice l'esortazione del ministro dell'Istruzione Marco Bussetti: “Al sud dico: non servono più fondi, ma dovete impegnarvi di più. Più sacrificio, più lavoro, più impegno. Vi dovete impegnare forte”. Ma nasconde una verità che è quella di ritenere che tutte le responsabilità e le colpe dell'arretratezza del sud siano sempre di altri. Se le cose vanno male,…

Italia, angi patria cyber, europee

La forza del consenso e la clava sui conti. Torti e ragioni tra Roma e Bruxelles

Sarà molto difficile nelle prossime settimane ponderare ragioni e torti nella battaglia ingaggiata fra Bruxelles e Roma. Il fatto è che due diversi discorsi, il politico e l’economico, tenderanno a sovrapporsi e saranno sfruttati, da una parte e dall’altra, per fini politici, anzi elettoralistici. In questo contesto bisogna a mio parere inserire sia la notizia che il Country Report dell’Unione…

sviluppo

Mancata crescita, debito, manovra correttiva. La via crucis italiana

Dall’incontro di Davos, dove si è svolto il World Economic Forum, sembra che sia passato un secolo. Ed invece è trascorso solo un mese. Allora, tra le montagne svizzere, in un'intervista a Bloomberg Tv, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, aveva sprigionato tutto il suo ottimismo. "La crescita dell'Italia – aveva sospirato - potrebbe arrivare fino all'1,5% quest'anno". Per poi…

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