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È vitale che Zelensky parli a Montecitorio. Scrive Sensi (Pd)

Camera e Senato non possono ma DEVONO ascoltare la sua voce. Non per prendersi un giro di applausi, lo sdegno e il cordoglio del Parlamento, ma per affliggere i consolati, come ci ricordava sempre don Tonino Bello, rovesciando il comandamento della misericordia. L’intervento di Filippo Sensi, deputato Pd

La lectio di Parolin, un faro nelle nebbie della modernità

Gli obiettivi di coloro che vogliono animare l’area centrista devono essere focalizzati su una serie di forti parole chiave: unitari, dialoganti, paritari, popolari, europei, costruttori di ponti che portino alla pace e alla sicurezza delle persone. E in prima linea sull’emergenza ambientale. L’intervento di Ivo Tarolli, già parlamentare e fondatore di Insieme

Il ritorno dei rifugiati in Europa. Storia e problemi (soprattutto italiani)

Il nostro sistema nazionale d’asilo ha mantenuto alcune fragilità che rischiano di rendere molto problematica l’accoglienza dei rifugiati ucraini. Mancano una governance nazionale e le giuste politiche d’integrazione. La macchina si ferma alla “prima accoglienza”. Il punto di Nadan Petrovic, Università La Sapienza di Roma

Le responsabilità politiche della dipendenza energetica

Occorre chiedersi con fermezza che classi politiche sono quelle che hanno organizzato questa fine dipendenza strategica delle forniture della principale fonte energetica usata nelle case degli italiani proprio dalla Santa madre Russia, che in questi giorni in Ucraina si rivela tutt’altro che santa

Perché devo dire grazie a Stefano Vespa

“Lascio ai tanti altri, che numerosi lo stanno facendo, dire che giornalista sei stato, bravo, preciso e rigoroso. Perché io devo ancora troppe volte dirti grazie”. Il ricordo di Valeria Covato, condirettore di Formiche.net

Al governo Draghi non ci sono alternative. Il mosaico di Fusi

I partiti sono trascinati nel gorgo pre-elettorale e non difficilmente si faranno sedurre da altre valutazioni. Tra le quali, tuttavia, ci sarebbe quella di essere più seri nei riguardi delle emergenze nazionali e continentali. Whisful thinking, al momento

Il tonfo polacco di Salvini sui social. L'analisi di Giordano

Quanto la pessima sortita pacifista del leader leghista ha avuto un effettivo riverbero in Rete e sulle piattaforme social e quanto, al contrario, sia invece rimasta confinata nella bolla digitale dell’informazione? Risponde Domenico Giordano, Arcadia

Sul Catasto è stato umiliato il Parlamento. Il commento di Pedrizzi

Da noi le imposte sul patrimonio immobiliare oggi pesano l’1,5% del Pil, mentre negli altri Paesi Ue per l’l,4%. Il nostro è perciò il Paese a maggiore tassazione a livello mondiale. Ma una riforma che non tenga conto del Parlamento non è possibile

Perché la rete non perdona più Salvini. L'analisi di Carone

La politica italiana ci ha abituato a cambiamenti veloci e spesso in direzioni piuttosto bizzarre, e la pandemia non ha fatto che accelerare questa sensazione di smarrimento e di cesura tra il prima e il dopo. Eppure, la rete non perdona, e nonostante la Lega non sia l’unico partito italiano che abbia avuto legami con la Russia, con Putin e con il suo partito, al centro delle polemiche c’è quasi solo Salvini. L’analisi di Martina Carone

Scricchiolii fra putiniani e militari. Pasquino nelle stanze del Cremlino

Si avverte sullo sfondo un tintinnio di carri armati che rivolgono il loro volto minaccioso al Cremlino? Chi sa parli. Il quesito di Gianfranco Pasquino, accademico dei Lincei in libreria con “Tra scienza e politica. Una autobiografia” (Utet)

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