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Centro, Bettini lo sta costruendo nella sinistra. Il caso dei “civici” spiegato da Merlo

L’attuale campo largo, o alleanza di sinistra e progressista che dir si voglia, è saldamente ed organicamente egemonizzato da quattro attori decisivi per lo più oltranzisti. Tutto il resto, al di là dei numeri e dei consensi annunciati carnevalescamente dai vari Onorato, Renzi, Ruffini e via discorrendo, ha certamente uno spazio nell’alleanza progressista ma è diritto di tribuna. L’opinione di Merlo

A Torino l’avvocatura si interroga sul futuro. Il racconto di Frojo

Al 36° Congresso Nazionale Forense di Torino, l’avvocatura riflette sul futuro della Giustizia tra riforme, etica e Intelligenza artificiale. Centrale il valore umano della professione, simbolo di libertà e democrazia. In primo piano, il richiamo a un uso etico della tecnologia e alla tutela della dignità forense

Da Meloni a Schlein, sui social conta più la qualità dell’engagement. L'analisi di Giordano

Le classifiche mostrano il cambio di centralità dai social tradizionali (Facebook e X) a vantaggio di Instagram e TikTok. Tra i leader, Salvini mantiene molte reaction ma pochi nuovi follower, mentre Meloni cresce con meno post e più reputazione. Schlein avanza su Conte, che resta però il più reattivo, mentre Renzi è in lieve ripresa

Meloni ha capito come far navigare l'Italia. La versione di Pombeni

“In primis non c’è opposizione, cioè non c’è un’alternativa vera”, spiega il politologo a Formiche.net, oggi che l’esecutivo guidato da Meloni diventa il terzo più duraturo della storia della Repubblica. Secondo Pombeni, “il governo è stato abile nel navigare, comprendendo che c’era davvero poco da scherzare sul piano finanziario e quindi si è sforzato di evitare che i disastri fatti prima potessero continuare e peggiorare nella gestione delle cose”

La polarizzazione del dibattito fa male (soprattutto) a sinistra. La versione di Panarari

Il contesto politico è quello di una contrapposizione sempre più dura nei toni a detrimento dei contenuti. Le durissime contrapposizioni di questi giorni che hanno riguardato il segretario della Cgil, la segretaria del Pd e la premier ne sono un esempio lampante. Landini doveva scusarsi, tra la dem e Meloni è ormai una delegittimazione reciproca. Appendino sta aprendo uno squarcio nel Movimento 5 Stelle che rende ancor più problematica la situazione del sinsitra-centro. Colloquio con il politologo Massimiliano Panarari

Da Meloni a Mattarella, il senso del legame con gli Usa al 50esimo della Niaf

Nel videomessaggio inviato alla platea di oltre duemila invitati al Gala per i 50 anni della National Italian American Foundation (Niaf), la presidente del Consiglio non si è limitata a una celebrazione d’occasione: ha voluto rilanciare il senso di un’alleanza che, a suo dire, va “dall’industria alle prime linee della libertà”. Il Capo dello Stato, ha parlato di “ingegno, umanità e laboriosità” come tratti distintivi degli italo-americani. I nomi di tutti i premiati

Sanità, salari e pensioni. Come giudicare la qualità di una manovra secondo Becchetti

Bene restituire ai salari parte del valore reale perso con la fiammata inflazionistica degli ultimi anni. Bisogna, invece, resistere sulle pensioni anche tenuto conto dello shock sul sistema prodotto dalla crisi demografica. Il sistema sta in piedi, d’altronde, se la buona notizia dell’aumento dell’aspettativa di vita è accompagnata da un adeguamento verso l’alto dell’età pensionistica da cui possono essere esentati lavori usuranti. Il commento di Leonardo Becchetti

Il linguaggio è la prima arena del potere. Il caso Landini-Meloni visto da Carone

Il caso Landini dice meno di quanto sembri sul piano del conflitto sindacale e molto di più su quello comunicativo. Mostra come in una politica iper-mediatizzata, il linguaggio sia la prima arena del potere. Ogni parola sbagliata rischia di legittimare l’avversario che voleva colpire. Ed è in quel momento che l’insulto diventa carburante: energia narrativa che alimenta la costruzione del personaggio. Meloni, in questo, resta maestra. L’analisi di Carone

La vera sfida è su chi è riformista. Il commento di Merlo

Cultura di governo, cultura riformista e postura istituzionale. Sono questi i tasselli fondamentali che dovrebbero sempre accompagnare i partiti che coltivano l’ambizione di guidare un paese, ma a sinistra in particolare (oltre che nella Lega a livello nazionale) queste componenti mancano. La riflessione di Giorgio Merlo

Phisikk du role - Professione politico: da Max Weber al Grande Fratello

Per Max Weber l’uomo politico deve avere alcune caratteristiche: capacità di “visione”, dunque lungimiranza, cultura adeguata, fredda razionalità, assunzione di piena responsabilità nelle scelte, senza ricorrere allo scarica barile. Tutte caratteristiche che nella scena politica attuale, forse più da Grande Fratello, mancano molto. La rubrica di Pino Pisicchio

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