Recuperare e rilanciare la memoria di uomini di cultura e di stato come Giovanni Spadolini, simbolo dell’esatto opposto del divorzio tra politica e cultura, del dilettantismo e del presentismo può essere un piccolo, ma significativo contributo ad una nuova “Italia della ragione”. L’intervento di Luigi Tivelli, presidente dell’Academy di politica e cultura Giovanni Spadolini
Luigi Tivelli
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La forte denuncia di Crosetto e i veri problemi della dirigenza pubblica
Il ministro si deve porre il problema di come questa nuova classe politica giunta al governo può davvero governare, anche con l’ausilio di una Pa che è un corpaccione su cui nel tempo sono state inferte troppe ferite. Il commento di Luigi Tivelli
Franco Frattini, un grande "uomo del silenzio". Il ricordo di Tivelli
L’ex consigliere parlamentare Tivelli ricorda di quando, nel primo governo Berlusconi, Monorchio propose Frattini, 37enne, come segretario generale della Presidenza del Consiglio. Aveva vinto due concorsi in successione prima da avvocato dello Stato e quindi da consigliere di Stato, di una delle migliori covate di civil servant che ha accompagnato la storia della Repubblica, quella tendenzialmente di area socialista, sotto l’ala intelligente, colta e raffinata di Giuliano Amato
Come squarciare il velo sulla manovra di bilancio. L'opinione di Tivelli
Ben pochi si sono interrogati e si stanno interrogando sullo strumento in sé della legge di Bilancio, su come dovrebbe essere un rapporto più virtuoso tra governo e Parlamento e sul fatto se non sia il caso di pensare a un diverso modello di impostazione e governo della finanza pubblica. Il commento di Luigi Tivelli
L’autonomia differenziata. Dal “falò delle leggi” al “falò delle Regioni”?
Il ministro Calderoli sta cercando di accelerare il risultato, è uomo di una certa intelligenza, esperto di codicilli e di procedura parlamentare, però forse un po’ troppo creativo e originale. L’opinione di Luigi Tivelli
Nordio e i nodi della legislazione. Un’agenda cruciale per Meloni
L’ex procuratore ha sottolineato con vigore quanto l’enorme quantità della legislazione (io direi invece normazione), sia in Italia, secondo lui, dieci volte più elevata che nella media dei Paesi europei e incida, oltre che sul fenomeno della corruzione, come una pesante palla al piede per il sistema economico e sociale e per la vita civile
Lettera aperta a Giorgia Meloni sul patto sociale
Lettera al presidente del Consiglio firmata dagli eredi della tradizione politico-culturale di Ugo La Malfa sin dal 1962 Corrado De Rinaldis Saponaro, segretario nazionale del Partito Repubblicano Italiano e Luigi Tivelli, presidente dell’Academy di politica e cultura Giovanni Spadolini
I partiti trasversali che bloccano il merito e la concorrenza
La scena politica, economica e sociale italiana è dominata da una serie di partiti trasversali che ostacolano la progressiva affermazione di una seria meritocrazia. Ecco quali secondo Luigi Tivelli
Governo Meloni, ora il merito va messo alla prova del budino. Scrive Tivelli
Meritocrazia e concorrenza sono valori, aspetti e fattori strettamente intrecciati perché non ci può essere vera meritocrazia senza vera concorrenza e non ci può essere vera concorrenza, nelle società contemporanee, senza una vera e seria meritocrazia. In proposito va rilevato che le forze del centrodestra non è che hanno mostrato sin qui di aderire a questi valori e a questi concetti… Il commento di Luigi Tivelli
Meloni, il merito e le nomine. La proposta di Tivelli
La questione del merito si pone anche nella sua valutazione per le nomine ai vertici degli enti pubblici. Se la prima presidente del Consiglio donna dell’Italia dichiara di credere nel valore del merito, questo va dimostrato non solo negli orientamenti e nelle direttive ma anche nel cambiamento dei modelli normativi e organizzativi