Senza memoria non c’è futuro, è cosa nota, ma vivere, come sonnambuli, senza memoria andando verso il baratro è certamente peggio, ed è quello che ci sta accadendo. Mi viene qui in mente un discorso di Cossiga del 1991, quando il Presidente parlò del Parlamento “fazioso e banditesco” e “prono a tutte le pressioni”. Non è cambiato nulla, ma oggi…
Politica
Francesco Cossiga, dieci anni dopo. Il ricordo (non solo privato) di Naccarato
Francesco Cossiga ci manca. Si ci manca moltissimo. Come hanno scritto in molti in questi anni, il tratto saliente della sua azione politica fu la straordinaria capacità di anticipare la Storia. La storia di un Paese che aveva bisogno nei tempi giusti di riforme profonde, avendo egli compreso prima di ogni altro, con rara lucidità, quali profondi mutamenti avrebbero cambiato…
Cossiga, tra partiti e correnti di partito. La versione di Francesco D’Onofrio
Nel luglio del 1990 vi furono le dimissioni contestuali di 5 ministri della sinistra Dc dal governo allora presieduto da Giulio Andreotti. Con quelle dimissioni la sinistra Dc riteneva molto probabilmente che si sarebbe dovuti assistere ad una vera e propria crisi di governo. Nel Presidente Cossiga riemerse ancora una volta con forza la sua origine accademica e costituzionalistica in…
Senso dello Stato (e passione per l’intelligence). Così Mosca ricorda Cossiga
Nel volume “Cossiga e l’intelligence” pubblicato nel settembre del 2011 dall’editore Rubbettino e curato dal prof. Mario Caligiuri, affermavo che il Presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga ha attraversato, con il suo pensiero politico e scientifico, la storia e la vita delle istituzioni democratiche del nostro Paese, facendolo sempre da protagonista, con intelligenza e con determinazione, soprattutto con un elevato…
Il mio Cossiga tra rabbia e dolore (con un occhio al referendum). La voce di Cangini
Ah, se ci fosse ancora Lui... Negli ultimi dieci anni l’ho pensato spesso, negli ultimi due quotidianamente. Cosa avrebbe detto Francesco Cossiga del grillismo di lotta e di governo, del salvinismo d’accatto, del Pd ridotto al rango di “utile idiota” d’un partito fondato da un comico? Posso immaginarlo, ma non è la stessa cosa. Posso immaginare il furore e l’arguzia…
Da Meloni a Mannino, così la politica ricorda il Picconatore
Alla vigilia del decennale dalla morte di Francesco Cossiga, le forze politiche di ieri e di oggi hanno scelto di ricordare il Presidente emerito della Repubblica con parole di stima e qualche rimpianto. Dalla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni all'ex ministro democristiano Calogero Mannino, fino ad arrivare a Sergio D'Elia, ex esponente di Prima Linea e oggi segretario di…
L'Italia, il piano di riforme e il rischio patchwork. L'analisi di Zagari
“Dottore non dubito della qualità dei progetti presentati dal territorio, ma dubito invece del loro stare insieme. Le spiego con una metafora, immaginiamo che la strategia di sviluppo territoriale sia un puzzle e che ogni progetto corrisponda ad un pezzo del puzzle, nel caso del territorio che le si accinge a rappresentare a Bruxelles nei prossimi anni, sappia che l’immagine…
Vi racconto la parabola di M5S, da MoVimento a partito. La versione di Becchi
Me ne andai dal MoVimento 5 Stelle con una intervista rilasciata a Formiche.net in cui dicevo che il MoVimento alla fine si sarebbe accordato col Pd stabilmente. Per questo fui subito attaccato da chi riteneva che una cosa del genere fosse impossibile. Ora, dopo quasi un anno di governo col Pd, si è votato sulla piattaforma Rousseau per dare mandato…
Da Roma a Milano, vi spiego il grande gioco di Grillo. Parla Antonio Padellaro
L’esito (scontato) delle votazioni sulla piattaforma Rousseau consegnano al Paese un’immagine profondamente mutuata del Movimento 5 Stelle. Infatti, con l’assenso al far venir meno di due pilastri fondativi su cui si era imperniato tutto il grillismo (doppio mandato per i consiglieri comunali e alleanze con i partiti tradizionali), si è compiuto il primo, concreto, passo per la "partitizzazione" del Movimento.…
È Grillo il vincitore della rivoluzione d’agosto. La bussola di Ocone
I Cinque Stelle sono un movimento senza identità e valori. La più parte delle idee, alquanto insensate e velleitarie, su cui si era abbozzata una specie di identità negli anni scorsi sono andate perse a contatto con la realtà, che implacabile ha presentato, come era immaginabile, i suoi conti. Non è perciò da meravigliarsi che dirigenti e parlamentari cerchino per…