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La sonda Hayabusa 2 della Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) ha riportato per la prima volta gas dall’asteroide 162173 Ryugu (a cui orbita è vicina a quella della Terra; scoperto nel 1999. Il lancio della missione è avvenuto il 3 dicembre. Il 27 giugno 2018 la sonda ha raggiunto l’asteroide orbitandogli ad una distanza di circa 20 chilometri. Dopo circa un anno e mezzo di misure e rilevamenti, la sonda ha iniziato le manovre di riavvicinamento verso la Terra il 13 novembre 2019 portando con sé in una capsula i campioni raccolti sulla superficie di Ryugu. Il 6 dicembre 2020 la capsula, contenente i campioni raccolti sull’asteroide, è rientrata nell’atmosfera terrestre per atterrare nel deserto australiano, mentre la sonda Hayabusa 2 ha proseguito la missione dirigendosi nello spazio profondo per raggiungere l’asteroide 1998 KY26.

L’analisi di questi gas può rivelare la storia del predetto corpo celeste ed aiutare gli scienziati a chiarire ulteriormente la storia del sistema solare nel suo processo di evoluzione. Gli scienziati giapponesi hanno rilevato più di venti aminoacidi nei campioni raccolti da Hayabusa 2. Questa è la prima prova dell’esistenza di aminoacidi al di fuori della Terra e ha importanti implicazioni per capire come queste molecole organiche vitali siano arrivate sulla Terra. L’analisi dei campioni ha anche mostrato che l’acqua sulla terra potrebbe essere stata portata da asteroidi del bordo esterno del sistema solare. L’ultima ricerca svela il mistero di come l’oceano si sia formato sulla terra miliardi di anni fa.

Gli scienziati dell’Università di Hokkaido hanno scoperto che le basi azotate pirimidiniche essenziali (presenti negli acidi nucleici) – che costituiscono il Dna e l’Rna – potrebbero essere state portate sulla Terra da meteoriti ricchi di carbonio. Il team di ricerca ha analizzato tre di questi meteoriti e, oltre ai composti precedentemente rilevati in essi, sono state trovate per la prima volta le anzidette basi pirimidiniche, come la citosina e la timina, in concentrazioni di parti per miliardo. I risultati della ricerca mostrano che questo tipo di composto può essere prodotto per reazione fotochimica e raggiungere la terra attraverso meteoriti, che possono svolgere un ruolo importante nella funzione genetica delle prime manifestazioni di vita sul nostro pianeta.

Passiamo al Brasile ch’è l’unico Paese dell’emisfero australe che padroneggia la tecnologia aerospaziale, con satelliti, razzi, veicoli e siti di lancio. Il governo brasiliano pone le attività spaziali in cima al campo di sviluppo prioritario. La ricerca spaziale formulata dall’Agência Espacial Brasileira si concentra principalmente sull’osservazione della Terra, la comunicazione e la meteorologia. Allo stesso tempo, il Brasile rafforza anche la costruzione di infrastrutture e la formazione delle risorse umane atte a tali studi.

La Repubblica Popolare della Cina è un importante partner di cooperazione del Brasile in campo aerospaziale. I dipartimenti aerospaziali di RP della Cina e Brasile attuano attivamente il Piano di cooperazione dell’Amministrazione spaziale nazionale cinese 2013-2022 e dell’Agenzia spaziale brasiliana e continuano ad espandersi nell’esplorazione satellitare, con voli spaziali con equipaggio, compreso l’approfondimento degli studi di settore. È in programma la costruzione di una nuova piattaforma di cooperazione nei settori della tecnologia spaziale, applicazioni spaziali, scienza spaziale e attrezzature terrestri; formazione del personale, supporto di misurazione e controllo e servizi di lancio.

