Tutti gli interventi del prossimo governo essenziali e imprescindibili per la crescita del mercato del lavoro italiano e per la sua competitività a livello internazionale secondo l’avvocato Gabriele Fava, componente del Consiglio di presidenza della Corte dei Conti
Politica
Le giravolte in politica e il fischio dell'arbitro (che nessuno ha sentito)
In queste settimane convulse che ci porteranno al voto anticipato del 25 settembre vedremo falli a ripetizione. Dobbiamo augurarci che arbitri e guardalinee (e soprattutto i notai delle Istituzioni) non sbaglino troppo e procedano a sanzionare gli errori. E qualche errore si comincia a vedere, senza provocare orrori nemmeno nei più autorevoli osservatori. L’opinione di Antonio Mastrapasqua
Il centrodestra e la coerenza del programma nazionale. La lettura di Ippolito
Mai vi è stata prima di oggi in Italia una compattezza così forte nel centrodestra. E questa solida identità liberale e conservatrice è importante per tutti, perché conferisce bipolarità all’intero sistema. Il commento di Benedetto Ippolito
Il bunker della sinistra si apre anche con una bicamerale. La tattica di Senaldi
Secondo il condirettore di Libero il centrodestra dovrebbe riscrivere le regole assieme al centrosinistra, ad esempio sulla legge elettorale. “Questa volta, dovesse vincere, dovrebbe avere la forza e la maturità di creare un clima di base, cioè di smussare le polemiche con la sinistra”
Maggioranza Quirinale, quali possibili scenari post voto
Secondo i sondaggi e gli ambienti parlamentari per l’esito delle politiche del 25 settembre influirà l’opinione pubblica che ha determinato la maggioranza spontanea dei parlamentari per la rielezione di Mattarella. Gli scenari ipotizzabili sono tre: se vince il centrodestra Giorgia Meloni metterebbe all’angolo Salvini e Berlusconi. Se vince il centrosinistra o si pareggia torna in scena Draghi. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Perché l'accordo Calenda-Letta è più che buono per il Paese. Scrive Polillo
L’accordo tra Carlo Calenda ed Enrico Letta è buono, innanzitutto, sul piano programmatico. L’esperienza di Mario Draghi non rappresenterà una “parentesi” da dimenticare, al contrario, delineerà le coordinate future. Il Paese ha un bisogno oggettivo di governo e alla fine si affermeranno quelle forze politiche che, meglio di altre, ne sapranno declinare le necessarie funzioni. L’analisi di Gianfranco Polillo
Che significa essere conservatori? Un dibattito e qualche precisazione
Un conservatorismo creativo, ma anche “ecologico” si profila sullo stanco orizzonte delle idee come elemento di innovazione? Bisogna crederci. Diversamente quel sentimento della vita che va preservato attraverso le istituzioni pubbliche potrebbe affievolirsi fino a venire meno. Con tutte le conseguenze prevedibili. L’analisi di Gennaro Malgieri
Carlo C e la borghesia che non c'è
Calenda è certamente una delusione per molta di questa borghesia, se ancora possiamo chiamarla così. Ma questa Madama Borghesia, diciamo la verità, fa abbastanza schifo. Il corsivo di Roberto Arditti
Letta-Calenda, per Urbinati accordo appena sufficiente. E sul M5S...
La politologa e docente: “L’accordo è insoddisfacente per un elettore di centrosinistra (specie sul versante delle politiche sociali di cui ci sono solo piccoli accenni). Pare più un’alleanza elettorale, ma il collante per uno schieramento di centrosinistra non può essere soltanto il muro contro le destre”
Gli errori che il centrodestra (e Meloni) non deve commettere. La versione di Campi
“Meloni è giovane ma è in politica da anni, ne conosce bene i meccanismi e gli anfratti. Sa fino a che punto ci si può spingere senza farsi male”. E il centrodestra? Nessuno deve pensare di poter imporre scelte o dare le carte senza consultare i partner di coalizione. Conversazione con Alessandro Campi, docente di Storia delle dottrine politiche nell’Università di Perugia