Skip to main content

Comunità, persona, incontro con l'altro. Il messaggio di Mattarella al Meeting di Rimini

Il Presidente della Repubblica ha inviato un messaggio in apertura della 45esima edizione del Meeting per l’amicizia tra i popoli. L’essenziale “non sta nell’io separato, autosufficiente, ma nell’incontro con l’altro, nella scoperta delle verità di cui l’altro è portatore, e dunque nel camminare insieme, nel domani da pensare e costruire”

Dalla Russia grave pressing sull'ambasciatore, e la Rai... Parla Graziano (Pd)

È inaccettabile che venga convocato l’ambasciatore italiano in Russia per il solo fatto che una giornalista e il suo operatore del servizio pubblico abbiano fatto il loro lavoro. La decisione della Rai di richiamare Battistini in Italia è legittima, benché personalmente avrei preferito fosse rimasta a Kyiv. Colloquio con il parlamentare dem, Stefano Graziano

tripodi

Piano Mattei, relazioni transatlantiche, Indo Pacifico. Tripodi racconta la politica estera italiana

La sottosegretaria della Farnesina parla del ruolo attivo dell’Italia nella costruzione di nuovi ponti e nel rafforzare quelli già esistenti, non solo tra amici ma anche tra nemici. Impegnandosi anche in modo diretto, come ad esempio nel Mar Rosso

Lo scoop Battistini-Traini e i dubbi sul rientro voluto dalla Rai. Le posizioni dei partiti

La giornalista Rai e il collega operatore hanno fatto un lavoro impeccabile raccontando per primi nel Kursk le operazioni dell’esercito ucraino. L’ad Rai decide di richiamarli in Italia per ragioni di sicurezza, mentre la politica solleva il caso che approderà in Commissione di Vigilanza. Alcuni precedenti e i (tanti) dubbi…

La Rai e il partito di Putin. La versione di Cicchitto

Di Fabrizio Cicchitto

La giornalista Rai e il suo operatore in Russia hanno fatto, giornalisticamente, un ottimo lavoro. Sarebbe stato giusto riportarli in territorio Ucraino per metterli al sicuro, ma i vertici dell’azienda l’hanno costretta a rientrare in Italia. L’onore delle armi al direttore del Tg1 che voleva mantenere la sua equipe in Ucraina e non farla ritornare in Italia. Ma il partito russo in Italia è molto forte. Il commento di Fabrizio Cicchitto, presidente di Riformismo e Libertà

Contro le ambizioni personali nella res publica. Castagnetti racconta la Dc di De Gasperi

Di Pierluigi Castagnetti

In Sicilia, dopo lo sbarco degli alleati, ci fu una prima costituzione della Dc. Un’altra iniziativa analoga venne presa a Milano e a Genova, ma l’iniziativa più significativa e decisiva fu quella di Alcide De Gasperi, ultimo segretario del Partito popolare italiano (Ppi) di Sturzo, assieme ad alcuni altri ex parlamentari popolari della stagione prefascista. L’analisi di Pierluigi Castagnetti, Già vice presidente della Camera dei deputati e segretario del Partito popolare italiano, pubblicata sull’ultimo numero della rivista Formiche

1948, europa

Così Italia e Dc crebbero insieme grazie a De Gasperi. Il ricordo di Pomicino

I grandi risultati ottenuti negli otto anni di presidenza del Consiglio furono certamente frutto della visione e dell’azione di De Gasperi, che però non avrebbe ottenuto se l’intero partito non avesse collaborato con il pensiero e con le politiche messe in atto. È proprio questo l’elemento di modernità della Dc degasperiana. Il commento di Paolo Cirino Pomicino, già ministro del Bilancio e della programmazione economica e già ministro per la Funzione pubblica

La lezione di De Gasperi per unire diverse anime politiche. Il commento di Orsina

Da cattolico, già esponente del Partito popolare e leader della Democrazia cristiana, De Gasperi capì che la ricostruzione del Paese aveva bisogno del recupero della tradizione statuale prefascista, con la quale la Chiesa e i cattolici avevano storicamente avuto un rapporto a dir poco difficile. Il commento di Giovanni Orsina, direttore della Luiss School of government e professore di Storia contemporanea

Settant'anni senza De Gasperi. La sua visione per un'Europa unita

Di Giancarlo Chiapello

Nell’inaugurare l’anno degasperiano, la sua figura va considerata nel profondo legame con la presenza politica dei cattolici. Il dibattito su questo tema è oggi una contorsione, ma tale eredità richiede la ricostruzione di un’autonomia. Solo così i cattolici possono ritrovarsi come difensori del cuore della democrazia, senza il quale il sistema rischia un collasso. La riflessione di Giancarlo Chiapello

Lo spirito liberale della battaglia di Forza Italia per i diritti dei carcerati. Scrive Cangini

Non si tratta solo di dare effettiva attuazione all’articolo 27 della Costituzione, quello che dispone il carattere riabilitativo e non vendicativo della detenzione. Si tratta soprattutto di affermare un principio cardine del pensiero liberale: la centralità della persona. Il commento di Andrea Cangini

×

Iscriviti alla newsletter