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Passo indietro? No, di lato. Perché Di Maio non molla

Luigi Di Maio non lascia il Movimento 5 Stelle. Lascia la guida, ma è intenzionato a seguire le sorti del movimento fino alla fine. O meglio del partito, se  è vero che gli Stati generali di marzo apriranno una nuova fase istituzionale di una forza politica che in dieci anni è entrata senza bussare nel palazzo e ne è diventata…

In difesa di Di Maio. La crisi del M5S viene da lontano. L'analisi di Curini

E alla fine se ne andò. Luigi Di Maio, il "bibitaro" come i suoi nemici (invidiosi?) lo chiamavano. Quello degli strafalcioni linguistici. Quello che ha abolito la povertà. Nonché l'attuale ministro degli Esteri (con qualche problema di geografia). Ma anche un politico con un curriculum che a 33 anni ben pochi possono sognare: vicepresidente del Consiglio, ma anche leader del…

L'addio di Di Maio e le responsabilità di Grillo. L'opinione di Becchi

Era ormai solo una questione di tempo. Luigi Di Maio lo sapeva. Ma raccontiamo brevemente la sua storia politica. Dopo la morte di Gianroberto Casaleggio, prima di molti altri, Di Maio era stato bravo a stringere un accordo con il figlio di Gianroberto, Davide, e prendere la guida del MoVimento Cinque Stelle insieme all’Associazione Rousseau, costituita in punto di morte…

Il successore di Di Maio? Conte, ma senza M5S. La versione di Aldo Giannuli

Un'ascesa velocissima e ora il passo indietro. La parabola di Luigi Di Maio dai banchetti dei MeetUp degli Amici di Beppe Grillo alla guida del Movimento 5 Stelle arriva oggi a un punto di svolta tra i più travolgenti vissuti dall'uomo politico e dalla forza politica che guidava fino al pomeriggio di questo 22 gennaio. Tra le ragioni del passo…

Nessuna rivoluzione: il Movimento si fa partito. Padellaro spiega il M5S

Nessuna rivoluzione, dice a Formiche.net Antonio Padellaro, fondatore del Fatto Quotidiano. Il M5S da movimento si fa (semplicemente) partito, per cui il passo indietro di Luigi Di Maio è solo l'antipasto degli Stati Generali, che saranno un vero e proprio congresso. “E lì, come nella Dc, chi prende il centro vince”. M5s, è rivoluzione copernicana con il possibile passo indietro…

Quale futuro per il Movimento in crisi? L’opinione di Ocone

Parafrasando Winston Churchill potremmo dire che “si tratta di un indovinello, avvolto in un mistero all’interno di un enigma”. Non parliamo qui del futuro dell’Unione Sovietica, che non c’è più da un bel po’, ma di quello del Movimento Cinque Stelle, che rischia più o meno di fare la stessa fine o almeno di trasformarsi in qualcosa d’altro e ridimensionarsi…

Luigi Di Maio si dimette da capo politico del M5S (pare). Ecco perché

Vedremo nelle prossime ore cosa accadrà davvero, ma quel che è certo è che si fanno insistenti le voci di Luigi Di Maio deciso a lasciare la guida del M5S prima del voto di domenica (se accadrà dovremo riconoscere ai giornalisti de Il Fatto Quotidiano di averlo scritto per primi con chiarezza). Una decisione sofferta ma forse inevitabile, comunque un…

Prima gli italiani? Sì, ma anche le riforme. Il sondaggio Swg

Prima gli italiani? Sì, almeno secondo l'ultimo sondaggio pubblicato da Swg, l'istituto di sondaggi che ha approfondito con uno speciale gli umori degli italiani sul clima politico nel Paese. A emergere la convinzione dei cittadini sulla necessità di priorità dedicate agli italiani rispetto agli immigrati quando si tratta di lavoro, asili e assegnazione delle case popolari, il desiderio di cambiamento…

Proporzionale, popolarismo e democrazia. Le leggi elettorali viste da Reina

La Corte Costituzionale ha quindi bocciato il quesito della Lega per ripristinare un sistema elettorale di tipo maggioritario. Si spera che in tanti ricordino che democrazia è partecipazione, assembleare o rappresentativa che sia, chiunque cerca di limitarne i confini, fingendo di volerne agevolare il suo buon funzionamento sta spudoratamente mentendo. Il riferimento è ai tanti votati alla democrazia borghese, dove…

Salvini? Vittima di se stesso e del consenso. Parla Fioroni

“Paura cattiva maestra”, ricorda a Matteo Salvini l'ex ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni. L'esponente dem cattolico affida a Formiche.net la sua lettura del caso Gregoretti, bacchettando anche l'atteggiamento della maggioranza. E ricorda: “In Giunta per le autorizzazioni si vota sulla base non della propria idea politica, ma sulla base delle norme e delle motivazioni addotte per la richiesta dell'autorizzazione a procedere”.…

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