Non c’è in agenda nessuna nuova Dc da ricostituire. Al contrario, c’è l’idea di riportare e diffondere quei valori che ne erano la fonte di ispirazione. É ancora possibile? Forse per Zuppi sì. Ecco chi c’era e cosa si è detto all’Auditorium Parco della Musica alla presentazione del libro di Pier Ferdinando Casini
Politica
La sanità ai tempi del Covid. La pagella della Corte dei conti
Tutti i dettagli del referto della Corte dei Conti sulla spesa sanitaria nel 2020-2021, durante la pandemia, depositato il 19 gennaio, anticipati da Giuseppe Pennisi
Il miracolo della Dc che Meloni non può dimenticare. Scrive Sisci
Oggi non c’è cultura di destra o di sinistra. Il liberalismo non c’è. Da dove ricominciare? L’Italia che Meloni oggi governa è tale perché nel 1948 la Dc fece un miracolo, fermò insieme fascismo e comunismo collegando insieme voglia di rinascita, la Chiesa e gli Stati Uniti. Questo ha fatto 50 anni di libertà e sviluppo economico dell’Italia. Forse è da qui, da quella Dc, che occorre ripartire
Giovani senza futuro? Serve un cantiere delle idee. L'intervento della sen. Castellone
Mariolina Castellone, Vicepresidente del Senato, ha organizzato nella Sala Zuccari il secondo appuntamento del “Cantiere delle idee”, in cui ha coinvolto il demografo Alessandro Rosina, Stefano Patuanelli (ex ministro dello Sviluppo economico), Luca Ricolfi (docente di Analisi dei Dati e saggista), Anna Donati (Alleanza mobilità dolce), e la grecista Eva Cantarella. Pubblichiamo il suo intervento conclusivo sulle politiche di sostegno al lavoro giovanile e istruzione
La bussola di Craxi e la crisi del socialismo. Il ricordo della figlia Stefania
La figlia dell’ex segretario del Psi: “L’eredità di Craxi è più che mai viva. È un bagaglio composito, utile per affrontare le sfide del nostro tempo”. In politica estera “sotto il suo governo, l’Italia era una realtà centrale nelle dinamiche internazionali, soprattutto negli scenari mediterranei e mediorientali, la cui voce si levava forte ed era ascoltata e rispettata in ogni consesso”
Impegno e territorio. Da Marcora (e dalla Dc) un input al governo di oggi
Il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, ha cerchiato in rosso due aspetti su tutti: il fatto che avesse chiaro il ruolo guida della politica e l’impegno a riportare alla centralità, sul fronte agricolo, le produzioni mediterranee, contrapponendosi agli interventi a pioggia. Le parole di Mattarella, Urso e Fontana all’evento alla Camera
Nel solco di Sturzo, identità e continuità del cattolicesimo politico. E oggi?
La continuità è un tratto che distingue l’azione dei cattolici in politica. Quando il 18 gennaio del 1994 si “chiude” la Dc e si rifonda il Ppi, l’idea di una esperienza che continua e si rinnova emerge con tutta la forza possibile. Appunti in occasione dell’anniversario della fondazione del Partito popolare ad opera di Luigi Sturzo (18-19 gennaio 1919)
La persona al centro della politica. L'eredità di Misasi secondo Cimino
È stato presentato questa mattina il volume curato da Giuseppe Nisticò “Riccardo Misasi. Un tributo”, edito da Rubbettino. Formiche.net ne ha parlato con Franco Cimino, democristiano da sempre e docente di Filosofia, intervenuto all’evento insieme all’autore, e ai figli dell’ex ministro democristiano e il senatore Maurizio Gasparri
Il rapporto tra Misasi e De Mita raccontato nel libro-tributo
Al Senato è stato presentato il libro “Riccardo Misasi. Un tributo”, a cura di Giuseppe Nisticò (Rubbettino), che contiene gli interventi di Luca Marcora, Carmelo Puja, Santo Strati, Pietro Rende, Gino Pagliuso, Ettore Bonalberti, Franco Cimino, Giuseppe Gargani, Mario Tassone, Eva Catizone, Pier Paolo Gualtieri, Giuseppe Mistorni, Eugenio Gaudio, Roberto Occhiuto. Qui pubblichiamo il racconto del suo rapporto con Ciriaco De Mita, che conobbe al Collegio Augustinianum di Milano: nacque un’amicizia che la politica cementò trasformandola in fratellanza e affetto reciproco
La tirannia del breve termine e lo stop di Meloni. La versione di Polillo
La visione dei passi lunghi si era dimostrata fallace. Meglio allora promettere oggi, senza pensare al domani. Una prassi, quest’ultima, destinata ad essere contraddetta da quella novità rappresentata dalla storia di Fratelli d’Italia. Che con la sua lunga maratona sta cambiando i paradigmi della politica italiana