I sondaggi languono, il leader arranca e la fronda interna cresce. Non è certo un periodo semplice per il Movimento 5 Stelle, costretto a fare i conti con un'evidente emorragia di consensi, con le difficoltà di Luigi Di Maio e con una crisi d'identità che rischia, prima o poi, di ripercuotersi sulla tenuta dei gruppi parlamentari e sulla stessa unità…
Politica
L'Italia frena. Basta propaganda, please
La nostra economia frena. È un fatto, incontrovertibile. Non è ormai neppure necessario dilungarsi, nell’analisi di dati che non possono essere interpretati, se non in questo modo. Detto che chiunque esulti per le difficoltà economiche del Paese è ispirato da improvvido tafazzismo, resta il tema di fondo: di propaganda si muore. Meglio, di sola propaganda. Perché una quota di narrazione…
Perché il governo ha cambiato idea sul Global Compact. La cronistoria
Il governo ha annunciato che non sarà a Marrakech, il 10-11 dicembre, per sottoscrivere il controverso Global Compact sulle migrazioni. Una presa di posizione che ha un po' sorpreso se si pensa che solo il 26 settembre il premier Conte annunciava davanti all'Assemblea Generale dell'Onu che l'Italia vi avrebbe aderito. Pochi giorni prima, sempre a New York, il sottosegretario M5S Manlio…
Presidente Fico: una nazione ha una sola politica estera. Punto
La morte di Giulio Regeni non può essere dimenticata dalle istituzioni, deve continuare ad essere oggetto di confronto (e scontro) con le autorità egiziane e deve restare al centro delle attività della magistratura italiana (come sta egregiamente dimostrando la Procura di Roma), perché giustizia deve essere fatta. Ma se è vero, come è vero, che non vi sono mediazioni sul…
La cecità del governo su povertà e disoccupazione
È noto che per la buona politica l’arte del governare si misura attraverso gli atti compiuti. Le opere realizzate materialmente, le leggi varate in modo definitivo, e la loro positiva ricaduta sulla vita della gente ne sono la vera prova. Lo sgangherato entusiasmo parolaio, sguaiato e parossistico, comunicato attraverso i media non è quindi giustificato se mancano i requisiti essenziali.…
Vi svelo i trucchi della Lega di Salvini (anche in Europa). Parla Passarelli
“Una forza come quella di Salvini ha bisogno di disordine per prosperare, meno problemi risolve, a partire da sicurezza e immigrazione, meglio è per loro”. È questa l’opinione di Dario Parrini, capogruppo del Pd nella Commissione Affari Costituzionali del Senato, per il quale è il disordine l’humus nel quale la Lega di Salvini riesce a vivere e prosperare. La dura…
L'Italia non abbassa l'attenzione sull'Isis. Perché è preoccupante il caso di Macomer
Sua moglie, marocchina, ha un permesso di soggiorno; i quattro figli vanno regolarmente a scuola. Lui, invece, non lavorava e aveva un altro progetto: avvelenare l’acqua in qualche zona della Sardegna. Lo sapevamo già e le conferme continuano ad arrivare: l’Isis è in Italia. Le armi chimiche, quelle più facili da trovare e più difficili da intercettare, sono quelle che…
Decreto Sicurezza. Il pugno duro di Salvini piace, ma sull'immigrazione...
Saranno i prossimi mesi a farci capire l’efficacia o meno del decreto sicurezza, il progetto cardine della politica del ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Il provvedimento comprende diverse norme, anche se l’attenzione è rivolta soprattutto all’immigrazione. GLI INTERROGATIVI Non c’è dubbio che la protezione umanitaria avesse numeri molto alti, ma allo stesso tempo la sua abolizione comporterà un maggior numero di…
Pensiamo alle imprese italiane (non a quella di Di Maio). Il commento di Fulvio Giuliani
Passiamo il tempo a ragionare su un quesito filosofico: le colpe dei padri e le ricadute sui figli. Dibattito che affascina certamente retroscenisti, notisti, sparuti appassionati di cose politiche. Oltre che, naturalmente, gli accademici, specializzati in studi teorici. La vicenda dell’azienda della famiglia Di Maio, usciti dalla parrocchia di cui sopra, dovrebbe interessare il giusto, vale a dire praticamente nulla.…
Una ricetta sicura per la recessione? Ascoltare Tsipras. La versione di Varoufakis
“Una volta, al mio primo Eurogruppo, un ministro mi ha confidato preoccupato: i risultati elettorali non possono cambiare la politica economica di un Paese. Gli ho risposto: “Dovresti dirlo al Partito Comunista Cinese, ci andresti d’accordo”. Yanis Varoufakis è tornato sotto i riflettori, anzi non li ha mai lasciati. L’ex ministro dell’Economia greco entra nello studio legale Curtis, un affaccio…