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Gli Usa non lasciano la Siria (per ora) ma chiamano a raccolta gli alleati

Negli ultimi due giorni gli americani hanno mandato un messaggio ad alleati e rivali sul fronte Siria, e forse la coincidenza con la visita del presidente turco a Washington non è poi così casuale. Il capo del Pentagono, Mark Esper, ha detto che almeno 600 militari resteranno nel Paese. Praticamente quasi l’intero contingente che Donald Trump ha annunciato per almeno tre volte di…

Chi storce il naso per il primo B-52 atterrato in Grecia

Come cambia lo scacchiere geopolitico e militare del Mediterraneo orientale dopo l'accordo Usa-Grecia sulle nuove basi? L'esigenza ormai impellente di assicurare copertura e analisi verso due dossier strategici come Siria e Iran come si intreccia con i nuovi equilibri nel quadrante euromediterraneo? L'arrivo in Grecia per la prima volta di un bombardiere americano B-52 apre di fatto una stagione del…

Perché si va verso il dialogo con Assad. Il commento di Bressan (Lumsa)

Tra i ringraziamenti per la missione contro il leader dello Stato islamico, Abu Bakr al Baghdadi, il presidente americano Donald Trump ha esplicitamente citato il regime siriano. Un passaggio che ci mette davanti a una questione de facto: dialogare con Damasco. La parziale e prudente apertura dei giorni scorsi del Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, rispetto alla possibilità di parlare…

Ecco l'ombrello americano a protezione del petrolio siriano

Dopo le anticipazioni dei giorni scorsi figlie di alcuni tweet del presidente americano Donald Trump, arrivano le parole ufficiali del segretario alla Difesa degli Stati Uniti Mark Esper. L'ombrello Usa si sta aprendo a protezione del petrolio siriano, a maggior ragione a seguito degli accordi di Sochi tra Mosca e Ankara. L'obiettivo è che i giacimenti non diventino preda del…

Quale futuro per i foreign fighter dell'Isis? Le ipotesi dell'Ecfr

Con l'incursione turca in Siria settentrionale, è emersa l’urgenza di occuparsi del problema dei cittadini europei detenuti come foreign fighter dello Stato islamico dalle forze curde. Sono centinaia i cittadini con passaporto comunitario unitisi all'Isis e che sono al momento trattenuti nel territorio, il cui futuro è profondamente incerto. IL DILEMMA EUROPEO Naturalmente, i governi del Vecchio continente sono estremamente…

Perché fra Turchia e Usa è ancora crisi

Gli Stati Uniti hanno aiutato la Turchia a ottenere quello che Ankara chiedeva da tempo, ossia la creazione di una buffer zone in territorio nord siriano in funzione anti curda da cui la Turchia possa dirigere meglio la sua influenza sulla regione. Il presidente Donald Trump spera così di ricondurre l’ex alleato storico, ora al quanto bizzoso, a più miti…

Gli Usa hanno eliminato il capo dell'Isis al Baghdadi?

Il leader dello Stato islamico, Abu Bakr al Baghdadi, potrebbe essere stato l’obiettivo di un raid avvenuto nella serata di venerdì nel nord-ovest siriano. Ne ha parlato per prima la Cnn, seguita da Newsweek, Fox News e via via gli altri, che citano fonti del Pentagono. Non sfugge che la spifferata su quella che sarebbe un’evoluzione clamorosa della guerra all’Isis arriva nella fase…

In Medio Oriente sono tutti contro tutti ma alleati di Putin. Quanto durerà?

Ci sono almeno quattro ragioni principali che possono aver quanto meno contribuito a far maturare la scelta, all’interno della Casa Bianca, del tramonto dell’interventismo umanitario e dell’operazione “Primavera di Pace”. La prima è che il ritiro dal Rojava non solo si trova in linea di continuità con la promessa trumpiana dell’America first, da rispettare sempre più rigorosamente nell’anno che precede…

C'è la crisi economica turca dietro le bombe di Erdogan in Siria?

Ankara punta a risolvere i suoi problemi economici puntando su Damasco? La clava dei migranti, nuovamente agitata ieri da Recep Tayyip Erdogan, apre un altro fronte contro l'Ue per battere cassa, così come fatto nel 2016? Sono alcuni degli interrogativi che si affacciano nei giorni successivi all'accordo di Sochi, in cui è stata delineata a grandi linee una road map…

Affare fatto per il futuro della Siria tra Erdogan e Putin?

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ospitato il turco, Recep Tayyp Erdogan, per discutere della situazione in Siria. L’incontro è durato sei ore, molto più del previsto, tanto che i giornalisti che aspettavano per la conferenza stampa, già convocata a un orario comodo per permettere un margine di prolungamento delle discussioni, hanno dovuto subire un ritardo di oltre tre ore. Putin…

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