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piero fassino

Ecco visioni e divisioni di Piero Fassino e Chiara Appendino

Si era già capito in questi giorni. Fine del fair play a Torino tra Piero Fassino e Chiara Appendino. Le polemiche tra la pentastellata e il ministro Maria Elena Boschi sulla Città della salute, le pagine torinesi de la Repubblica che tirano bordate allo staff di Fassino "poco accorto e non all'altezza" e invitano il sindaco uscente a dare il…

Giuliano Poletti

Pensioni e non solo. Perché i dirigenti statali sbuffano contro Poletti

Il tema è di quelli caldi, anzi bollenti. La flessibilità in uscita messa in cantiere dal governo Renzi per tentare di allargare le maglie nell'ingresso al lavoro. Un'operazione al contempo benedetta e temuta, che però rischia seriamente di andare di traverso a una buona fetta di lavoratori, le cui rappresentanze principali, sono in questi giorni impegnate in un confronto col ministro…

Rino Formica, Valeria Fedeli ed Emanuele Macaluso

I Cinque Stelle? Peggio della destra. Parola di Emanuele Macaluso

Emanuele Macaluso è un signore di 92 anni che, tutte le mattine, dopo aver letto i quotidiani (almeno 8) si siede alla scrivania e butta giù di getto una ventina di righe scritte a mano che poi diventano un post su Facebook. Questo da circa un anno, sei giorni su sette. Ora quei post, vere e proprie riflessioni sullo stato…

Vi racconto cosa è (anche) successo alle elezioni comunali

Non mi venite a dire che è colpa della POLITICA! L'elettore non compulsato non scrive la preferenza. Lo hanno fatto una manciata di votanti. Complessivamente meno del 10%. Confusi dall'esercito di candidati si sono rifugiati nei simboli o nel candidato sindaco. La montagna ha prodotto il topolino. Elezioni flop per tutti. I candidati entreranno in comune con meno di 400…

Tutti i numeri flop dei Fratelli di Giorgia Meloni fuori Roma

Davvero il futuro del centrodestra non si può immaginare senza Giorgia Meloni, come ha sostenuto l'ex ministro Ignazio La Russa all'indomani delle amministrative? A Roma sicuramente è vero, dato che lì la giovane leader della destra ha superato la soglia del 20 per cento e ha portato il suo partito Fratelli d'Italia a un buon 12,28 per cento. Va detto che…

Vi racconto gli affettati auguri a Silvio Berlusconi

Puntuali con l’appuntamento dato dai medici a Silvio Berlusconi per operarlo al cuore, sono giunti all’illustre paziente anche gli auguri del Fatto Quotidiano e dell’ex e primo segretario del Pd Walter Veltroni. Il giornale diretto da Marco Travaglio ha dedicato all’ex presidente del Consiglio in prima pagina la “cattiveria” del giorno annunciando che “oggi e soltanto oggi, questo giornale non…

Orlando, Parigi e l'Isis. Basta tartufismi sul terrorismo islamico

Islam. È la stessa strage di Parigi o di Bruxelles. Convincetevi: è il modo di farci la guerra del terrorismo islamico. Non con un esercito organizzato, né con nuclei di combattenti addestrati per azioni organizzate. L'Isis fa la guerra col franchising: gruppi isolati o singoli fanatici e squilibrati che sparano e uccidono nel mucchio. E l'Isis li benedice, dopo le stragi. Loro,…

Perché i centristi filo Renzi guardano al modello Rimini

A Rimini, dove si è votato per le Comunali, è andato in scena quello che diversi centristi auspicano da tempo. Ovvero la costituzione di una forza politica di centro, alleata ma non alternativa al Pd. Nella città simbolo della Romagna, infatti, ha vinto al primo turno il sindaco uscente, il piddino Andrea Gnassi, con il 57 per cento dei voti,…

Perché se vince De Magistris a Napoli ci saranno altri 5 anni di non governo. Parla Biagio De Giovanni

Napoletano nell'anima, filosofo ed esponente Pci, Pds, Ds, Pd. Alle primarie ha votato Renzi contro Bersani, ma ora lo giudica in difficoltà. Tuttavia, per ragioni profonde, Biagio De Giovanni ce l'ha in particolare con il suo sindaco, Luigi De Magistris, e non ne fa un mistero. Professore lei ha affermato che Luigi De Magistris "seduce la città lazzaresca". Che vuole…

Matteo Renzi

Elezioni comunali, periferie e immigrazione. Come (non) si parla di sicurezza

Parlare di periferie in questa campagna elettorale amministrativa è d’obbligo per ogni candidato perché è in quei quartieri che si concentra la protesta. Che poi si manifesti con un voto di rottura, orientato quasi esclusivamente verso il Movimento 5 Stelle, o con l’astensione, si tratta comunque di una protesta verso servizi assenti o fatiscenti, scarsi centri di aggregazione per giovani…

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