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Meloni in Egitto, il Gem di Giza e la nuova diplomazia mediterranea

L’inaugurazione ufficiale del Grand egyptian museum (Gem) a Giza rappresenta un’ulteriore occasione per cementare un rapporto significativo. Giorgia Meloni sarà presente assieme a re, capi di stato e personalità politiche e istituzionali proveniente da tutto il mondo

Potranno tre signore riportare l’Italia al centro? La riflessione di Sisci

I sondaggi mostrano un’Italia sempre più moderata. Meloni, Schlein e Marina Berlusconi rappresentano tre volti di un possibile asse centrista capace di superare gli estremismi e il vecchio bipolarismo. Ma sapranno mettere da parte l’ego per guidare insieme il Paese? La riflessione di Francesco Sisci

Dal sovranismo all'autorevolezza, come Meloni ha smentito l'isolamento e rafforzato l'Italia. Parla Checchia

“Meloni ha spiazzato tutti i detrattori con una posizione pragmatica nei fronti di crisi e fortemente improntata a un occidentalismo non ricurvo su se stesso, ma autorevole e identitario”. Conversazione con l’esperto diplomatico Gabriele Checchia, a tre anni dalla nascita del governo Meloni. Un bilancio sulla sua politica estera e la postura internazionale di Roma

Perché non si può parlare oggi di nuova Margherita. La riflessione di Merlo

Con la Margherita c’era un vero, credibile e trasparente progetto di centro sinistra. Perché c’erano un Centro riformista, autonomo, democratico e plurale alleato con una sinistra altrettanto democratica, riformista e di governo. Oggi il quadro politico è radicalmente cambiato. La riflessione di Giorgio Merlo

Da Contrada a Piritore, la svolta nel delitto di Piersanti Mattarella

Gli sviluppi investigativi sui mandanti e gli esecutori materiali ancora ignoti dell’assassinio 45 anni fa a Palermo dell’allora presidente della Regione Siciliana, Piersanti Mattarella, registrano un importante salto di qualità che delinea scenari inquietanti. L’analisi di Gianfranco D’Anna

Cosa ci guadagna l'Italia da una forte relazione con l'Asia centrale

In occasione della visita al Quirinale del Presidente del Turkmenistan, Serdar Berdimuhamedov, ricevuto da Sergio Mattarella, emerge una volta di più il rapporto in crescendo tra Italia e Asia centrale, alla luce di una serie di valutazioni su vari temi nevralgici. Certamente le materie prime critiche sono un jolly che va intercettato al meglio, ma più in generale la regione centroasiatica è una sorta di porta a due ante: da un lato tesse le fila di nuove alleanze in chiave euromediterranea e dall’altro si ritaglia uno spazio proprio alla voce interconnessioni e reti trasportistiche

Il tricolore di Santanchè, la smorfia di Salis, la maschera di Mattarella. Queste le avete viste?

La ministra del Turismo ha portato il tricolore a Washington, mentre la sindaca di Genova a Roma partecipava alla convention dei civici riformisti. Intanto Mattarella al Museo Egizio… Ecco le foto politiche degli ultimi sette giorni

Bene le sanzioni alla Russia, ora gli Usa ricompattino l'Occidente. Conversazione con Salini

La prospettiva di un cessate il fuoco in Ucraina, dopo il Consiglio europeo di ieri, sembra essere più alla portata. Anche se il presupposto deve essere quello di non rinunciare all’integrità territoriale. La stabilità italiana è un valore in Ue, ma anche sulla narrazione bisogna essere coerenti. Colloquio con l’europarlamentare del Ppe Massimiliano Salini

L’Italia di Meloni come laboratorio del nuovo conservatorismo occidentale. Parla Ziccarelli (Afpi)

Mentre l’Occidente affronta un declino spirituale e demografico, i regimi autoritari prendono la questione più seriamente, anche con metodi coercitivi. L’Europa e gli Stati Uniti, invece, restano prigionieri di ideologie progressiste e “woke” che minano la famiglia e la fede. In questo contesto, Giorgia Meloni emerge come punto di riferimento per invertire la rotta in Europa. E anche come interlocutrice privilegiata di Donald Trump. La versione di Kristen Ziccarelli, Director of Global Coalitions e Senior Immigration Analyst presso l’America First Policy Institute

Da Obama a Trump. Quando il potere siede a tavola (a Cafe Milano)

Anche per gli standard già illustri del locale, la serata di mercoledì è stata piuttosto movimentata. Tra un risotto allo zafferano e una battuta – sempre misurata, ma sagace –  di Franco Nuschese, il ristorante simbolo del potere a Washington ha messo insieme due ex presidenti americani (democratici): Joe Biden e Barack Obama, ciascuno impegnato in cene separate ma inevitabilmente al centro dell’attenzione. E un folto gruppo di rappresentanti del governo Repubblicano. Il locale è diventato il punto di riferimento del potere (anche di casa nostra)

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