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Nazione, patria e conservatorismo. Pera e il convegno sulle “idee ritrovate”

C’è un pensiero conservatore, che fa dei concetti di Patria e Nazione le sue basi fondamentali, che nulla ha a che vedere con i rigurgiti del Fascismo. Il convegno organizzato dal presidente Marcello Pera, martedì in Senato, sarà l’occasione per ribadirlo. I saluti saranno affidati al premier Giorgia Meloni e, nella sessione pomeridiana, al presidente del Senato, Ignazio La Russa

La leadership femminile non basta? Le ricette di Fedeli, Gelmini, Gribaudo e Sensi

Alla presentazione al Senato del libro di Martina Carone “La candidata vincente” (Utet) si è aperto il confronto su cosa significhi la leadership femminile, se una donna al comando può bastare per aprire le porte a tutte le altre, il ruolo del sistema mediatico. Il punto di vista di Gelmini, Gribaudo, Fedeli e Sensi

Vi racconto l'attualità del pensiero kissingeriano. Scrive Valori

In occasione dei cento anni di Henry Kissinger, Formiche dedica uno speciale all’ex segretario di Stato degli Stati Uniti d’America, raccogliendo contributi e riflessioni su una delle personalità più influenti del Novecento. Qui ospitiamo il contributo del professor Giancarlo Elia Valori

L'élite capace e l'educazione umanistica. Castellani legge Kissinger

In occasione dei cento anni di Henry Kissinger, Formiche dedica uno speciale all’ex segretario di Stato degli Stati Uniti d’America, raccogliendo contributi e riflessioni su una delle personalità più influenti del Novecento. Qui ospitiamo il commento di Lorenzo Castellani, politologo e docente della Luiss Guido Carli

Come Fedriga ha fermato la Via della Seta a Trieste

Folli su “Repubblica” scrive che il leader del Carroccio ha usato “la consueta ambiguità” sul rinnovo del memorandum con la Cina mandando segnali sia a Meloni sia a Pechino. Il governatore del Friuli Venezia Giulia, invece, ha evidenziato la necessità politica di rapporti strategici con gli alleati, e non con chi “vuole decidere chi e che cosa può arrivare o non arrivare in Europa”

Elezioni europee, ecco perché saranno le più social di sempre

Di Giacomo Baiocchi

Nonostante diversi Paesi Ue (tra cui il nostro) rimangano “teledipendenti”, il numero di cittadini europei che utilizza i social per informarsi è il più alto di sempre. Le istituzioni Ue possono fin da ora sensibilizzare alla partecipazione al voto attraverso una comunicazione istituzionale innovativa che sappia abbracciare i formati emergenti e gli opinion leader più influenti. L’analisi di Giacomo Baiocchi, digital strategist della Commissione europea in Italia

Il caso Roccella tra libertà di pensiero e intolleranza

Senza un pieno e rigoroso rispetto del pluralismo politico, culturale, ideale e sociale si corre il serio rischio di rivedere tornare i “fantasmi di un passato” che nessuno vorrebbe più. E la lezione del “caso Roccella” ci insegna semplicemente questo. Senza arroganza e senza alcuna ulteriore polemica. Il commento di Giorgio Merlo

Energia, cooperazione e Piano Mattei. Cosa c'è nel futuro di Italia e Angola

Si apre la due giorni della visita di Stato del presidente angolano in Italia. Non solo un’occasione per passaggi istituzionali al Colle e a Chigi, ma anche per approfondire le relazioni bilaterali e le opportunità di investimento con un Forum tematico ad hoc

Chiara Colosimo neo presidente della Commissione Antimafia. Ecco chi è

La militanza studentesca, la frequentazione della sezione di An a Garbatella e l’approdo in consiglio regionale. La deputata di Fratelli d’Italia si afferma alla presidenza della Commissione Antimafia grazie ai 29 voti della maggioranza. Vicinissima alla premier Meloni, nonostante la giovane età, vanta già un curriculum di lungo corso nella scena politica

Il disOrdine dei giornalisti e le continue minacce alla libertà di espressione. Il corsivo di Cangini

La libertà, evidentemente, al pari del senso del ridicolo, non è in cima ai pensieri dell’Ordine dei giornalisti. Ma l’Ordine dei giornalisti era in cima ai pensieri di Luigi Einaudi. Il quale, in un celebre saggio pubblicato nel 1945 su Risorgimento liberale, così liquidò la questione: “Albi di giornalisti! Idea da pedanti, da falsi professori, da giornalisti mancati, da gente vogliosa di impedire altrui di pensare colla propria testa”. Nulla da aggiungere. L’opinione di Andrea Cangini

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