Il China-Brasil Space Weather Joint Laboratory e l’Universidade Federal do Recôncavo da Bahia, in Brasile, hanno avviato una nuova cooperazione all’inizio dell’aprile 2022. Le due parti hanno costituito congiuntamente strumenti e attrezzature per la ricerca scientifica e hanno realizzato la condivisione dei dati. La collaborazione è riuscita a portare la remota città di Santarém (Stato del Pará) a far parte della mappa di una rete internazionale di sensori per la ricerca sulla meteorologia spaziale. È anche l’ultimo strumento della rete sudamericana di magnetometri condivisa tra il Chinese Meridian Project e l’Estudo e Monitoramento Brasileiro do Clima Espacial (EMBRACE).

In termini di cooperazione internazionale, il 25 maggio 2022, i Paesi BRICS (Brasile-Russia-India-Cina-Sudafrica) hanno istituito il Comitato misto per la cooperazione spaziale, che ha ufficialmente aperto l’osservazione congiunta e la condivisione dei dati della “costellazione” di satelliti di telerilevamento dei predetti Stati. La “costellazione” è composta da sei satelliti esistenti provenienti dai paesi BRICS. Carlos Moura, direttore dell’ dall’Agência Espacial Brasileira, ha affermato che la creazione di una “costellazione” virtuale di satelliti di telerilevamento tra le agenzie spaziali dei paesi BRICS e l’istituzione di un meccanismo di condivisione dei dati contribuirà a far fronte alle sfide affrontate dall’essere umano come il cambiamento climatico globale, i grandi disastri e la protezione dell’ambiente.

Anche in Israele la promozione dell’esplorazione satellitare del satellite lunare e dell’innovazione aerospaziale privata ha ottenuto risultati notevoli. Già nel 2022, Israele ha aumentato il suo sostegno all’industria aerospaziale privata e ha raggiunto una serie di risultati tecnologici notevoli riguardo lo spazio. Il 6 gennaio 2022, l’Israel Innovation Authority ha annunciato una sovvenzione di sei milioni di dollari a undici compagnie aerospaziali private per lo sviluppo di nuove tecnologie spaziali. Le società sopra menzionate coprono molti campi tecnici come Internet of Things (IoT): si parla di IoT (Internet delle Cose, ossia oggetti), ossia gli oggetti intelligenti (i cosiddetti “smart objects”). E non stiamo parlando soltanto di computer, smartphone e tablet, ma soprattutto degli oggetti che ci circondano all’interno delle nostre case, al lavoro, nelle città, nella vita di tutti i giorni. Lo IoT nasce proprio qui: dall’idea di portare nel mondo digitale gli oggetti della nostra esperienza quotidiana.

Però in Israele si sviluppa anche la costruzione spaziale di piccoli satelliti, nuovi materiali, produzione di ossigeno lunare, sensori avanzati e propulsori Hall. Nei prossimi cinque anni, l’IIA prevede di finanziare 180 milioni di dollari statunitensi per continuare a sostenere lo sviluppo dell’industria aerospaziale privata.

L’anno scorso, la compagnia di difesa israeliana Rafael ha lanciato una “costellazione” di satelliti ad altissima risoluzione e alta rivisitazione. La risoluzione dell’immagine è inferiore a 30 cm. Allo stesso tempo, si può realizzare il tempo di rivisitazione dell’obiettivo a terra di meno di 10 minuti attraverso il disegno dell’orbita della “costellazione”, e si possono continuamente scattare foto dello stesso obiettivo posto a terra a intervalli di diversi minuti. Inoltre il programma satellitare Ofek del ministero della Difesa israeliano ha vinto l’Israel Defense Award 2022″. Nel 2020 Israele aveva lanciato il satellite Ofek-16, che è il satellite di terza generazione del programma, pesa circa 300-400 chilogrammi e ha un’altitudine orbitale di 600 chilometri. Tutti gli Ofek si lanciano dal razzo vettore Shavit dalla base aerea di Palmachim, in Israele, sulle coste del Mediterraneo.

L’organizzazione non profit aerospaziale israeliana SpaceIL si sta preparando a lanciare la seconda sonda lunare del paese nel 2024 o 2025. Il piano trasporterà più dispositivi sperimentali lunari: il primo progetto sperimentale è stato determinato alla fine dell’agosto 2022 e il suo contenuto era quello di testare la stabilità dei farmaci sulla luna, sotto la responsabilità degli studiosi dell’Università Ebraica di Gerusalemme.

Nell’ottobre 2022, la Ben-Gurion University of Negev e la Queensland Academy for Science, Mathematics and Technology (QASMT), hanno costituito un gruppo di ricerca il quale ha annunciato che utilizzerà una sonda per condurre esperimenti sulla crescita delle piante sulla Luna.

Nel frattempo la Francia investe nella costruzione di Internet via satellite. L’anno scorso, la francese Thales, insieme alla statunitense Qualcomm e il gruppo svedese Ericsson, prevede di realizzare la connessione diretta degli smartphone alle comunicazioni satellitari attraverso piccoli gruppi di satelliti intorno alla Terra nel prossimo lustro, in modo da fornire la copertura 5G nelle aree non coperte da antenne terrestri, fornendo così un servizio che si trova tra i sistemi di telefonia satellitare e i fornitori di Internet via satellite come Starlink. Il progetto prevede di investire otto miliardi di euro. Thales costruirà i satelliti, Qualcomm fornirà gli smartphone ed Ericsson installerà la rete centrale terrestre. Questo progetto ha portato a un passaggio dalla concorrenza alla cooperazione tra società di telecomunicazioni e società satellitari nel campo delle reti.

In termini di pianificazione spaziale e investimenti, la Francia ha tenuto nel settembre 2022 a Parigi l’International Astronautical Congress e ha annunciato che investirà più di nove miliardi di euro nel campo spaziale dal 2023 al 2025 per lo sviluppo e l’espansione dell’industria spaziale.

A livello di Unione Europea, l’European Space Agency (ESA) ha tenuto un vertice nello scorso novembre e ha deciso che il budget per il prossimo triennio sarà di 16,9 miliardi di euro, un aumento del 17%, ma inferiore ai 18,5 miliardi di euro richiesti dal suo direttore generale. I fondi sono forniti principalmente da Germania, Francia e Italia. Il nuovo finanziamento consente la continuazione dei programmi europei sui lanciatori Ariane 6 e Vega, consentendo al contempo all’Europa di partecipare alla competizione globale per i piccoli lanciatori. L’UE fornirà inoltre sostegno alle sonde lunari e marziane, al fine di ampliare la cooperazione con gli Stati Uniti d’America nell’esplorazione lunare e marziana.

Nella Repubblica di Corea (sud) il secondo lancio di prova del razzo Nuri di produzione nazionale ha piazzato con successo in orbita diversi satelliti martedì, compiendo un passo importante negli sforzi per far ripartire il suo programma spaziale dopo il fallimento di un primo test nel 2021.

Alle 16:00 del 21 giugno 2022, il razzo coreano è stato lanciato con successo dal Naro Space Center, sulla costa meridionale del Paese. Un satellite da 162,5 kg progettato per verificare le prestazioni del razzo è entrato in contatto con successo con una stazione base in Antartide dopo essere entrato in orbita.

Il 30 novembre 2021, il governo sudcoreano aveva rilasciato il quarto piano di base per lo sviluppo spaziale, proponendo cinque compiti principali relativi allo sviluppo dell’industria spaziale, vale a dire: l’ampliamento della portata dell’esplorazione spaziale; l’invio di veicoli spaziali con equipaggio; lo sviluppo dell’industria spaziale sudcoreana; la supervisione dei problemi di sicurezza spaziale; e lo svolgimento di ricerche in merito.

Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha dichiarato chiaramente le intenzioni del proprio Stato di atterrare sulla Luna nel 2032 e su Marte nel 2045; però alcuni circoli accademici sudcoreani lo hanno messo in dubbio, in quanto il pool di talenti, il budget e il livello tecnico della Repubblica di Corea (sud) nel campo aerospaziale non può oggettivamente supportare lo sforzo atteso.

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